Guild Wars 2 – Recensione Guild Wars 2

Sono passati cinque anni da quando Guild Wars 2 è stato annunciato. Nel corso di questi lunghissimi anni le informazioni in nostro possesso erano veramente poche, mai abbastanza per riuscire a delineare un profilo corretto del prodotto. Si sapeva che la storia sarebbe stata di 250 anni dopo gli avvenimenti di Eye of the North (ultima espansione del suo predecessore) e furono aggiunti gli eventi Guild Wars Beyond – Venti del Cambiamento, che servivano per creare un collegamento tra passato e futuro di Tyria. Venne perfino rilasciata un edizione cartacea per raccontare minuziosamente tale storia.
Finalmente ArenaNet iniziò a far trapelare i primi video di gameplay sulle razze, le abilità e le professioni. Il 10 Aprile scorso, poi, ha concretizzato il suo arrivo dando il via alle prenotazioni e alle beta test, finchè il 28 Agosto non raggiunse gli scaffali di tutto il mondo.
Come per la maggior parte dei MMO, il lancio non è stato del tutto cristallino: i server hanno avuto i loro problemi e non tutto era accessibile inizialmente, motivi per cui è stata fermata la vendita del gioco per qualche giorno. Resta il fatto che il titolo sia uno dei migliori nel suo genere, motivo per cui lo abbiamo testato per quasi due settimane, in modo da strutturarvi al completo la grande esperienza di gioco regalata da Tyria.

Trama uguale per tutti? No grazie

Come anticipato, ci troviamo 250 anni dopo l’ultima espansione di GW, momento in cui i Charr sono riusciti a scoprire la polvere da sparo e i portali Asura vengono utilizzati in maniera massiva. Il mondo è stato lacerato in seguito al risveglio degli antichi draghi, rendendo impossibili le comunicazioni con Cantha ed Elona – gli altri immensi continenti di GW. L’epopea raccontata dal primo titolo era uguale per ogni giocatore e veniva scandita dalle missioni principali. Con Guild Wars 2 la trama principale oggettiva non esiste e acquisisce il nome di "Storia Personale": durante la creazione del personaggio è infatti possibile scegliere tra alcune possibilità, che andranno a modificare il proprio diario. Per esempio si potrebbe creare un personaggio di origini nobili il cui unico rimorso è non aver mai avuto la possibilità di prender parte ad un circo, che crede nella dignità e venera un determinato dio. In base al tipo di scelte non solo verranno modificate le missioni individuali, ma cambierà anche il modo in cui gli NPC si comporteranno con noi.
Ogni due o tre missioni sono stati inseriti vari bivi nella storia, come la possibilità di scegliere di unirsi ad uno dei tre ordini: The Vigil, The Durmand Priory e The Orders of Whispers. Tutti e tre utilizzano dei metodi diversi, anche se il loro obiettivo principale sarà uno solo: bloccare l’avanzata dei draghi.

Le otto classi equilibrate

Ci sono otto classi tra cui scegliere, ognuna di esse utilizza un numero ben preciso di armi, di abilità e ha determinati parametri

 
Artwork delle otto classi
 

Elementalista: utilizza delle magie di fuoco, acqua, aria o terra. Utilizza glifi, sigilli, magie ad area ed evocazioni elementali.
Esploratore: accompagnati da un pet, sono in completa sinergia con la natura. Abili nelle trappole, nell’evocazioni di spiriti.
Guerriero: abile nelle armi, sia negli attacchi a distanza che quelli ravvicinati: utilizza urli, stendardi, posizioni, catene e cariche.
Negromante: praticante della magia nera. Evoca non morti ed utilizza pozzi, marchi e causa paura.
Ladro: rapidi e veloci, abili nell’uno contro uno. Noti per la loro furtività, per le loro trappole e per l’abilità Passo nell’ombra.
Guardiano: ottime capacità di cura, di supporto e di attacco. Utilizza simboli, guardie, egide e armi spirituali.
Ingegnere: maestri della meccanica. Utilizzano esplosivi, torrette, gadget e armamenti alchemici.
Ipnotizzatore: illusionista ed ingannatore. Confonde il nemico, blocca gli attacchi nemici, utilizza i mantra e le illusioni.

Un po’ di sana esplorazione non guasta mai!

