FIFA Soccer 10 – Recensione Mondiali FIFA Sudafrica 2010

Sembra ieri, eppure sono passati 4 anni da quando l’Italia, nella notte di Berlino, ha conquistato la coppa del mondo soffiandola, sul filo di lana, ai cugini francesi. Sono passati 4 anni anche dall’ultimo capitolo (videoludico) dei Mondiali. Come orami da tradizione EA, ad ogni nuova competizione internazionale, Mondiali o Europei che siano, viene pubblicato un nuovo spin-off (chiamiamolo così) della serie calcistica più apprezzata degli ultimi anni: Fifa. Dopo un lungo processo di miglioramento e crescita del brand, sono ormai diversi anni che il titolo calcistico EA è premiato dalla critica e nell’ultimo anno anche dal pubblico, riuscendo a vincere al "botteghino" la sfida con il rivale Pes. Con un Fifa 10 di qualità eccezionale, gli sviluppatori hanno intenzione di migliorare ulteriormente la propria simulazione calcistica con questa versione dedicata ai Mondiali.

 


Viva i Mondiali

 

Il primo cambiamento che appare evidente ancor prima di scendere in campo è la trasformazione dei menu, ora più colorati e graficamente più accattivanti. La scelta di rendere più colorato e vivo questo capitolo è stata dettata dal desiderio di riuscire ad attirare più utenza possibile sul proprio prodotto; però, oltre a questo, EA ha pensato bene di introdurre un nuovo sistema di controllo che sfrutta solo due tasti. Ciò ha portato ad un’immediatezza maggiore, dal momento che non c’è più bisogno di perdersi in tecnicismi per godere al meglio dell’esperienza offerta dal gioco. Ovviamente questo sistema non intacca chi desidera giocare un vero simulatore di calcio, ma è un "di più" per i giocatori meno smaliziati.

Appena avviamo il gioco non c’è più ad aspettarci l’arena, ma direttamente la schermata dei menù. Questa scelta è, a nostro avviso, estremamente giusta, dal momento che prima di ogni partita bisognava passare necessariamente per questo campo d’allenamento e ciò, anche se era simpatico le prime volte, diveniva un po’ frustrante con il passare del tempo. Ora, per andare a fare pratica con le decine di "giochetti" presenti, non bisogna far altro che entrare nella modalità allenamento, dove è inoltre presente la possibilità di preparare schemi, da utilizzare durante le partite, con un completo editor, come avveniva nel capitolo passato.

 


Tutti in Sud Africa

 

Le modalità presenti sono diverse, e oltre alle consuete se ne aggiunge una nuova di sicuro spessore: storia delle qualificazioni. Questa modalità permette al giocatore di rivivere le partite realmente giocate e cercare di cambiare l’esito finale dell’incontro; le sfide sono innumerevoli, come il dover pareggiare una partita con diversi goal di svantaggio a pochi minuti dalla fine, o addirittura vincerne una in minoranza numerica. È possibile selezionare le partite da giocare tramite un menu e, oltre ad un obiettivo principale, sono presenti anche missioni secondarie da completare. Questa modalità è ottima e risulta una gradita introduzione, dal momento che permette al giocatore di scegliere diverse squadre, e lo obbliga a cambiare continuamente stile di gioco, visto che ogni squadra è perfettamente caratterizzata e calibrata per un certo tipo di azioni.

Le altre opzioni di gioco disponibili sono varianti di quelle viste già in Fifa 10, ovviamente adattate ai Mondiali. Nella modalità Mondiali Fifa 2010 è possibile iniziare un nuovo torneo; qui è disponibile un’opzione che permette di scegliere se giocare tutte le partite che portano alla qualificazione, amichevoli comprese, giocare solo le fasi finali, oppure giocare tutte le partite con l’esclusione delle amichevoli. La scelta degli sviluppatori di rendere completa l’esperienza mondiale è da apprezzare e aiuta il giocatore a sentirsi nel bel mezzo di una competizione internazionale.

