Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Horizon Zero Dawn è stato senza alcun dubbio uno dei migliori titoli in quella prima metà del 2017 così densa di uscite importanti, un gioco che ha fatto volare Guerrilla Games grazie al giusto riconoscimento globale per il suo lavoro di qualità, tra cui anche quello della nostra entusiasta recensione. Con un simile successo tra le mani, era prevedibile che gli autori sarebbero tornati a sviluppare ed espandere la nuova IP: mentre i fan tengono le dita incrociate per un seguito, è ora possibile tornare nei panni di Aloy in The Frozen Wilds, espansione dell’avventura principale.

Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds

L’inverno sta arrivando

Innanzitutto è bene rimarcare il concetto che non siamo di fronte a una breve missione DLC, ma a una vera espansione del gioco. Nella mappa è stata sbloccata nel profondo nord un’intera nuova area di gioco fin’ora inesplorata – accessibile più o meno dalla seconda metà dell’avventura principale di Horizon Zero Dawn – in cui non sarà saggio addentrarsi prima di aver raggiunto il livello 30.
Giunta in questa zona gelida, Aloy incontra un presidio di Banuk, una tribù solitaria e nomade che per cultura rispetta solo la forza e la sopravvivenza. Da essi veniamo a conoscenza della presenza in queste lande di un demone, che sta prendendo il controllo delle macchine rendendole più minacciose. Ovviamente la nostra protagonista si lancerà subito nella direzione del pericolo per sventare questa nuova minaccia.

L’arco narrativo di The Frozen Wilds farà luce su un mistero che andrà a ricollegarsi direttamente alla trama principale, il tutto in una decina di ore di avventura. La scrittura della trama è buona, ma non eccezionale né particolarmente esaltante (uno dei pochi limiti in comune con l’opera originale), ma c’è da riconoscere a Guerrilla Games un buon lavoro di caratterizzazione di Lore dei Banuk e della loro cultura, oltre che nel delineare le personalità dei comprimari dell’avventura, il capo tribù Aratak e la sciamana Ourea. Notevole anche il lavoro di regia che, durante le scene non interattive, sa esaltare i momenti con dinamicità e potenza visiva.

Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds

Non lasciarti freddare

La struttura di gameplay di base è rimasta sostanzialmente la stessa dell’avventura originale, ciò nonostante sono comunque presenti delle novità: innanzitutto la struttura del territorio montuoso imposta la nuova avventura di Aloy molto più sull’esplorazione atletica e il platforming rispetto al passato, dando comunque un’impronta meno riciclata e più fresca rispetto ai grandi spazi aperti già visti nel resto del mondo di gioco. Peccato solo che il gioco pecchi un po’ di precisione nei comandi e nei movimenti della protagonista per stare al passo con queste nuove sessioni.

La nuova impronta esplorativa è anche sottolineata dal nuovo ramo di abilità “Viaggiatrice” disponibile per l’espansione, che consiste in otto nuove abilità che renderanno le cose più interessanti e diminuiranno certi limiti, come ad esempio la possibilità di attaccare o raccogliere risorse senza smontare da una cavalcatura.

Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds

Nella nuova area de Lo Squarcio saranno presenti cinque nuovi tipi di macchine zoomorfe, tutte decisamente pericolose e capaci di darci filo da torcere, soprattutto nei casi in cui ci aggrediranno di sorpresa o ci attaccheranno in condizioni di visibilità ridotta durante le bufere di neve. Per fortuna, assieme ai nuovi nemici vengono introdotti anche nuovi equipaggiamenti disponibili dai mercanti Banuk, in particolare le nuove armi da corto e medio raggio, che vi faranno affrontare con tattiche differenti gli scontri. Questi ultimi saranno sempre concitati e metteranno alla prova la nostra prontezza di riflessi e mira per mandare al tappeto i pericolosi bestioni metallici. Peccato solo che a volte i combattimenti saranno talmente movimentati che la telecamera faticherà a mostrarvi l’inquadratura adatta alla situazione.

Con la nuova area arrivano anche nuove quest secondarie e collezionabili sparsi per l’inedita area di gioco. Ce n’è abbastanza per tenere i completisti occupati almeno 15 ore di gioco.

Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds

La regina dei ghiacci

Il comparto tecnico è rimasto praticamente invariato dal comunque impressionante gioco di base, ed è un vero piacere rivedere all’opera il Decima Engine, che ci mostra ora una riproduzione della neve quantomai spettacolare. Accompagnano una sempre ottima qualità di illuminazione, profondità di campo e pulizia visiva.

Alle prodezze tecniche si accompagna una direzione artistica semplicemente spettacolare, che ci regala scorci naturali esaltanti e un design di macchine e rovine tecnologiche ispirato e convincente.

Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds

The Frozen Wilds espande l’esperienza di Horizon Zero Dawn in modo ammirevole. La storia ha un impatto tiepido nel quadro generale, ma risulta comunque interessante in relazione ai molti misteri ancora da svelare del mondo di gioco. Con un’intera nuova area di gioco, nuovi nemici, abilità ed equipaggiamenti, l’espansione non si limita solo a consegnarci una nuova avventura nei panni di Aloy, ma migliora l’esperienza di gioco generale. Se avete apprezzato il tempo passato con l’avventura principale, The Frozen Wilds è decisamente un’esperienza che vi consigliamo di non perdere.

8

Pro

  • Esperienza di gioco arricchita
  • Graficamente sempre spettacolare

Contro

  • La scrittura lascia un po' a desiderare
  • Controlli a volte inadeguati nelle fasi platform
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