Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai RECENSIONE di un titolo appena sufficiente

Recensito su PlayStation 5

Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai - Recensione

Dragon Quest è un nome importante che pesa come un macigno sulle spalle del povero Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai. Purtroppo il titolo non è all’altezza del nome che porta, manifestando diverse carenze su tanti – troppi – fronti.

Mi sono imbarcato in questa nuova avventura in compagnia di Dai e dei suoi amici, scoprendo a malincuore che di avventuroso c’era molto poco. Chiaramente non ci troviamo di fronte al classico Dragon Quest con combattimenti a turni, ma a un Action RPG in cui è possibile passare da un personaggio all’altro in tempo reale durante i combattimenti.

Conscio di trovarmi di fronte a un prodotto secondario di Square-Enix, ho preso il gioco per quello che è. Divertente alle prime battute, ma con l’attenzione che cala con l’avanzare della storia. Ma andiamo con ordine: ecco i punti di forza e le debolezze che ho riscontrato in Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai.

Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai ripercorre la storia dell’anime… ma non tutta

Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai riprende a piene mani la versione animata del celebre Dragon Quest: Adventure of Dai –  conosciuto anche come Dragon Quest: Dai no Daibouken nella versione giapponese – riprendendo la serie in maniera fedele sia nelle situazioni che nei dialoghi.

Le immagini che vedrete su schermo sono le stesse della versione anime del 2020 e che trovate attualmente disponibile esclusivamente sul servizio streaming di Crunchyroll (solo per gli abbonati al Premium).

Le immagini scorrono su schermo, ma non in versione animata: abbiamo infatti immagini statiche e con un filtro seppia da cinepresa, che ha il solo effetto di renderne più confusionaria la visione.

Infinity Strash DRAGON QUEST The Adventure of Dai Temple of Recollection
Il sistema di combattimento non brilla particolarmente se si parla di diversificazione

Questa narrazione non è adatta a Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai, che con i suoi filmati molto lunghi risulta eccessivamente prolisso, assomigliando più a una novel passiva. Capiterà, di rado, di assistere a delle scene d’azione con grafica di gioco contro i boss. In questi casi la situazione cambia, rendendo la visione molto più scorrevole.

Sono presenti in totale 7 capitoli e, ti avviso fin da subito, il gioco non ripercorre l’intera serie animata, ma si ferma bruscamente all’episodio 41 circa dell’anime. Per capirci, l’anime è lungo 100 puntate, pertanto non siamo nemmeno a metà di tutta la serie. Un peccato considerando l’ottimo cast e la crescita dei personaggi durante la serie.

Grafica e animazioni buone ma paesaggi anonimi

A livello di animazioni e grafica ci troviamo di fronte a un prodotto ben confezionato, se parliamo dei personaggi. Le mosse sono tante e ben variegate, e cambiano in base al personaggio utilizzato e alle varie versioni di questo. Gli effetti visivi sono gradevoli e fluidi, permettendo di giocare in maniera chiara anche durante le fasi più caotiche.

Presenti anche mosse finali, anch’esse ben realizzate, e da non trascurare la possibilità di sbloccarne di nuove avanzando nella storia. Ma se da un lato abbiamo i modelli dei personaggi realizzati con cura – anche i nemici hanno il loro perché – lo stesso non si può dire per le ambientazioni.

Il gioco non prevede alcun tipo di esplorazione ma solamente combattimenti in macroaree dove l’unico scopo è quello di uccidere tutti i nemici. Le zone si presentano abbastanza anonime: una foresta, una sala del castello, e così via. Tutte cose già viste, senza considerare che le mappe disponibili non sono nemmeno poi tante.

Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai Animazioni
Le animazioni in Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai sono ben realizzate e curate nel minimo dettaglio

Un gameplay che si ripete

Come si evince dal titolo, Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai non brilla molto per il suo gameplay. Può divertire, ci mancherebbe, ma le situazioni tendono spesso a ripetersi.

I personaggi dispongo di un set di mosse composto da attacco normale – con una combo di tre colpi e che può variare premendo ad esempio due volte l’attacco e il terzo in ritardo scatenando una mossa più forte – e tre tasti per le abilità.

