Moonlighter 2 Provato
Lo studio Digital Sun, fondato nel 2013 con sede a Valencia, Spagna, inizialmente si è fatto le ossa con progetti in outsourcing prima di dedicarsi a creazioni originali. Il loro primo, acclamato successo, Moonlighter è nato da una campagna Kickstarter nel 2016: L’obiettivo iniziale di 40.000 dollari, superò ampiamente e velocemente le aspettative, raccogliendone oltre 134.000, grazie al supporto di migliaia di sostenitori.
Quando uscì nel 2018, riuscì a unire in modo sorprendentemente armonioso due generi quasi opposti: l’action RPG e la simulazione gestionale. Nei panni di Will, un giovane mercante con il sogno di diventare un eroe, il giocatore viveva un ciclo affascinante che alternava la routine diurna nella bottega di famiglia (fatta di prezzi da stabilire, clienti da osservare e profitti da gestire) alle avventure notturne nei dungeon nei dintorni del villaggio.
Questi luoghi costituivano un complesso di labirinti interconnessi che un tempo avevano garantito prosperità alla città, attirando avventurieri da ogni dove. Tuttavia, la crescente pericolosità di quei luoghi spinse le autorità a sigillarne gli ingressi, causando il declino del piccolo villaggio di Rynoka.
È proprio in questi luoghi che Will, approfittando della notte, si intrufola di nascosto per recuperare (o meglio, sgraffignare) i manufatti da rivendere il giorno seguente. La guida morale di Will è l’anziano Zenon, una voce (poco ascoltata) che tenta in ogni modo di distoglierlo dalle sue aspirazioni eroiche, esortandolo a concentrarsi sul lavoro in bottega. Vedendo fallire miseramente il tentativo di riportare il giovane alla ragione decide però di porgere al ragazzo spada e scudo, in un riferimento che credo non abbia necessità di essere spiegato ma che dichiara un amore mai nascosto per una saga che narra la leggenda di una principessa che in tanti credono però essere il nome del protagonista.
Questa dinamica “di giorno commerciante, di notte avventuriero” è l’anima del gioco, un’idea tanto semplice quanto geniale che dà vita a un loop irresistibile e gratificante che riprende un po’ Zelda e un po’ Recettear: An Item Shop’s Tale. La pixel art curata e la colonna sonora delicata di David Fenn contribuiscono a creare un’atmosfera calda e magica che induce dipendenza. Moonlighter conquistò così il pubblico grazie alla sua formula equilibrata, alla progressione chiara e al fascino fiabesco del suo mondo, diventando uno dei titoli indie più amati del suo periodo.

Money for nothing
Nel corso del tempo la Digital Sun si è distinta anche in altri generi, come nel caso di Cataclismo, di recente uscita. Quest’ultimo rappresenta un’audace virata dello studio, poiché si tratta di un titolo di strategia in tempo reale con elementi di tower defense incentrato sulla meticolosa costruzione di fortezze mattone su mattone.
Questa impresa, concettualmente distante dai ritmi action RPG e shopkeeping di Moonlighter, a riprova della volontà di Digital Sun di esplorare generi complessi e ambiziosi, conferendo sempre una certa originalità alle meccaniche di gioco. Un’accresciuta ambizione che trova il suo diretto corollario nel fatto che Moonlighter 2: The Endless Vault eleva tutti i pregi del precedente capitolo, abbandonando ad esempio la Pixel Art del predecessore in favore di una grafica interamente tridimensionale stilizzata e vivacemente colorata.
Moonlighter 2 adotta infatti una visuale isometrica, evolvendo la prospettiva dall’alto del primo episodio, per esaltare la profondità degli ambienti e la fluidità delle nuove animazioni pregevoli, un salto dimensionale che posiziona Moonlighter 2 nel solco dei titoli indie che hanno compiuto la transizione al 3D, come Risk of Rain e Hyper Light Drifter, pur richiamando nell’esecuzione pulita e colorata lo stile di opere come Tunic, senza tradire l’anima estetica della serie originale.
