Metroid Prime Remastered – Recensione

Recensito su Nintendo Switch

Sono passati ormai due decenni dalla prima versione uscita di Metroid Prime su Nintendo GameCube e finalmente Retro Studios ha riportato su Nintendo Switch una grande remasterer: la prima avventura 3D della nostra cacciatrice di taglie preferita Samus Aran. Scopriamo quindi cosa ha da offrirci Metroid Prime Remastered.

Un titolo storico

Metroid Prime uscì nel 2002 e fu un esperimento di Retro Studios: portare la serie in 3 dimensioni, dandogli un modo totalmente nuovo di affrontare il gioco e rendendolo a tutti gli effetti uno dei primi Metroidvania in 3D. Il titolo, però, portò con se molti problemi di linearità e una mappa di modeste dimensioni non facilmente navigabile, ma questo non lo fermò da diventare uno dei giochi della serie più apprezzati e ricordati. Come all’epoca, Metroid Prime Remastered sfrutta molto i pilastri della saga, portando spesso Samus in spazi stretti con un’atmosfera creata da zone cupe sempre accompagnate da una colonna sonora industriale che terrà sulle spine i giocatori nel lungo viaggio tra una stazione di salvataggio e l’altra.

metroid prime remastered

Una nuova veste grafica per Tallon IV

Ogni remaster che si rispetti parte con una rivoluzione del comparto grafico dell’opera e in questo caso lo studio ha fatto un grande lavoro. Il team è infatti partito rifacendo da zero la maggior parte di modelli e materiali, ma anche il design di alcune creature, rifatto per renderle moderne e mostruose al punto giusto e donandogli il tocco di horror che la saga di Metroid ha sempre avuto nella sua lunga vita, rendendo il gioco uno dei titoli più belli da vedere sulla console di casa Nintendo. Ogni zona sprizza vita da tutti i pixel e, insieme all’ottima soundtrack ambientale del gioco, ogni stretto corridoio di Tallon IV diventa un piccolo quadretto, da visitare tramite il visore della tuta di Samus che ci farà da HUD e reagirà ai vari elementi che ci saranno presentati sul pianeta alieno.

Una remaster anche troppo fedele

La remaster, sotto il lato gameplay, è rimasta molto fedele al gioco originale di 20 anni fa, portandosi dietro tutti i suoi pregi e purtroppo anche i suoi difetti, che si mostrano in una mappa non facilmente navigabile e senza la possibilità di mettere segnalini ed etichettare tutte le zone e i segreti che troveremo esplorando il mondo di gioco. Questo mi ha portato molte volte a perdermi e girare per la mappa di gioco, per capire quale apertura attraversare con la Morfosfera o quale stanza segreta aprire tramite il Visore Termico o il Visore Scanner. Quest’ultimo è una componente essenziale del gameplay, capace di rendere noto ai giocatori resistenze e debolezze di nemici e luoghi sospetti del mondo che magari posso essere controllati tramite le numerose abilità di Samus, o anche tutte le ricerche e le storie lasciate su Tallon IV dalle popolazioni e dai Pirati Spaziali che ci hanno vissuto sopra.

Metroid prime remastered

Un nuovo modo di controllare Samus

Metroid Prime Remastered offre, oltre a un comparto grafico migliorato, anche un nuovo sistema di controlli basati sul doppio analogico che rivoluzionano il titolo, anche se purtroppo i joy-con di Nintendo Switch non hanno una precisione molto elevata, portando quindi molte volte a optare comunque al classico lock-on fornito da gioco per tenere la telecamera bloccata sul nemico di turno. Sono presenti anche i vecchi controlli delle precedenti versioni del gioco e se avete un controller per il Gamecube e l’adattatore per Nintendo Switch potrete giocare anche con quello, anche se purtroppo non risultano comodi come quelli nuovi “ad-hoc” per la Remaster.

Metroid prime remastered

Un HUD tutto da vivere

I visori sono la parte centrale di Metroid Prime Remastered: lo Scanner ci aiuterà ad aprire porte bloccate e ci racconterà di più su tutto l’ecosistema del pianeta di turno e il Visore Termico ci permetterà invece a localizzare le tracce di calore di nemici invisibili e superfici del mondo, rivelando alcune volte interruttori per aprire porte senza energia. Oltre a questo Metroid Prime Remastered porta il visore a essere, oltre che la classica UI del titolo, anche una componente fisica del gioco, tanto che esso sarà influenzato da tutto ciò che l’ambiente ci offrirà, come la pioggia della prima area, i vapori delle caverne e i malfunzionamenti dati dalle onde elettriche che ci saranno lanciate dai nemici.

Metroid prime remastered


La remaster della prima avventura 3D di Samus mi ha accompagnato nel suo mondo per una quindicina di ore e mi ha colpito quanto essa, nonostante i suoi problemi con la navigazione della mappa, riesca a coinvolgerti nella sua atmosfera inquietante e solitaria, con i suoi visori e i suoi spazi angusti pieni di segreti da scoprire tramite le numerose abilità che guadagnerà la nostra eroina in questo viaggio sul pianeta Tallon IV. Se vi interesserà giocare Metroid Prime 4 questo è un ottimo modo per scoprire la prima delle avventure in prima persona della serie di Samus Aran.

Metroid Prime Remastered - La nostra videorecensione

Retro Studios ha riportato su Nintendo Switch una grande remasterer: la prima avventura 3D della nostra cacciatrice di taglie preferita Samus Aran.

8
Metroid Prime Remaster è un ottimo esperimento, con molte migliorie e una nuova fantastica atmosfera.

Pro

  • Una nuova veste grafica che rende il gioco più vivo
  • Nuovo sistema di controlli Dual Stick
  • Atmosfera del gioco mantenuta dalla versione originale
  • Tante informazioni sul mondo e i nemici date dai Visori

Contro

  • Una mappa molto legnosa da controllare
  • È facile perdersi se non si segnano i segreti a parte
  • I Joycon portano la mira a non essere molto precisa
  • I potenziamenti sono presi in modo molto lineare
Vai alla scheda di Metroid Prime Remastered
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