Lord of Ultima – Recensione Lord of Ultima

Per affrontare in modo adeguato il titolo di cui andremo a parlare, è necessario fare prima una prefazione che giustifichi il voto visualizzabile alla vostra destra. Pertanto iniziamo col parlare di un brand storico come EA, la cui sapienza in ambito d’intrattenimento, ma soprattutto commerciale, ha permesso che l’azienda in questione potesse permanere nel tempo, regalando ai videogiocatori prodotti ludici di ogni tipo. Diversi anni orsono EA acquisì i diritti di un certo Ultima Online, titolo che in passato segnò profondamente il mondo MMORPG, rendendolo popolato da una vasta fascia di giocatori che in esso cercavano una vera e propria esperienza di vita.

A distanza di undici anni dalla prima apparizione di Ultima Online, EA torna alla carica sfruttandone la licenza (e lo diciamo da subito) in modo poco sapiente, tentando di catturare sia i giocatori di vecchia data che i nuovi in un freschissimo browser game: Lord of Ultima.

Il nome fa la differenza

Per coloro che conoscono Travian, la recensione potrebbe fermarsi benissimo qua, date le meccaniche di gioco praticamente uguali a quelle del titolo in questione. Se dovessimo fornire dei sostantivi per spiegarne gli obiettivi, diremmo semplicemente: costruzione, avanzamento delle strutture, conquista; ed ecco elencati i punti focali di Lord of Ultima. Coloro che hanno avuto modo di provare la versione su client del 1999 sicuramente non riuscirebbero a trovare nessuna similitudine con il browser game di cui stiamo trattando, per via di componenti e fini del gioco completamente differenti. Nel titolo originale, infatti, l’obiettivo (se proprio possiamo dire che ce ne fosse uno) era quello di calarsi in un avatar, vivendo (e sopravvivendo) nel mondo di Sosaria, una terra fittizia, ma al contempo viva, in cui era possibile svolgere ogni tipo di mansione e forma di intrattenimento immaginabile, capace di far passare in secondo piano un elemento come il PvP, componente che però era gestita in modo superbo. Tuttavia, lo scorrere del tempo ed EA Games ce la misero tutta per stravolgere questo brand storico e renderlo il più commerciale e casual possibile, creando ogni tipo di agevolazione nel caso del primo prodotto e dando vita ora ad un browser game su licenza per gli amanti della strategia. Probabilmente, se non si fosse chiamato Ultima, sarebbe stato possibile considerarlo meglio, ma si tratta di una questione di principio, contro il prepotente merchandising attuato dai publisher negli ultimi anni.

Crea il tuo impero

Un tutorial ci guiderà passo per passo nella costruzione delle prime strutture necessarie alla sopravvivenza della nostra città, dandoci nel giro di pochi minuti tutto ciò di cui avremo bisogno per cimentarci nella crescita della stessa. Le costruzioni sono diverse, e sarà possibile erigerne in base al numero di risorse e soprattutto al livello del nostro centro città, che così come tutte le altre strutture dovrà essere upgradato di volta in volta per trarne benefici sempre maggiori. I primi problemi iniziano a farsi sentire in questa fase di gioco, rendendolo sin dalle prime ore un susseguirsi di azioni ripetute in cui ci troveremo semplicemente costruire ed avanzare il livello degli edifici. Inoltre, il tentativo di porre una certa attenzione per quanto riguarda il luogo in cui erigere determinate strutture con bonus vari, si presenta come un inutile tentativo di variare la formula.

Esercito in marcia

Una volta costruite le baracche sarà possibile la creazione delle nostre prime unità belliche, che inizialmente svolgeranno una funzione puramente difensiva della nostra città; in seguito, con l’aggiunta dei campi di addestramento ed altre strutture potranno essere arruolati anche maghi, barbari, ranger, cavalieri e quant’altro. Infatti, una volta ottenute queste unità, ma soprattutto l’essenziale Lord, si avrà accesso alla parte più interessante del gioco: conquistare le città nemiche, presidiate ovviamente da altri giocatori in carne ed ossa. In questo frangente diverrà possibile scegliere con quale approccio sbaragliare i nostri vicini, se per esempio spiandoli per elaborare una tattica oppure rubando loro le risorse, o ancora gettarsi a capofitto in un assedio. Cosa molto importante in questo genere di giochi è interagire verbalmente con il nemico, scegliendo se sia il caso di scendere ad un accordo comune oppure non ascoltare le sue richieste e mettere a ferro e fuoco le sue terre. Altra cosa molto scontata, ma essenziale a livello militare, sarà la gestione delle alleanze: infatti, entrando a far parte di una di queste, ci si assicurerà protezione e potenza bellica, nonché privilegi commerciali, come la spedizione di risorse da parte delle nazioni che ne faranno parte.

Stiamo comunque parlando di un titolo che vuole mischiare in parte l’era medievale con il fantasy, pertanto non mancherà una componente GDR che si rileverà piuttosto accentuata. I Dungeons, ad esempio, saranno un ottimo modo per ottenere un bottino, anche se talvolta pagheremo con la perdita di diverse truppe. Inoltre, sarà presente un negozio dove poter acquistare oggetti il cui utilizzo darà svariati bonus alle unità in nostro possesso. Si tratta comunque di cose alternative, e non strettamente necessarie all’avanzamento nel gioco.

E tecnica sia

Graficamente parlando, Lord of Ultima è un passo avanti rispetto ai diversi titoli di cui è clone. La visione del lato città si presenta pulita e piuttosto viva, con elementi naturali come i laghetti che scintilleranno simulando l’acqua in movimento o le strutture alla cui sommità sono fissate bandiere mosse dal vento. Tutto sommato,  le costruzioni, sono ben riprodotte richiamando alla mente quelle di Age of Empires.

Conclusione

Il titolo avrebbe probabilmente ricevuto un voto mediamente positivo se non fosse stato penalizzato dall’utilizzo di un marchio che con esso ha nulla a che fare. In ogni caso, che siate casual o hardcore player, potrete benissimo dedicarci un poco del vostro tempo libero, perché seppur si tratti di un clone, potrebbe essere interessante avvicinarsi a questo genere che tenta di mischiare Travian con il fantasy.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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