MotoGP 4 – Recensione MotoGP 4

“Rossimania” is running wild…

Il campionato motomondiale nutre una nicchia di appassionati da decenni, dai semplici motociclisti della domenica agli addetti ai lavori; ma da qualche anno a questa parte, gli amanti dei prototipi su due ruote del suolo italico si sono moltiplicati esponenzialmente.
Non si sa di preciso quale sia il motivo principale, in effetti i centauri italiani hanno sempre vinto molto (dal leggendario Agostini, a Cadalora, Biaggi, Capirossi e molti altri); ma è con l’arrivo dirompente di un giovane discolo scavezzacollo, che successivamente il mondo conoscerà con l’epiteto “The Doctor”, che la motomondiale-mania raggiunge e quasi supera la passione per le quattro ruote.
Ebbene, la Namco dopo aver debuttato sulla PS2 con il primo titolo dedicato al motomondiale, è riuscita a raccogliere un gran numero di consensi (specie nel vecchio continente e in Italia), ed ora affina e ribadisce la propria sfida attraverso questo quarto episodio della serie.
Moto Gp 4 riprende un gameplay già collaudato grazie agli episodi precedenti e aggiunge però anche qualche importante novità: oltre alla classe regina sarà infatti possibile gareggiare anche nelle classi 125 e 250.

“Al via scatenate l’inferno!” (G. Meda)

Moto Gp 4 prende in esame il campionato mondiale aggiornato al 2004, e potrete cimentarvi nelle seguenti modalità di gioco: Stagione, Arcade, Prova Cronometrata, Sfida, Multigiocatore (Split screen o LAN fino ad un massimo di 8 giocatori) e Allenamento.
La modalità Arcade è quella classica presente anche nel precedente episodio, potrete scegliere il circuito dove gareggiare, la cilindrata e il pilota (tra le quali anche alcune leggende del motociclismo).
Tuttavia il punto di forza del gioco è la modalità Stagione, dove avrete la possibilità di scegliere se iniziare una carriera con un pilota esistente o crearne uno da zero. Per poter utilizzare un pilota reale avrete però bisogno di un certo numero di punti da spendere nel Paddock. Dopo ogni tipologia di corsa riceverete infatti una certa somma di crediti da spendere per sbloccare i piloti reali, le diverse cilindrate, alcuni circuiti e qualche filmato. I piloti sbloccati nel Paddock saranno poi utilizzabili in tutte le altre modalità di gioco.
La vera sfida però è rappresentata dall’opportunità di creare il proprio pilota da zero (nonostante non ci sia un editing così variegato, in quanto le uniche voci che potrete configurare sono il nome del pilota, il casco e lo stile di guida), dove il nostro novello centauro dovrà partire dai team meno prestigiosi delle classi minori (125 o 250) e farsi le ossa prima di giungere alla tanto agognata classe regina. Se riuscirete ad ottenere dei buoni risultati il team vi offrirà dei nuovi pezzi di ricambio (motore, telaio, cupolino, freni) che vi permetteranno di rendere più performante il vostro bolide a due ruote. Giunti alla fine della stagione, a seconda del piazzamento ottenuto in classifica, verrete contattati dai team più prestigiosi della vostra classe d’appartenenza, oppure da altre squadre di una categoria superiore.
Una menzione va inoltre fatta per la modalità prova cronometrata, dove potrete affinare la vostra abilità riuscendo a battere i piloti delle tre classi del motomondiale, abbassando il giro record per ogni circuito (quello ufficiale!).
Va inoltre ricordata la possibilità di giocare in multiplayer, dai classici due giocatori tramite split screen fino ad una mega sfida ad otto giocatori tramite lan.

Valentino…come fa la tua moto?

Il gameplay di questo 4° capitolo targato Namco è rimasto pressochè inalterato, tuttavia la sensibilità del sistema di controllo e la longevità cambieranno di molto a seconda dell’impostazione scelta dal giocatore, Arcade o Simulazione.
Va inoltre ricordato come le moto di cilindrata inferiore siano più facili da domare delle loro sorelle maggiori della Moto Gp, in quanto non scoderanno mai in uscita di curva e non avrete la necessità di dover controllare il gas in fase di accellerazione.
La difficoltà più alta è rappresentata dall’impostazione simulativa nella classe Moto Gp, dove le moto raggiungono facilmente i 300 km/h ed è necessario una maggiore sensibilità in fase di staccata e nel dosaggio del gas per un controllo totale della sbandata, sempre che non si voglia andare a margherite in ogni gara.
La longevità, soprattutto per merito della modalità carriera e dell’opzione multiplayer, è ottima, e vincere il mondiale di Moto Gp in modalità simulazione e senza aiuti rappresenta sicuramente una sfida abbastanza duratura.
La grafica rispetto al precedente episodio è migliorata, le moto sono fedelmente riprodotte, cosi come i circuiti del motomondiale. Qualche piccola pecca è riscontrabile nelle texture che compongono l’asfalto, e nella modalità multiplayer dove la grafica è un po’ più grossolana.
Tuttavia il motore grafico non subisce rallentamenti e risulta estremamente fluido.
Il reparto audio è ben realizzato, ogni moto ha il suo caratteristico canto, e la differenza non si sente solo nelle moto con diversa cilindrata, ma anche nei bolidi appartenenti alla stessa categoria. Le musiche non lasciano tuttavia il segno anche se passano completamente in secondo piano. Una piccola mancanza è data dall’assenza di una telecronaca così come avviene per i giochi di formula 1, in questo caso si fa sentire la pesante assenza del dinamico duo Guido Meda e Loris Reggiani, sarebbe infatti stupendo sentire Meda che immancabilmente durante tutte le partenze e negli ultimi 3 giri di ogni gara viene posseduto dai più vocianti diavoli dell’inferno.

“SONO PARTITIIIII, SONO PARTITIIIIIIII!!!” (G. Meda)

Moto Gp 4 prende quanto di buono è stato fatto in precedenza e lo perfeziona, senza però stravolgere un gameplay estremamente funzionale e oramai più che collaudato.
Il gioco è ben realizzato sotto tutti i punti di vista, pur senza andare a toccare i livelli di simulazione e di perfezione grafica alla quale giungerà successivamente Tourist Trophy.
Il 4° episodio della saga Moto Gp è consigliato a tutti coloro che amano i giochi di guida, ben sapendo che gli appassionati delle due ruote non si faranno certamente scappare questo titolo atteso per più di due anni.
La serie motociclistica targata Namco è tornata, ed è più in forma che mai!

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