Laura Jones and the Secret Legacy of Nikola Tesla – Recensione Adventures of Laura Jones HD: The Hidden Invention of Nikola Tesla

Da quando esiste l’iPad o comunque altri dispositivi tablet dotati di touchscreen, alcuni generi di videogiochi, finiti nel dimenticatoio dopo anni gloriosi, stanno letteralmente rifiorendo. Questa seconda giovinezza è certamente dovuta in gran parte alle nuove possibilità di gameplay offerte dal touchscreen. Uno degli esempi più eclatanti di questo fenomeno è certamente quello della avventure grafiche, meglio conosciute come punta e clicca molto più familiarmente. Un genere che ha avuto negli anni Novanta il suo periodo di massimo splendore con capolavori come Monkey Island, Simon the Sorcerer e così via. Non è un caso quindi che tutti questi giochi vengano rieditati in edizione punta e tappa proprio per tablet. Va da sé che molti altri sviluppatori stanno sfruttando questa congiuntura positiva per presentare al grande pubblico le proprie creazioni dello stesso genere. Nevosoft ha dato vita a un ciclo intitolato Adventures of Laura Jones e tutti gli appassionati di questo genere certamente troveranno pane per i loro denti.


Caccia allo scienziato

La trama rappresenta un prequel di Laura Jones and the Gates of Good and Evil. In questo caso, Laura si ritroverà alle prese come sempre con una vicenda intricata e ricca di mistero. Laura infatti riceverà da un notaio una lettera di Nikola Tesla, uno dei più geniali scienziati del secolo scorso, destinata a sua nonna. Nella lettera si fa riferimento alla invenzione più rivoluzionaria mai partorita da mente umana. La lettera però mette in guardia la donna dei pericoli possibili derivanti dell’utilizzo di tale macchinario in maniera errata o per fini malvagi. La lettera, in maniera molto sibillina, spiega anche dove i vari pezzi del macchinario sono nascosti. Laura decide così di partire immediatamente alla volta di sua nonna. Dopo un interessante viaggio in treno, che servirà anche da tutorial, ci ritroveremo nel paesino dove vive la donna di Laura: è proprio qui che comincia l’avvenura. Uno scippatore infatti ci sfila la borsa di dosso, coincidenza o un piano ben studiato per arrivare al macchinario di Tesla prima di noi? A Laura e al suo simpatico furetto il compito di scoprirlo…


Punta e tappa

Il gioco dal punto di vista del gameplay è un’avventura grafica vecchio stampo in soggettiva, ricca di enigmi da risolvere e di oggetti da raccogliere, combinare e utilizzare per procedere nella storia. Gli enigmi sono piuttosto semplici e mai frustranti e vanno dal posizionare una serie di oggetti nella sequenza corretta al ritrovare qualche oggetto nascosto nelle schermate che via via si presenteranno. Anche gli oggetti avranno un’importanza fondamentale e saranno moltissimi e dagli usi particolari. Dovremo utilizzarli in sequenza come in ogni punta e clicca che si rispetti e talvolta combinarli. Un esempio concreto di questo è fornito nelle prime battute del gioco, quando dovremo trovare tutto il necessario per medicare il dito ferito di un personaggio. In primo luogo dovremo riuscire a trovare tutti gli oggetti necessari alla medicazione presenti nella borsa di Laura, poi utilizzarli nell’ordine corretto sul dito del malcapitato e infine combinare alcuni oggetti come la garza e il disinfettante per ottenere l’effetto sperato.  Il tutto con dei comodi e semplici tocchi direttamente a schermo che vi permetteranno di selezionare gli oggetti con un tap oppure di trascinarli da qualche altra parte per controllare meglio se ci sono altri oggetti nascosti. I dialoghi avverranno nello stesso modo, ovvero semplicemente cliccando sui personaggi con cui si desidera interloquire. Nel caso in cui vi bloccherete in qualche punto dell’avvenura niente paura: avrete a disposizione tre indizi che vi daranno indicazioni utili per sbloccare l’empasse. Inoltre, molto spesso, nel caso di oggetti importanti, lo schermo comincerà a brillare per permettere un’individuazione più facile di tali strumenti.


Luce dei miei occhi

Dal punto di vista tecnico il gioco sfrutta al massimo le potenzialità dell’iPad. La grafica è quasi fotorealistica per quanto riguarda gli ambienti e gli oggetti mentre i personaggi sono disegnati e caratterizzati in maniera egregia. Il furetto che vi accompagnerà per tutta l’avventura ad esempio vi strapperà più di un sorriso. La grafica è buona, con un tratto chiaro e pulito, elemento a dir poco fondamentale in questa tipologia di giochi dove la raccolta di oggetti nascosti all’interno dello scenario la fa da padrone. Ancora migliore si rivela essere il comparto sonoro con musiche d’atmosfera che scandiscono in maniera precisa i vari momenti della progressione di gioco e un doppiaggio ottimo e molto espressivo anche se tutto in lingua d’Albione. Questo è un importante elemento da prendere in considerazione poiché se masticate poco l’inglese avrete qualche difficoltà a districarvi tra le pieghe del gioco.


Concludendo

Un buon gioco con una trama ben strutturata e interessante che vi terrà occupati per parecchie ore con i suoi minigame coinvolgenti e una giocabilità immediata dovuta alla facilità con cui si possono compiere tutte le azioni di gioco. Una detective story con sullo sfondo le invenzioni di Nikola Tesla che vi catturerà tap dopo tap.  

 

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