Le razze disponibili sono cinque: Umani, Norn, Sylvari, Asura e Charr. Oltre a cambiare la storia individuale per ogni razza, cambierà anche la mappa da cui inizieremo a giocare dopo il breve tutorial. In ogni caso, alla fine, tutte le mappe potranno essere visitate a prescindere dalla scelta.
Il punto di forza maggiore della componente PvE è appunto l’esplorazione, e ArenaNet si è impegnata davvero molto nella sua realizzazione. Non è più però quell’esplorazione singolare e/o di gruppo di otto persone a cui i giocatori di GW erano abituati. In questo nuovo titolo condivideremo la nostra esperienza di gioco con le persone del mondo appartenenti al nostro server. E sempre insieme a loro potremmo aiutarci a completare le varie quest – anche se le mappe restano bilanciate per essere completate da una sola persona.
 


Un piccolo esempio di battaglia

Ogni zona è suddivisa per livelli – da lv 1 a lv 80 – e all’interno di esse si dovranno aiutare alcuni NPC, sbloccare Waypoint, individuare punti di interesse, osservare le visuali dei punti vista, acquisire punti abilità, prender parte agli eventi dinamici e perché no: partecipare ai jumping puzzle! I primi sono scanditi da cuori di colore ocra e hanno precise richieste, molte volte simili tra loro. Al completamento di ogni cuore, riceverete esperienza e un messaggio con la ricompensa in monete. I Waypoint sono dei portali, che permettono di spostarsi da un luogo all’altro con semplicità in cambio di una spesa in monete. I punti di interesse, invece, sono delle zone che devono essere visitate. Alle volte individuarli è semplice, ma quei quadratini sulla mappa richiedono molta pazienza. E questa non dovrebbe mancare neanche a chi sta cercando di raggiungere i punti vista, di solito posizionati su delle alture. Arrivati sotto la pergamena, e premendo il pulsante dedicato, partirà una breve visuale cinematica che mostrerà parte della mappa. I punti abilità invece sono posizionati di solito in località anguste, vicino a nemici forti. O comunque bisogna acquisirli dopo aver sfidato un determinato NPC, e vengono identificati dalle icone blu. I jumping puzzle – non sono necessari per il completamento mappa – sono invece dei rompicapo al limite del sopportabile: molto divertenti, ma se si inceppa la tastiera si incepperà anche la vostra voglia di ricominciarli da capo! Alla fine di ogni puzzle sarà disponibile un forziere, che rilascerà un oggetto in base al livello ed inoltre verrà sbloccato il relativo achievement. Alla fine di ogni area, quando tutto sarà stato sbloccato e visitato, si riceverà un tesoro e dell’esperienza.
Non mancano poi degli esilaranti momenti, come quello all’arco del leone, in cui ArenaNet fa indossare gli occhialini e permette di gettarsi in mare a suon di capriole e piroette.

 


Pronti per tuffarsi?

Dinamicità degli eventi ed equilibrio

Durante l’esplorazione si potrà prender parte ad alcuni eventi dinamici. È bene utilizzare il "si potrà" perchè non sono necessari al completamento della mappa, anche se sono utili per guadagnare esperienza e vari achievements. Per far partire un evento di solito si può parlare con dei precisi NPC, i quali vi chiederanno di scortarli, di proteggerli dai nemici, di raccogliere oggetti per loro, ecc. Altri eventi invece saranno del tutto casuali: ad esempio, alcuni nemici cercheranno di conquistare un determinato avamposto. Se l’attacco non sarà sventato, lo spostamento automatico verso quel luogo sarà disabilitato finché non sarà stata sventata la minaccia. Anche la curiosità può fare qualche danno! Si troveranno degli oggetti a prima vista inutili sul terreno e con nomi strani. Come per la Pietra del Troll: chi poteva immaginare che raccoglierla volesse dire risvegliare il troll della caverna?!
Gli eventi sono fatti innanzitutto per essere completati in gruppo, anche se un buon equip può garantire il loro successo anche in solitaria. Alcuni però – denominati infatti Group Events – senza l’aiuto degli altri, sono praticamente impossibili.

Come di consuetudine, ArenaNet cerca di garantire la stessa brillante esperienza di gioco a tutti i player appassionati del genere e non, sottolineando l’equilibrio tra le varie classi e le varie aree. Infatti, ogni mappa ha al suo interno alcune zone che variano da un livello all’altro. Portando un esempio: giocando con un personaggio di livello 40 una mappa di livello 1 – 15, in una zona in cui vi sono mostri di livello 12, il livello del giocatore sarà abbassato a 13, e con esso tutti i parametri di gioco saranno riportati a quel livello – esclusi alcuni potenziamenti. In questo modo la difficoltà sarà sempre quasi la medesima, senza creare dislivelli tra nuovi giocatori e veterani. Anche gli eventi e il completamento mappa risulteranno più avvincenti!