È così che si arriva al 19 novembre 2025, data fissata per il lancio dell’Accesso Anticipato di Moonlighter 2: The Endless Vault su PC. Lo studio Digital Sun e l’editore 11 bit studios hanno comunicato che non hanno fissato una durata precisa per la fase di Early Access e che il gioco rimarrà in sviluppo in questa fase per tutto il tempo necessario. Questa decisione sottolinea l’intenzione di prendersi il tempo adeguato per rifinire l’esperienza di gioco e integrare i feedback della comunità, evitando di affrettare il lancio della versione 1.0 definitiva.

Sale of the Century
Il primo livello dunque, non perde tempo nei preamboli e armati di una scopa in un deserto dovrete sopravvivere in una zona che ha anche funzione di tutorial dei comandi base, che risultano da subito estremamente reattivi e piacevoli.Il gioco si presenta, seppur incompleto, già in gran forma. La parte giocabile è già ben più che sufficiente per creare dipendenza. Il game loop di Will, giovane venditore con le foto di Giorgio Mastrota e Roberto da Crema appese sopra al letto con il vizio dell’avventura funziona come prima, più di prima, alla grande.
Una buona porzione di gioco è già giocabile e si notano già notevoli differenze dalla versione demo di Giugno. Gli sviluppatori hanno sottolineato le modifiche fatte seguendo le indicazioni del proprio pubblico. La più evidente è il ripristino della scelta del prezzo di vendita degli oggetti che nella demo era invece prestabilito e toglieva parte del divertimento. E’ stato invece ripristinato un sistema libero in cui si può valutare in base al prezzo scelto la reazione dei clienti fino a giungere al prezzo perfetto (riproponendo lo stesso sistema che aveva reso famoso il primo).
Ci sono diverse meccaniche che permetto di guadagnare sempre di più: dal sistema delle mance ai vantaggi e bonus che permettono di alzare il prezzo di vendita di certe categorie di oggetti. Ovviamente, come nel primo episodio, il negozio può essere ingrandito e personalizzato a piacimento.
La città che farà da cornice agli eventi di Moonlighter 2 si chiama Tresna ed è un villaggio in una dimensione sconosciuta e ostile, dove Will e i suoi compagni si ritrovano bloccati. L’obiettivo non cambia ed è quello di far rifiorire anche questa nuova comunità, trasformando il suo negozio nel cuore pulsante del villaggio. Non mancano quest secondarie, mercanti, artigiani per potenziamenti permanenti tipici dei roguelite (una alchimista per potenziare le pozioni e la vita, un fabbro per potenziare le armi etc…) e alcuni dei vostri vecchi compagni, compreso il vostro personale grillo parlante Zenon.
Al centro del villaggio si presenta ora una misteriosa entità, chiamata appunto “la cassaforte infinita” che dopo aver distrutto la piazza centrale della cittadina, sembra voler aiutare Will mettendone alla prova l’ambizione e le capacità, e che promette di esaudire un desiderio in caso di successo. Sbloccherà i livelli che andremo ad affrontare nel corso del gioco, l’equivalente dei dungeon del primo episodio e raggiunte le condizioni richieste fornirà anche potenziamenti per Wii e per il negozio.
L’esplorazione è stata arricchita da una gestione della progressione più strategica e coinvolgente. I livelli, pur mantenendo la loro generazione procedurale per garantire imprevedibilità e rigiocabilità, presentano ora una serie di bivi decisionali che permettono al giocatore di scegliere strategicamente la propria destinazione successiva. Questa scelta non è cieca: il gioco mostra chiaramente la ricompensa associata a ogni percorso (come un potenziamento, la visita al fabbro, uno scrigno semplice o doppio, un’area di cura), trasformando ogni discesa nel Vault in un calcolo del rischio/beneficio.

Monkey business
in Moonlighter 2 sono previste stanze segrete e zone nascoste, ma nei miei viaggi non ne ho trovata nessuna. È probabile che verranno implementate più avanti, o è anche possibile (probabile) che semplicemente io sia un pessimo avventuriero. In ogni caso è stato chiarito che saranno presenti nella versione finale. Il cuore pulsante dell’esperienza, tuttavia, è il combattimento, evoluto e ora più complesso e appagante, che richiede un alto grado di attenzione per evitare di subire danni e di dover scappare prematuramente con la coda tra le gambe.
