Gran Turismo – Recensione Gran Turismo

Simulazione di guida su console?
 
Per quasi due decenni i giochi di guida arcade hanno dettato legge nel mercato videoludico dei coin op e in quello casalingo, e per diversi anni anche la vecchia PSX non sfuggì a tali regole, basti pensare a titoli come Ridge Racer, Wipeout, Formula 1, V-Rally, tutti ottimi prodotti, ma tutti di tipico stampo arcade. Le simulazioni di guida erano titoli di nicchia che trovavano terreno fertile solamente su altre piattaforme di gioco, come i pc, ed erano sempre state del tutto ignorate nel mercato console.
Nel 1998 Polyphony (una software house interna a Sony) scardina questa regola non scritta, sconvolgendo per sempre il microcosmo dei giochi di guida per console e sviluppando un titolo originale chiamato ”Gran Turismo: The Real Driving Simulator”, un gioco che scombinerà per sempre le regole di mercato sopra citate, spostando l’ago della bilancia verso una maggiore simulazione nei titoli di corse sportive.
 
 
Le modalità
 
In Gran Turismo sono presenti due modalità del tutto distinte, la prima e più immediata è la classica modalità Arcade, dove potrete selezionare uno dei tre livelli di difficoltà, categoria, macchina da utilizzare e circuito su cui gareggiare (all’inizio sono solo 4, gli altri vengono sbloccati man mano che vincerete le gare).
Il titolo Polyphony si basa interamente però sulla modalità Gran Turismo, dove dovrete partire con l’esigua cifra di 10000 crediti (somma con la quale potrete acquisire solo qualche utilitaria o in alternativa qualche vettura usata) e farvi strada nelle diverse tipologie di gare: ogni campionato ha dei requisiti da rispettare, ad esempio ci sono campionati con vetture a trazione anteriore, posteriore, 4wd, automobili giapponesi, americane, inglesi, macchine truccate e normali, gare endurance, e infine il campionato GT, dove si affrontano le migliori vetture e i migliori piloti.
Per partecipare ad ogni gara dovrete però prima acquisire la relativa patente di guida: A, B e International, grazie alla quale potrete imparare le nozioni base come la frenata, l’impostazione delle curve lunghe o secche, le chicane, fino a padroneggiare tutte le tecniche necessarie per compiere un giro sui tracciati del gioco senza sbavature.
Facendo pole position, vincendo gare e campionati otterrete crediti con i quali potrete acquistare nuove vetture oppure potenziare quelle che già avete nel vostro garage.
Nel menù della modalità GT infatti ci sono varie concessionarie, che non si limtano alla compravendita dei veicoli, ma offrono anche assistenza e la possibilità di truccare opportunamente la vostra auto: oltre al potenziamento del motore (aumento cilindrata, potenziamento del turbo o del motore aspirato), potrete modificare lo scarico, il cambio, il tipo di sospensioni e la loro rigidità, i freni, i pneumatici e la mescola da utilizzare, fino all’alleggerimento dell’automobile e le eventuali modifiche da gara con spoiler e alettoni regolabili in base al tracciato su cui gareggiare.
 
 
Tecnicamente sopraffino
 
Il gameplay proposto da GT rappresenta senza ombra di dubbio un autentico passo avanti nei giochi di corse per console: il comportamento delle auto si avvicina moltissimo a quello reale, e ve ne potrete rendere conto guidando diverse tipologie di vetture, dovendovi adattare il più possibile al tipo di trazione dell’automobile. A questo va aggiunta l’incredibile varietà nella messa a punto del vostro bolide, che cambieranno molto a seconda del tracciato sulla quale gareggiare, oltre a doverle adottare il più possibile al vostro stile di guida: si pensi alla durezza degli ammortizzatori, ai rapporti del cambio, al bilanciamento della frenata anteriore/posteriore, fino alla distribuzione del carico per le vetture da corsa.
Ogni singolo particolare dovrà venire preso in considerazione per portare a casa la vittoria.
Da segnalare inoltre come GT sia stato il primo gioco in assoluto ad implementare l’utilizzo del Dual Shock, permettendo una guida maggiormente sensibile grazie alla levetta analogica, oltre alla novità delle vibrazioni del joypad quando la vettura controllata dal giocatore aggrediva i cordoli, dava sportellate ai concorrenti oppure picchiava violentemente contro un muro.
Il comparto grafico del titolo Polyphony era senz’altro all’avanguardia, visto il sorprendente dettaglio delle automobili ed una fisica eccellente, mentre pur senza presentare particolari effetti come cambiamenti atmosferici e luci reali, i tracciati erano ben dettagliati e spiccavano per qualità se comparati a quelli degli altri giochi di categoria per PSX.
Ciò che sorprendeva maggiormente in GT era la qualità del replay, che per gli standard di allora raggiungeva livelli impensabili, toccando vette di realismo mai sfiorate prima: oltre all’ottima realizzazione poligonale delle auto, impressionava il comportamento delle stesse, il comportamento in frenata, l’inclinazione e le sbandate, tutto ciò poteva far si che il replay della partita potesse quasi venire confuso con una gara reale.
Altro piccolo tocco di classe era rappresentato dalla superficie delle auto, che quando nuove o lavate presentavano effetti riflettenti.
Ottimo anche il sonoro, con i rombi dei motori diversi per ogni tipologia di macchina, ed effetti sonori per le sgommate e gli urti a dir poco realistici. Bene anche l’accompagnamento sonoro, grazie a brani tratti da gruppi in voga all’epoca come Garbage e Chemical Brothers.
La longevità è un altro punto di forza di GT, con la difficoltà dei campionati ben bilanciata man mano che proseguirete nella vostra carriera. Buona anche l’intelligenza artificiale (le macchine per ogni competizione sono 6, compresa quella del giocatore): gli avversari, pur senza eccedere in agressività, utilizzeranno sempre traiettorie differenti, e in alcuni casi commetteranno anche degli errori, proprio come un pilota umano.
Il titolo Polyphony offre oltre 150 modelli di auto selezionabili tra case produttrici, come Aston Martin, Chevrolet, Chrysler, Honda, Mazda, Mitsubishi, Nissan, Subaru, Toyota e TVR.
Una decina sono invece i tracciati disponibili, tutti percorribili anche in senso inverso e con alcune modifiche del percorso.
Se a questo aggiungiamo una modalità multiplayer in split screen (sia per la modalità Arcade che per quella GT), con la possibilità di sfidarsi confrontando il proprio parco macchine (tramite caricamento dei dati su memory card) con quello di altri giocatori, si può capire come GT sia un titolo vasto e capace di tenere a lungo incollato davanti al teleschermo anche il giocatore più abile.
 
 
La Killer Application per PSX
 
Nel 1998 Sony sforna questa meraviglia, un titolo sviluppato da un team interno che sarà destinato a diventare il titolo più venduto di sempre per PSX (ben 11 milioni di copie vendute), e che darà il via ad una fortunata serie di giochi di guida.
Come detto in apertura, Gran Turismo scardinò per sempre le regole del mercato per questa tipologia di videogiochi, e se dovessimo dividere in ere il mercato videoludico per quanto riguarda i giochi di guida, potremmo sicuramente utilizzare questo titolo come ideale spartiacque: esiste un pre GT e un dopo GT, anche se enfatizzando il tutto si potrebbe anche affermare che dal 1998 in poi esiste la serie GT e poi, ben lontani da questa, tutti gli altri giochi di corse.

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