Gotham Knights – Recensione

Recensito su PlayStation 5

Prima o poi i miti cessano di esistere: tutti fronteggiamo la perdita di qualcosa o di qualcuno, niente e nessuno sono totalmente immuni agli eventi. Questo non toglie però che non si possa ricominciare, non si possa ricostruire, anche se non sia per niente facile. Questo è lo scenario che ci propone Warner Bros dopo la caduta del più grande vigilante della città col più alto tasso di criminalità degli States (almeno per quanto riguarda DC Comics). Gotham Knights è un nuovo inizio, non solo per la Bat-Family ma anche per Warner Bros., che prova a ripartire sviluppando in solitaria, per la seconda volta, un titolo dedicato interamente all’universo di Batman, dove questa volta però il Crociato Incappucciato non sarà presente.

L’ombra del Pipistrello però aleggerà sui suoi eredi: Red Hood, Nightwing, Robin e BatGirl, che dovranno fronteggiare una nuova minaccia.

Gotham Knights

Pipistrelli e altri animali notturni

Il bentornato a Gotham, dopo ben 7 anni dall’uscita di Arkham Knight, non è dei più felici: Batman ci accoglie con un filmato dalle premesse nefaste, annunciando la sua morte. Prima di abbandonare Gotham ai suoi quattro protetti, ha buona cura di lasciar loro tutto il necessario per portare avanti la missione che è diventata il suo scopo di vita: proteggere Gotham da ogni minaccia. BatGirl, Red Hood, Nightwing e Robin si trovano così a dover ricominciare quasi da zero, non potendo più contare né sulla Bat-Caverna che su Batman. Al loro fianco però rimane il fedelissimo Alfred che fiancheggia i vigilanti dal Campanile, la ex base di Oracle.

I quattro eroi riprenderanno a indagare subito dopo la dipartita del loro mentore, senza indugi, proprio dall’ultimo caso di Batman, rimasto in sospeso. Questo li porterà a un’escalation di eventi che svelerà le trame di organizzazioni che a lungo tessono i fili del destino di Gotham da dietro le quinte da tempo immemorabile, finendone coinvolti e stravolti in pieno, fino a scoprire nuovi risvolti che riguardano sia la famiglia che la città stessa.

Gotham Knights

L’intreccio della trama di Gotham Knights è abbastanza studiato e curato, anche se in determinati punti i colpi di scena divengono abbastanza prevedibili, finendo per avere meno impatto di quanto in realtà avrebbero dovuto avere, ciò non toglie che risulti comunque godibile fino alla fine. A dare un pizzico di varietà al tutto vi sono anche tre casi secondari, dedicati a tre villain abbastanza famosi per chi conosce un minimo il mondo del Crociato Incappucciato. Un bonus va sicuramente dato dal fatto che, per chi segue la versione cartacea di Batman, vi saranno un sacco di riferimenti e rimandi, oltre a determinate location e scene saranno ricostruite/riprodotte perfettamente, con un pizzico di variazione che non guasta mai.

Gotham Knights

Gotham: tanto buia quanto criminale

L’idea iniziale dell’impianto di gameplay di Gotham Knights è stata sicuramente quella di cogliere quanto di buono fatto con la serie Arkham e mixarlo con qualche novità, come la possibilità di usare quattro personaggi, la modalità cooperativa, ecc. In generale non è una premessa affatto male, soprattutto considerando che il gameplay è abbastanza diversificato usando un eroe piuttosto che un altro. BatGirl è un abile hacker e tosta negli scontri uno vs uno, Red Hood è un buon tiratore oltre che un vero e proprio berserker, Robin è lo specialista dello stealth mentre Nightwing è il più equilibrato fra tutti, pronto al gioco di squadra. La vera diversificazione dei personaggi però si ha solo quando verranno sbloccate le abilità Cavaliere, per cui ci vorrà non pochissimo tempo, dedicandosi soprattutto a un bel po’ di attività secondarie.

