Hatsune Miku: Project Mirai DX

Tra gli appassionati di tutto ciò che è giapponese, come manga, anime, o videogames a essi dedicati, è difficile trovare qualcuno che non abbia mai sentito parlare dei Vocaloid. Un programma di sintesi vocale utilizzato per sviluppare canzoni sulle radio giapponesi è finito per diventare un fenomeno di massa, addirittura con personaggi annessi a ogni tipo di voce chiamati appunto Vocaloid. Tali personaggi si sono conquistati una fetta di fan non indifferente, diventando giorno dopo giorno sempre più famosi e seguiti come fossero veri idol in carne e ossa, e conquistandosi addirittura dei veri e propri concerti guidati da figure olografiche. Come è ovvio che sia, tale fenomeno commerciale non poteva esimersi dal diventare anche un videogame, ed è per questo che già da diversi anni ha preso piede la saga di Hatsune Miku: Project Diva. Dopo due capitoli usciti su Playstation 3 e Playstation Vita, ecco arrivare Hatsune Miku: Project Mirai DX per Nintendo 3DS. A onor del vero però, questo è il secondo gioco di Hatsune Miku per 3DS ma il primo a giungere fuori dal Giappone. Originariamente Project Mirai DX si intitola Project Mirai 2, ma evitiamo i formalismi e vediamo cosa ha in serbo per noi questo Rhythm Game.

Hatsune Miku: Project Mirai DX Recensione

Note su schermo

Hatsune Miku: Project Mirai DX mantiene il suo stile di gioco dai vecchi titoli, con dei pulsanti ben precisi da premere nel momento in cui l’indicatore ci passa sopra, e un video di sottofondo nel quale il o la cantante di turno si esibisce nella canzone con tanto di karaoke e traduzione. Troveremo quindi i quattro pulsanti principali del 3DS (A, B, X e Y) da premere in maniera corretta a seconda di ciò che vedremo scritto su schermo, con variazioni sul tema come pulsanti da tenere premuti per un determinato periodo di tempo (quando vedremo che la lettera è seguita da una scia) oppure il tenerli premuti mentre nel frattempo si gira ferocemente lo stick sinistro per ottenere punti extra. Fin qui sembra tutto piuttosto simile a un normale rhythm game e più o meno identico a ciò che proponevano gli altri titoli della serie, ma questa volta ogni canzone può essere giocata anche in modalità “touch“, nella quale al posto dei pulsanti da premere dovremo toccare il touch screen al momento giusto oppure tracciare una linea con il pennino nella direzione indicata. Questo raddoppia virtualmente il numero di tracce disponibili, che sono 47 in tutto (78 se si considerano quelle che hanno cantanti diversi da selezionare), delle quali 19 sono nuove mentre le altre provengono da vecchie iterazioni dei videogame di Hatsune Miku.

Hatsune Miku: Project Mirai DX Recensione

Tra appuntamenti e minigiochi

Ciò che contraddistingue Hatsune Miku: Project Mirai DX dagli altri Rhythm Games è la sua enorme mole di contenuti esternamente al contesto del titolo ritmico. Difatti, nonostante il gioco dovrebbe essere incentrato sulla sfida musicale, il menù offre una quantità di opzioni e di intrattenimenti quasi spropositata. Innanzitutto avremo modo di decidere uno dei vari Vocaloid disponibili come “compagno“. In pratica scegliamo quello che ci piace di più o quello a cui siamo più affezionati, e ce lo ritroveremo sullo schermo superiore a farci costantemente compagnia. In seguito potremo scegliere la casa in cui viviamo, tra vari temi disponibili (come uno rosa e romantico, uno futuristico, o uno immerso nella natura), e a quel punto avremo immediatamente accesso a tutte le modalità di gioco.

Le opzioni possibili sono veramente tante, per esempio potremo spendere i punti ottenuti con le canzoni per ottenere vestiti da far indossare al nostro compagno Vocaloid, oppure potremo acquistare mobili per arredare la nostra casa. A parte pure chicche estetiche, son presenti opzioni per creare il nostro tema musicale (da utilizzare volendo anche come sveglia, tenendo la console in stanby), balletti personalizzati da condividere con gli amici tramite streetpass, o anche minigiochi piuttosto corposi come l’Othello o una versione speciale del famosissimo Puyo Puyo.
Insomma, da un certo punto di vista sembra sia stato fatto addirittura più lavoro sulla parte degli extra, quando realisticamente avremmo decisamente preferito una scelta più nutrita di canzoni giocabili.

Hatsune Miku: Project Mirai DX Recensione

[signoff icon=”quote-circled”]Hatsune Miku: Project Mirai DX è il secondo titolo della serie a uscire su 3DS, ma il primo ad arrivare su suolo europeo. In quanto tale fa bene il suo lavoro, donandoci un rhythm game solido, ma che si va a perdere inutilmente su una carrellata enorme di opzioni e attività extra scordandosi di posizionare numeri lì dove era necessario. Difatto, abbiamo tra le mani un ottimo rhythm game pieno di minigiochi e opzioni particolari e interessanti, ma con un roster di sole 47 canzoni a disposizione. È in ogni caso un titolo molto interessante che potrà senza dubbio appassionare chi ama i titoli musicali, rimanendo un must have per i fan dei Vocaloid.[/signoff]

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