Lego Star Wars II: The Original Trilogy – Recensione Lego Star Wars II: The Original Trilogy

La Trilogia Originale

Dopo il successo della “Nuova Trilogia” riprodotta nel primo capitolo di LEGO Star Wars, la "Trilogia Originale" approda anche sulle console portatili e di terza generazione (sponda Xbox 360) completando la sequenza cronologica e regalando ancora una volta un’esperienza innovativa ai fan della serie cinematografica. Il primo capitolo delle "Guerre Stellari" di LEGO era uscito nel 2005 per Xbox, Playstation 2, GameCube e PC, oltre che su GameBoy Advance con alcune modifiche. Il secondo capitolo adesso arriva anche su next-gen, senza riuscire tuttavia a sfruttare opportunamente la potenza di calcolo del nuovo universo videoludico. Il risultato infatti non si distingue molto dalle altre versioni, anche perchè l’eccessiva semplicità del sistema di gioco non permette alcun tipo di miglioramento sensibile, relegando di fatto la versione per X360 a ricoprire un ruolo alla pari delle console meno recenti. In fin dei conti, però, la tipologia di gioco di "LEGO Star Wars II" non avrebbe comunque sfruttato in alcun modo una maggiore potenza, in quanto gli sviluppatori stessi avrebbero potuto migliorare tecnicamente già prima della terza generazione, ma hanno preferito continuare su uno stile più in linea con il mondo LEGO che con quello videoludico moderno. Amanti della grafica realistica e dei combattimenti mozzafiato: questo gioco non fa per voi. Appassionati di Guerre Stellari: siete i benvenuti.

Le vie della forza

Quando il gran maestro Yoda, guardando negli occhi il prode Luke Skywalker dopo il suo addestramento, pronuncia la solenne frase dei Jedi (“che la forza sia con te”), per un appassionato di Star Wars è un evento così eccellente che non importa se lo veda in grafica reale o in una scena composta da mattoncini LEGO; peccato però che in quest’ultimo caso non potrà mai presentarsi tale occasione, dato che i personaggi di LEGO Star Wars II non proferiscono alcuna parola. Gli sviluppatori del gioco, consci e sicuri di quanto la serie firmata George Lucas fosse conosciuta letteralmente a memoria, hanno pensato bene di riconfermare la strada intrapresa con il primo LEGO Star Wars (nel quale è stata sviluppata la trama dei primi tre episodi della saga, in ordine cronologico). Anche in questi altri tre episodi, dunque, la storia verrà accennata solo dalle rapide premesse ai vari capitoli, dove la classica grafica a scorrimento verso lo sfondo, accompagnata dall’altrettanto tradizionale tema principale della serie, ci fornirà delle brevi indicazioni sul livello di turno. In questo modo la LucasArts condanna il proprio titolo ad entrare nella collezione dei soli fan della saga, ma forse questo era comunque l’unico obiettivo raggiungibile per la software house americana. Ad ogni modo, in ciascun livello, oltre alla già descritta premessa iniziale, troveremo originali scenette ispirate al film, egregiamente montate e riproposte con una maggiore vena ironica, in linea con lo spirito più leggero e scherzoso del titolo LEGO, che riusciranno anche senza parole a farci seguire facilmente l’evoluzione delle vicende. Lo stile di questo titolo si presenta appunto molto colorato, vario e “giocoso”, con lo scopo di far vivere ai videogiocatori le vicende della saga tanto amata in un modo del tutto innovativo, più divertente e spensierato. A confermare questa scelta ci penseranno di volta in volta i brevi filmati d’intermezzo (con i vari avversari dei protagonisti che una volta uccisi si smantelleranno in diversi mattoncini, o con scene come quella in cui Chewbecca, dando una pacca sulla spalla a Ian Solo, rischierà di farlo finire fuori dal Millenium Falcon) seguiti dalle numerose occasioni all’interno di ogni livello, con le ridicole guardie imperiali (immortalate nelle situazioni più assurde) o con il povero C-3PO che perderà pezzi del proprio corpo man mano che verrà ferito, e così via.
Le espressioni dei personaggi, abbastanza eloquenti da sostituire le parole, aiuteranno a rendere questo stile sempre più vivo e intenso, regalando al giocatore momenti di gioco all’insegna del puro divertimento; obiettivo accentuato anche dall’impossibilità di morire e/o perdere: diversamente dalla quasi totalità dei giochi esistenti, in LEGO Star Wars II non si potrà vedere la scritta “Game Over” neanche desiderandolo con tutte le proprie forze, riuscendo a rimanere sempre in vita al modico prezzo di pochi mattoncini (la moneta del gioco) ogni volta che si esauriranno i cuoricini nei quali consiste la “vita” del personaggio.
Inutile dire poi che il sistema di combattimento risulta alquanto spoglio e ripetitivo, considerando il pubblico destinatario (formato per la maggior parte da un’utenza giovanissima) e lo spirito del gioco improntato al proseguo dell’avventura senza intoppi. Senza esagerare, in LEGO Star Wars II sarà impossibile non riuscire a proseguire tra i livelli, in quanto la difficoltà generale è impostata a livelli minimi e lo scopo degli sviluppatori non è mai stato quello di creare un titolo competitivo o nel quale gli appassionati avrebbero potuto rivivere i momenti più tesi e intensi della saga. Qui il giocatore ha il solo compito di andare avanti e raccogliere mattoncini (milioni di mattoncini, se intende sbloccare tutti i segreti), sconfiggendo i nemici e completando la storia, per un lieto fine.