Una volta portate a termine le sfide richieste però ognuno dei vigilanti potrà sia “planare”, rendendo l’esplorazione di Gotham più dinamica, che dare libero sfogo alle sue abilità più potenti. Tutto ciò viene però in parte penalizzato da un sistema di comandi a volte impreciso: vi capiterà sicuramente di far partire attacchi a distanza invece di eseguire KO silenziosi, di perdere il puntamento del rampino, di sferrare pugni nel vuoto o di doversi posizionare con fin troppa attenzione per interagire con oggetti o persone. In quest’ultimo caso si rovina anche l’atmosfera di uno degli scontri principe della trama, dovendo interrompere un flow che dovrebbe essere in crescendo, invece che “spezzato”.

Gotham Knights

Non mancheranno i crimini “comuni”, oltre alle già menzionate indagini/dossier dedicati ad Harley Quinn, Clayface e Mr. Freeze. Quest’ultime sono molto più ricche e articolate dei primi, che a lungo andare risultano ripetitivi ma utili per portare a termine le Sfide, ossia incarichi che ci frutteranno esperienza, modchip e materiali. Grazie a questi potremo craftare e potenziare un gran numero di armi sia da mischia che ranged, oltre alle tute (che cambierete con lo stesso ritmo con cui si cambia un paio di mutande). Le tute, molto varie dal punto di vista estetico, saranno personalizzabili in svariati particolari, al contrario della Bat-Cycle (addio Bat-Mobile) di cui si potrà cambiare solo la colorazione.

Per quanto riguarda la modalità cooperativa questa si rivela essere equilibrata solo quando il livello dei giocatori è abbastanza simile, in caso contrario infatti finirete per menare le mani a nemici che sembreranno più fantocci che criminali. La coop si rivela più una piacevole aggiunta se si vuole procedere nella trama insieme a un amico invece di una componente fondamentale del titolo (non che avesse le pretese di esserlo), ma la presenza di qualcosa come le mosse in combo non sarebbe stata affatto brutta da vedere, a nostro parere.

Gotham Knights

Il suo tè è pronto, sir

Negli ultimi giorni si è parlato molto dei 30 fps fissi senza possibilità di migliorare le performance ed effettivamente questo fa storcere un po’ il naso, considerando che Gotham Knights è un titolo current-gen. Non che la cosa lo renda meno piacevole da giocare ma la possibilità di personalizzare l’esperienza sotto questo punto di vista è qualcosa che inizia a essere lecito pretendere, dopo tutte le promesse e le innovazioni della generazione di console corrente. Inoltre, a differenza di Arkham Knight, saranno presenti anche dei caricamenti, seppur brevi, quando ci si sposta da e verso il Campanile. Il titolo comunque scorre abbastanza fluidamente, senza troppi intoppi, su PlayStation 5, versione da noi provata. Il doppiaggio italiano, tutto sommato, è di buon livello, a parte alcune voci forse non proprio azzeccate per i personaggi a cui sono state abbinate.

Musicalmente invece si è rimasti abbastanza vicini ai canoni della serie Arkham, con la piacevole aggiunta di una versione rivisitata di “Livin la vida loca”, molto piacevole e azzeccata.

Gotham Knights


Gotham Knights cerca di raccogliere quanto più possibile dall’impianto della serie Arkham, cercando di riproporlo con qualche novità. La mossa è azzeccata e il titolo venuto fuori risulta essere godibile e riesce sicuramente a intrattenere, tuttavia con queste carte in tavola si sarebbe potuto fare di più, raggiungendo livelli più alti, da must have. Gotham Knights potrebbe rappresentare un buon titolo di partenza per realizzare qualcosa di più grande, migliorando il sistema di puntamento e osando di più con la trama.

8

Pro

  • Diversificazione dei personaggi
  • Fedele nello stile ai fumetti

Contro

  • Comandi imprecisi
  • A volte un po' meccanico
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