Colpi in grande stile!

In base quindi all’area in cui ci troveremo, saranno disponibili diversi tipi di nemici. Partendo dagli animaletti di colore bianco – quelli che non danno esperienza e si uccidono con un colpo – vi sono i nemici di colore giallo, amichevoli se ignorati e di cattiva compagnia se attaccati. Successivamente, in ordine di difficoltà crescente, vi sono quelli rossi, che attaccano a vista i players. In seguito abbiamo i veterani, delineati da un cerchio di bronzo; quelli di colore argento; i Champions, di colore oro, molto difficili da eliminare da soli. Sono appunto quei mostri che hanno bisogno di essere uccisi in gruppo – come ad esempio il Troll citato in precedenza. Infine vi sono i mostri viola: i più forti del gioco. Molta vita, molti danni e soprattutto ardui da eliminare, come i draghi o i boss finali dei dungeon.
 
 


Un’amichevole drago in un evento livello 50

 

Una novità del gioco riguarda la possibilità di schivare gli attacchi, infatti premendo due volte un tasto direzionale si effettuerà una capriola che permetterà di evadere un determinato tipo di azione nemica e/o ambientale. Strumento molto utile e da imparare ad utilizzare con estrema fermezza per evitare di incappare in sofferenti sconfitte. Se comunque si dovesse perire sarà possibile teletrasportarsi ad un Waypoint o attendere che un’anima pia venga a resuscitare il vostro personaggio. Perchè infatti non esistono più abilità o pergamene dedicate solo alla resurrezione, ma chiunque potrà riportare in vita un determinato personaggio.
Vi sarà anche la possibilità di combattere sott’acqua, aree nelle quali varieranno le abilità e le armi equipaggiate.

Armi, abilità, tratti e…

Ogni player ha a disposizione 10 skill da poter utilizzare. Le prime cinque skill, riguardano l’arma selezionata. Impostando un secondo set, durante la battaglia sarà possibile cambiare le armi equipaggiate, in questo modo cambieranno anche le abilità utilizzate. La sesta è sempre un’abilità di cura, personalizzabile in base alle esigenze. Infatti non esiste più una classe dedicata completamente alle cure. Le altre tre sono completamente a discrezione del giocatore e si possono scegliere tra un due dozzine di abilità diverse tra loro: le skill di evocazione, di difesa, potenziamento, condizioni, trappole, supporto pet, ecc. L’ultima skill invece è un’elite, una magia più forte delle altre che permette di arrecare molti danni ai nemici, e quindi – alle volte – cambiare le sorti di una battaglia. Necessitano di lunghe attese per poter essere riutilizzate.

Molto utili sono anche i Tratti per potenziare abilità e determinati attributi. Ogni classe ha i suoi tratti specifici, potenziabili con dei punti acquisiti al raggiungimento di un nuovo livello di esperienza, da liv undici in poi. Si può arrivare ad un massimo di trenta punti per ogni linea: a dieci,venti,trenta punti in un determinato ramo, si può selezionare un potenziamento supplementare: come ad esempio far ricaricare più velocemente del 20% le abilità del bastone, mentre a cinque, quindici e venticinque punti si potranno ottenere dei bonus minori.

 

La lista dei tratti dell’elementalista

Crafting e Professioni, Aste e Achievement

Nell’inventario personale sarà possibile equipaggiare alcuni oggetti – quali il piccone – che serviranno per raccogliere materiali in tutta la mappa. Per esempio, si potrebbero trovare dei piccoli giacimenti di Copper dai quali sarà possibile recuperare questo materiale. Lo stesso per le piante e per il legno dagli alberi. A cosa servono questi oggetti? Nelle città ed in alcuni avamposti della mappa, sarà possibile selezionare due professioni, ovvero due modi per utilizzare questi materiali e creare – craftare – oggetti, pozioni, tinture, armature, ecc. Ogni craft farà guadagnare al personaggio esperienza, che a sua volta aumenterà il livello della professione ed il livello del character stesso. Maggior livelli, oggetti più importanti, più costosi e molto utili. Le professioni una volta scelte non sono definitive, ma sarà possibile tranquillamente passare da una professione all’altra.
Quindi il craft è un ottimo modo per fare esperienza, ma anche per far danaro. Infatti è possibile vendere gli oggetti creati all’asta – schermata in cui è possibile vendere qualsiasi oggetto non personalizzato – e a sua volta sarà possibile acquistare anche altri materiali o oggetti già craftati. Se gli oggetti non sono disponibili si entrerà in lista di attesa e appena qualcuno metterà in vendita, la transazione andrà a buon fine e ci si potrà recare presso NPC specializzato per ritirare i prodotti.