"Una nuova speranza"

Sarà questo il titolo della prima macrosezione di LEGO Star Wars II , ovvero l’Episodio IV – Una nuova speranza della saga di Guerre Stellari. Come anticipato dal numero dell’episodio, questa sezione si ispirerà al quarto capitolo della serie cinematografica e si porrà dunque in un tempo già avviato, successivo ai primi tre episodi. In realtà l’Episodio IV fu il primo dei sei capitoli a vedere la luce e diede inizio alla “Trilogia Originale”, che va dall’Episodio IV all’Episodio VI. Anni più tardi la Lucas Film pubblicò anche la “Nuova Trilogia”, formata dagli Episodi I, II e III e ambientata cronologicamente oltre 20 anni prima dell’Episodio IV; la "Nuova Trilogia" viene raccontata nel primo capitolo di LEGO Star Wars, mentre il secondo abbraccia proprio l’intera trilogia originale. Ogni episodio viene diviso in sei capitoli introdotti da una prefazione, nella quale vengono fornite le informazioni principali sulle vicende di quel livello: perchè i personaggi si trovano lì, cosa devono fare e tanto altro. Una volta completati i capitoli di un intero episodio diverranno disponibili delle sfide extra, utili a guadagnare mattoncini LEGO indispensabili per accedere ai bonus finali. Nella Taverna di Mos Eisley (la zona centrale del gioco dalla quale si accede ai vari livelli) sarà anche possibile sfruttare la modalità wireless o acquistare extra e personaggi, tra i quali i fantasmi di Yoda, Anakin e Obi Wan che appaiono al termine dell’intera saga: una chicca, così come i livelli supplementari estrapolati dal primo LEGO Star Wars, dove potrete affrontare le battaglie più avvincenti dei capitoli I (contro Darth Maul), II (contro il Conte Dooku) e III (Tra Obi Wan e Anakin passato al lato oscuro). Come già anticipato, la trama non è supportata al meglio, non vi sono dialoghi tra i personaggi e senza conoscere i film diventa in alcuni casi difficile capire l’evoluzione delle vicende; tuttavia la semplicità e l’espressività dei brevi filmati d’intermezzo riescono comunque a rendere il giocatore partecipe e a trasmettergli facilmente il significato di ciascuna scena senza mai tralasciare nulla di importante.

Oltre la fine

Una volta completata la storia (che corrisponde a circa il 50% del gioco totale), però, LEGO Star Wars II si trasforma, diventando quasi un Hardcore Game. All’interno di ogni livello saranno presenti determinati obiettivi secondari che il giocatore dovrà portare a termine per riuscire a sbloccare nuovi livelli, bonus speciali o personaggi segreti. Quello che stupisce è che non sempre tali obiettivi secondari sono semplici da completare così come lo è la storia: trovare i minikit, i mattoni d’energia e soddisfare le altre richieste si rivelerà nella maggior parte dei casi un’impresa ardua e talvolta impossibile senza una soluzione completa accanto. Anche scegliendo il miglior roster possibile, tra i personaggi ottenuti alla fine del gioco, non sarà facile destreggiarsi tra i segreti e gli ostacoli di ciascun livello, arrivando a chiedere al giocatore una precisione e un’attenzione maniacali nell’esplorazione. A volte sembra addirittura che non esista alcun modo per poter arrivare su quel ripiano o per attivare quel congegno, finendo per stufarsi dopo numerosi tentativi ai limiti dell’impossibile. E’ una nota molto negativa, perchè un gioco così semplice non ha nulla di importante da regalare oltre alla trama se non questi bonus: ma potendo (e dovendo, per necessità di personaggi) affrontare questi livelli a trama finita diventa insopportabile e assurdo tentare di arrivare ad un 100% così ostico, proprio perchè significherebbe anche affrontare gli stessi livelli per la seconda volta e doverli esplorare ed analizzare in ogni minimo angolo. Un’impresa capace di far desistere il più persistente dei giocatori e che difatti impedisce l’accesso ai bonus più allettanti del gioco (soprattutto avendo visto quelli del primo capitolo della serie LEGO), riducendone di molto il valore finale.

E’ il trionfo della forza?

LEGO Star Wars II è un gioco consigliato solo ai fan dell’omonima serie di George Lucas: senza conoscere la trama originale non se ne apprezzano gli accorgimenti e le scenette più elaborate, ovvero gli elementi davvero originali e caratteristici. Si tratta di un simpatico passatempo, da giocare in tranquillità e da finire senza impiegarci troppo, gustandosi piacevolmente gli scenari e i personaggi cult della saga. Poteva rivelarsi divertente sotto il profilo dei bonus e del completamento totale, ma l’eccessiva difficoltà di alcuni obiettivi non lasciano al giocatore questo passatempo. Un titolo buono, né più né meno, da giocare una volta e forse mai più.

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