A farci entrare ancor più nel vivo dell’azione ci pensa la modalità Guida la tua nazione, variante della modalità professionista, in cui è possibile creare da zero un giocatore (è possibile selezionare quello creato in Fifa 10) tramite un buon editor con numerosi parametri da modificare, o sceglierne uno già esistente. Come  noto, in questa modalità controlliamo un singolo giocatore (con telecamera alle spalle o classica) ma, tuttavia, è possibile anche impartire ordini alla propria squadra: chiamando la palla, suggerendo ad un compagno di crossare, passare o tirare, e via discorrendo. Il nostro obiettivo è quindi quello di conquistare la fiducia dell’allenatore e portare la nostra squadra alla vittoria. Questa modalità non cambia molto rispetto a quella di Fifa 10 e ne mantiene pregi e difetti, risultando comunque molto piacevole.

 


Intelligente e scaltro

 

A livello di gameplay i cambiamenti e le migliorie approntate al gioco sono abbastanza superficiali, ma ad un giocatore esperto tali differenze saltano subito all’occhio. La prima miglioria di cui vi parliamo è l’intelligenza artificiale di portieri e difensori: in Fifa 10, il problema più grande che affliggeva le azioni difensive era l’altissima probabilità di trovarsi scoperti e vedere il nostro portiere in balia di un giocatore avversario, pronto ad uscire repentinamente dai pali, soccombere nell’80% dei casi per via di un goal avversario arrivato, guarda caso, con un pallonetto. Questo problema è stato completamente risolto in questo "seguito", la nostra difesa infatti difenderà molto più bassa e non si troverà quasi mai scoperta, inoltre anche il comportamento del portiere è stato migliorato, dal momento che non uscirà mai più dai pali come faceva nell’edizione passata, quindi i goal in pallonetto sarà molto più raro vederli rispetto a prima.

Questa sopra citata è senza dubbio la modifica più importante apportata al gameplay. Tutte le altre piccole migliorie fanno di questo titolo un prodotto migliore rispetto a Fifa 10, ma comunque troppo simile a quest’ultimo. Ora le azioni di gioco risultano ancora più fluide rispetto al passato, e la velocità sembra essere stata leggermente abbassata per permettere delle manovre più lente ma meglio costruite e articolate. Prendere un giocatore e premere sull’acceleratore servirà a poco, e mai come in questo caso il gioco di squadra risulta essenziale per conquistare una vittoria; interessante notare come la squadra avversaria modifichi costantemente la sua manovra, cercando sempre dei varchi che mai ci saremmo immaginati, oppure prediligere un possesso e una circolazione di palla ariosa, nel tentativo di smarcare l’uomo davanti alla porta con cross e passaggi filtranti. Purtroppo però questo tipo di gioco è possibile ammirarlo solo ai livelli di difficoltà più alti, come è giusto che sia. La difficoltà risulta molto adattabile allo stile del giocatore, è possibile infatti scegliere tra diversi livelli, oltre che modificare gli aiuti della cpu sui nostri passaggi, tiri e cross;  non scordiamoci che Fifa è una simulazione, e lo fa ben capire già dai primi minuti.

 


L’incubo dei calci di rigore

 

Una modifica abbastanza controversa è quella subita dai rigori, che a dir la verità, nell’edizione passata, non erano molto convincenti, ma con la scelta di cambiare completamente impostazione, EA, a nostro avviso, non ha fatto una scelta tanto azzeccata, anche se comunque coraggiosa e che mostra la voglia di migliorare ed evolvere la propria creatura. In passato i rigori, per essere tirati, richiedevano solo la direzione e la potenza del tiro; invece, con questo capitolo, è stata introdotta un’altra barra detta della freddezza. Quest’ultima è di colore verde al centro e una linea oscilla su di essa; il nostro compito è quello di fermare la linea che oscilla quanto più vicino possibile all’area verde. Fatto ciò è poi possibile direzionare il nostro tiro, ma stando attenti a non angolare troppo. Questo nuovo metodo rende i rigori molto più simulativi, infatti sarà anche possibile rallentare la nostra corsa durante l’esecuzione del tiro dal dischetto. Nonostante risulti inizialmente davvero molto macchinoso e poco immediato, non ce la sentiamo di bocciare completamente questo nuovo sistema.