Si può uscire in qualunque momento ma i giocatori devono affrontare una notevole varietà di avversari, tra nemici normali, élite e scontri con mini boss più minacciosi, con pattern di attacco distinti. Il cambiamento fondamentale riguarda l’arsenale: Will non può più scegliere liberamente due armi, ma solo una (spada, lancia, ecc.) affiancata da un’arma da fuoco. Il fulcro del game loop di combattimento sta proprio nella sinergia tra i due: l’arma da fuoco ha munizioni limitate che si ricaricano esclusivamente colpendo i nemici in mischia, obbligando il giocatore a combinare costantemente l’attacco ravvicinato con quello a distanza.
Ogni arma offre una meccanica peculiare di combattimento, con un attacco speciale con funzioni uniche a seconda dell’arma scelta. Ad esempio, gli spadoni hanno una meccanica di usura: si consumano con l’utilizzo e devono essere ricaricati usando la mossa speciale, che ripristina parte della potenza di attacco, oppure i guanti permettono di caricare una barra che permette di entrare in uno stato di rabbia che ci rende incredibilmente potenti.
Un’altra novità di Moonlighter 2 è l’introduzione del colpo di zaino: si possono stordire i nemici dopo una serie di colpi e renderli vulnerabili a un potente colpo in grado di scagliarli via, spesso lanciandoli fuori dal dungeon per eliminazioni veloci, aggiungendo una dimensione tattica basata sul posizionamento e sulla gestione dello spazio. Questo sistema rende gli scontri più dinamici, disincentivando il semplice button mashing, soprattutto in presenza dei nemici più impegnativi.
A coronamento di queste sfide si trovano i boss, che si distinguono per un’esecuzione estremamente curata, risultando vari e difficili al punto giusto, con diverse fasi, richiedendo al giocatore non solo abilità, ma anche una profonda comprensione delle loro meccaniche uniche. C’è da segnalare che al momento la soglia di difficoltà è calibrata su standard elevati e uscire vincitori da una run non è impresa facile, il che alimenta la mia curiosità di scoprire se questa severità sarà conservata nella versione finale; nondimeno, non si avverte mai la percezione di una sfida soverchiante, poiché il titolo manifesta una piena onestà intellettuale nella sua intransigenza, offrendo sempre al giocatore la possibilità di apprendere e progredire attraverso i propri fallimenti.
Una delle novità più interessanti di Moonlighter 2 si trova proprio nel nostro zaino: l’inventario non è una semplice borsa, ma un puzzle tattico vitale, elevato a vero e proprio mini gioco di gestione dello spazio. Abbandonando la tradizionale griglia passiva, lo zaino richiede ai giocatori di disporre le reliquie e i manufatti raccolti con astuzia. La vera magia risiede nelle sinergie: ogni oggetto non solo occupa spazio, ma è un potenziale catalizzatore di potere, in grado di amplificare il valore del bottino o distruggere le reliquie attigue. L’efficacia della tua avventura non dipende solo dalla spada, ma dall’abilità di trasformare il contenuto del tuo zaino in uno strumento per creare guadagno ancor prima di entrare in negozio.

Moonlighter 2 Provato – Work in progress
L’esperienza in Early Access di Moonlighter 2 ha richiesto oltre venti ore di dedizione prima di giungere a esaurire le richieste della Cassaforte Infinita e completare il contenuto disponibile. Il contatore di gioco attesta un progresso di circa il 20% dell’avventura totale. Pur senza asserire che l’estensione definitiva raggiungerà le cento ore di gioco, è chiaro che, considerata l’attuale difficoltà e l’indisponibilità di alcune risorse che impediscono l’accesso ad alcuni potenziamenti, l’esperienza si è rivelata comunque estremamente gratificante.
La reiterazione delle run non ha mai costituito un fastidio, anzi, ha generato un’irresistibile pulsione al proseguimento e all’esplorazione, confermando che il fondamento ludico è già solido e pienamente assuefacente. Non vedo l’ora di scoprire quello che sarà la versione completa. Un prodotto da tenere assolutamente d’occhio perché tutti gli aspetti che hanno reso Moonlighter un piccolo cult sono stati elevati a potenza in questo seguito.