I personaggi hanno abilità uniche come Dai che utilizza Zap, un colpo elettrico, Popp che utilizza diverse magie, Maam che possiede abilità curative, e infine Hyunchkel che può utilizzare la sua armatura Amdo per amplificare i danni in combattimento.

I personaggi giocabili sono in totale quattro a cui vanno sommate due varianti. Potete dare uno sguardo al più approfondito al sistema di combattimento consultando qui il nostro approfondimento.

Vi è la possibilità di potenziare le mosse aumentando il danno, senza però variazioni alle animazioni. Interessante la meccanica delle Bond Memories, ovvero delle carte disegnate con lo stile del manga e che rappresentano le maggiori citazioni della serie. Queste carte conferiscono bonus e malus alle statistiche dei personaggi ed è possibile equipaggiarne fino a sei.

Tornando al gioco, ci sono in totale tre tipologie di missioni: Storia, Avventura e Secondarie. Seguendo la storia, ci imbatteremo in molte Missioni Avventura che sono sostanzialmente i filmati di cui parlavamo prima. Le Missioni Storia sono i combattimenti della storia principale, mentre le Missioni Secondarie sono semplicemente dei combattimenti liberi con determinate regole o più boss su schermo.

Inutile dirlo, la maggior parte del tempo la passerete a leggere i sottotitoli, in inglese, che a giocare. Per quanto riguarda i combattimenti, sono quasi tutte esclusivamente delle boss fight. Le boss fight, seppur ben realizzate con moveset sempre diversi, risultano abbastanza ripetitive con attacchi, schivate, abilità e di nuovo la stessa rotazione fino a sconfiggere il boss.

Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai Bond Memories
Esempio di una carta Bond Memories nel gioco

Tempio della Memoria

Per gli amanti dei soli combattimenti, è presente un’ulteriore modalità di gioco chiamata Temple of Recollection (Tempio della Memoria). Per fare un paragone con un gioco recente, avete presente l’Abyss di Genshin Impact? Ecco, il Tempio della Memoria è sostanzialmente l’Abyss, ovvero una serie di combattimenti sempre più difficili man mano che si passa da una stanza all’altra.

Si parte sempre dal livello zero e si avanza tra le varie stanze. Ogni stanza conferisce dei bonus in base al simbolo della stanza stessa. Si può aumentare il danno critico, la magia, la difesa e così via, con il tasso di sfida sempre più crescente.

Il livello nel Tempio non va in conflitto in alcun modo su quello della modalità storia, pertanto non è possibile livellare nel tempio per le Missioni Storia. Al contrario, le abilità e le carte Bond Memories possono essere potenziate in questa modalità e che utilizzeremo poi per avanzare nella storia.

Un titolo che avrebbe meritato maggior cura

Con Dragon Quest si va sempre sul sicuro, ma in con Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai vi consiglio di vedere se il gioco è più nelle vostre corde. In questo caso non sarebbe stata una cattiva idea da parte di Square Enix, rilasciare una demo, magari del primo livello, per far provare il titolo ai giocatori.

Del gioco purtroppo non c’è molto altro da dire. Le modalità sono poche e la maggior parte sono filmati. Sbloccherete qualche contenuto extra a fine gioco, come la modalità sfida per rigiocare i capitoli della storia a difficoltà più alta e il Tempio della Memoria, ma per il resto non c’è molto da fare.

Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai è sicuramente un’occasione mancata, specialmente per i fan della saga, con una storia monca, un gameplay ripetitivo, seppur godibile, e solamente una buona grafica dei personaggi. Con un po’ più di cura nel gioco, qualche missione extra, e magari qualche combo in più per diversificare, sarebbe potuto essere un ottimo titolo.

6.1
Un Dragon Quest poco più che sufficiente.

Pro

  • Ripercorre fedelmente la serie animata (2020)...
  • Animazioni e modelli dei personaggi ben realizzati
  • Carina l'idea del Bond Memories

Contro

  • ...ma non tutta, fermandosi in maniera brusca
  • Gameplay ripetitivo
  • Poche modalità
  • Le Missioni Avventura sono troppe, con filmati talvolta troppi lunghi
  • Temple of Recollection poteva essere strutturato meglio
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