 


Mondiale anche online

 

Ovviamente non si vive di solo offline, e i ragazzi di EA hanno svolto un ottimo lavoro sul fronte dell’online. Oltre alle classiche modalità presenti, ne è stata aggiunta una nuova che farà felici gli amanti del gioco in rete, difatti sono riusciti a ricreare un sistema che permette di giocare un Mondiale interamente online contro altri giocatori reali; questa modalità funziona del tutto in modo similare rispetto alla controparte offline, ma ovviamente con le dovute modifiche. Di sicuro una delle novità più gradite e meglio riuscite. Le partite filano lisce nella maggior parte dei casi, e il lag è quasi completamente assente.

La fisica è uno degli aspetti più difficili da valutare in un gioco di calcio, visto che i miglioramenti sono così poco percettibili da risultare addirittura invisibili; possiamo però dire che i difetti riscontrati in Fifa 10 sono stati risolti solo in parte. La fisica della palla ora rende bene la pesantezza di questa durante le giocate rasoterra, ma non fa altrettanto nei cross e nelle palle alte. Invece per quanto riguarda la fisica dei giocatori, questa è migliorata leggermente, ma ancora troppo spesso vediamo contrasti alquanto irrealistici che rovinano leggermente, agli occhi dei più attenti, il lavoro svolto su tutto il gameplay, che rimane, come nel predecessore, estremamente fisico.

 


Una bella cornice

 

Graficamente Fifa Mondiali 2010 è migliore di Fifa 10 e la prima cosa che balza subito all’occhio è la scelta di rendere il tutto molto più colorato. All’inizio di ogni partita, un’esplosione di colori farà da cornice al campo di gioco, con coriandoli, stelle filanti e tifosi con indosso la maglia della loro squadra e il viso dipinto dei colori della propria nazione; in Fifa mai si era vista una così alta cura degli elementi di contorno, quasi secondari ai fini del divertimento, ma estremamente piacevoli da vedere. Le diverse migliorie riportate al comparto texture sono ben visibili, soprattutto sul manto erboso del campo da gioco, con una qualità altissima del terreno. Anche i visi dei giocatori sono stati migliorati; alcuni di questi sono realizzati talmente bene da rasentare il fotorealismo, invece, sfortunatamente, altri non hanno ricevuto la stessa cura, apparendo davvero troppo poco riconoscibili e in alcuni casi anche completamente diversi dalla controparte reale. Le animazioni risultano estremamente curate e l’aliasing è quasi assente.

 

Altra aggiunta è quella degli allenatori. È davvero immedesimante vedere il nostro Marcello Lippi sbracciarsi per cercare di comunicare qualcosa alla squadra, oppure vederlo disperarsi insieme ai propri giocatori per un goal subito, o ancora, esultare insieme a loro per una vittoria. La gran parte dei commissari tecnici sono realizzati magnificamente; le loro animazioni risultano abbastanza legnose ed approssimative, ma ciò non rovina assolutamente lo stupendo lavoro svolto dagli sviluppatori.
Il comparto sonoro è di indubbio valore; delle quasi duecento nazionali presenti, praticamente tutte sono state trattate allo stesso modo per quanto riguarda gli inni, tutti orchestrati e di ottima qualità; ad accompagnarci nei menù e nei caricamenti (estremamente brevi), sono presenti delle musiche che ben si sposano con lo stile della produzione e con l’ambientazione africana dei Mondiali. La telecronaca, affidata come sempre alla coppia Caressa-Bergomi, presenta un gran numero di nuove frasi create per l’occasione, ma ne vengono ripetute ancora molte della passata edizione. A nostro avviso gli sviluppatori dovrebbero cercare di rendere più discorsivi questi commenti, che troppo spesso cambiano di tono e di intensità da una battuta all’altra.

 


Commento

 

Questa nuova incarnazione di Fifa è senz’altro migliore della precedente, con migliorie su praticamente tutti i fronti. Purtroppo però non ce la sentiamo di consigliarvi questo nuovo capitolo della serie per via dei limiti che presentano i Mondiali, in primis il "risicato" numero di squadre che comprendono solo le nazionali. A nostro parere l’acquisto è consigliato solo a chi vuole ad ogni costo respirare aria di Mondiali, ma chi possiede Fifa 10 può tranquillamente sorvolare su questo capitolo, e aspettare con impazienza Fifa 11.
EA ha vinto i suoi mondiali, ora tocca vedere cosa combinerà l’Italia.

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