Importante risultano anche gli Achievement, gli obiettivi, che variano da giornalieri a mensili o permettono di raggiungere dei titoli ben precisi. Ogni volta che si completa un Achieve, si viene premiati con esperienza e una ricompensa. Più difficile è il titolo, maggiore sarà il guadagno.

Passato e futuro? Cosa c’è di nuovo e di… sgarbato!

In GW era possibile, fin dal tutorial, combinare le abilità di una classe all’altra. In questo modo risultava molto più difficile scegliere quale abilità dover utilizzare in determinate situazioni. Si dovevano spremere le meningi e leggere fra centinaia di skill quale potesse far al caso in questione. In questo nuovo capitolo le abilità sono state diminuite. A volte sembra essere stato semplificato un po’ troppo, in modo che tutti possano giocarlo con semplicità. Questo perchè la totale libera scelta è stata lasciata alle cinque abilità finali. Ma una skill in più avrebbe di certo aggiunto maggiore divertimento.
Guild Wars aveva dei comodissimi distretti, che permettevano di gestire al meglio le persone all’interno di una mappa. Adesso invece abbiamo dei server, e per spostarci dall’uno all’altro bisognerà pagare in gemme.
Fortunatamente ArenaNet ci ha deliziati con le battaglie sott’acqua, un open world  immenso e con il salto! Ha voluto regalare anche il craft, nonostante sia molto simile a quello visto in un altro MMO, World of Warcraft. E non dimentichiamoci l’asta.. anch’essa simile al MMO appena citato.


Un amabile incontro subacqueo   

Ottima tecnica e buone prestazioni.

ArenaNet si è molto impegnata nella realizzazione grafica del gioco, non solo nella resa fluida dei combattimenti e dei movimenti, ma anche dal punto di vista prestazionale. Infatti, i requisiti minimi di Guild Wars 2 sono molto inferiori rispetto alla potenza mostrata. Ogni minimo cavillo ha ottenuto la sua attenzione, e ne sono la dimostrazione i vari punti vista nelle mappe. Anche le Cut Scene sono ben curate in espressioni facciali e movimenti. La cinematica delle azioni è ben strutturata, così come le animazioni per ogni skill. Da notare soprattutto la bellezza con cui sono stati curati i fondali marini e i combattimenti sott’acqua. Le città e gli avamposti sono stati dettagliati sia nelle abitazioni che nella popolazione. Nulla sembra essere lasciato al caso da AN.

Dal punto di vista sonoro, le epiche musiche non stancano mai l’orecchio. Ricordano quelle dei vecchi gdr e alcune sono state riprese dalla soundtrack di GW. Ottimi i particolari dei doppiaggi: ogni NPC sembra avere la sua voce personale e sono tutte quante ben caratterizzate in base alle situazioni. L’audio dell’interfaccia è poi molto utile. Aiuta a capire cosa sta succedendo intorno a noi, se abbiamo fallito una skill, se l’attacco è andato a buon fine. Se è appena iniziato un evento o se un cuore è stato terminato. Ci si abitua subito all’interfaccia molto intuitiva.

Un’attesa ben ripagata!

Ebbene si, ArenaNet si è proprio divertita a farci attendere tutto questo tempo. Possiamo dire però che è riuscita a regalararci una componente PvE instancabile, giuste dosi di adrenalina e di cooperatività. Di certo avrebbe potuto aggiungere qualche altra abilità in più, ma si sa che la casa statunitense riuscirà facilmente a sorprenderci ancora. Il titolo scorre liscio, senza troppi intoppi. E qualora venissero segnalati, la loro risoluzione avverrebbe al massimo in poche ore.
In parole povere, chi mastica un po’ di MMORPG non può fare almeno di partecipare a questo grande evento mondiale che è Guild Wars 2: pronti per la sfida?

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