Muv Luv – Recensione
Le Visual Novel, popolarissime in Giappone ma praticamente sconosciute in Europa e USA eccezion fatta per i cultori del Giappone e di tutto ciò che partorisce sono dei brevi romanzi “visuali” cioè storie condite da testi (perlopiù dialoghi) e immagini in puro stile animato giapponese. Sebbene Muv Luv, come molte altre VN, possa vantare diversi titoli al suo attivo questa è la prima volta che il titolo viene distribuito in Europa nel suo formato originale.
Cuori e batticuori
Come spesso accade, le visual novel trattano argomenti molto simili fra loro. Eredi di una vera e propria tradizione letteraria proveniente dalla Cina e diffusasi in Giappone attorno al XIV secolo d.C., le VN trattano ancora oggi le stesse tematiche dei racconti amorosi che originariamente in Cina si chiamavano“chuanqi”. Questo va detto per sottolineare che non si può valutare una visual novel senza tenere conto del suo proprio genere. Muv Luv si inserisce nella grandissima tradizione delle struggenti storie d’amore condite ogni tanto da qualche manifestazione sovrannaturale. Il protagonista, Takeru, è un ragazzo molto spigliato e aperto che ha passato la sua intera infanzia accanto a Sumika, una ragazza dai capelli rossi tutto pepe sua vicina di casa e che è da sempre segretamente innamorata di lui. Quando arriva il momento di cominciare le superiori, Sumika decide che quello sarà l’anno della svolta, quello in cui dichiarerà a Takeru il suo amore. Ovviamente il nostro caro Takeru è tutto fuorché cieco e guarda con interesse tutte le ragazze che ricambiano le sue attenzioni. Fra queste c’è Meiya, ricca e con un futuro importante davanti a sé. Sumika e Meiya danno dunque vita ad una guerra di posizione per ottenere l’amore del giovane Takeru cucinando per lui gustosi manicaretti ma non sanno che non sono le uniche ad essere interessate a lui e di mezzo ci si metterà anche una professoressa…
Scelte difficili… o no?
Di tanto in tanto, quando ci saranno dialoghi o situazioni importanti, il nostro Takeru dovrà prendere decisioni cruciali per il prosieguo della narrazione. Le scelte non saranno quasi mai (tranne all’inizio) dicotomiche bensì metteranno in difficoltà la nostra intelligenza e cercheranno di impedirci di far innamorare il nostro eroe dell’eroina che avremo scelto per lui. Nonostante questi momenti siano molti e disseminati davvero ovunque la storia non cambierà mai di molto e solo alla fine si vedranno davvero gli effetti delle nostre scelte pregresse. C’è da dire che dopo un paio di volte che si completa la storia (discretamente lunga fra l’altro) il risultato delle nostre scelte diverrà prevedibile se non proprio scontato. I bivi infatti presentano spesso e volentieri i nomi delle ragazze che intenderemo favorire in quel preciso momento. Basterà quindi scegliere sempre lo stesso nome in ogni situazione per ottenere il finale desiderato.
La narrazione
Se non siete pratici di visual novel ma volete provarne una vi devo sconsigliare questa. Non perché non sia fatta bene, è un classico, bensì perché non ha la stessa verve e non suscita le stesse emozioni di molte altre. Potrà sembrare strano a chi non ha mai giocato una VN ma ce ne sono alcune che affrontano temi serissimi (non solo amorosi) e possiedono trame in gradi di far accapponare la pelle e stringere il cuore. Non è il caso di Muv Luv che cerca di essere commedia romantica senza riuscirci appieno. Le situazioni “comiche” n on lo sono quasi per niente e ciò fa ruotare la VN attorno alla simpatia più che altro. Inoltre l’intero corpus testuale è sempre molto breve e non approfondisce mai (tranne all’inizio) la biografia dei personaggi, magari rivelandoci aneddoti o desideri segreti. Questo lascia appiattito ogni personaggio e non dà spessore drammaturgico all’intera vicenda.
Note su musiche e qualità dei disegni
Le visual novel, purtroppo, sono estremamente legate ad un genere pornografico (hentai)che non permette lo sviluppo ulteriore di una particolare e tradizionale forma di narrazione tutta giapponese. Muv Luv, in Giappone, è una VN dai toni fortemente erotici che ha dovutocensurare tutte le scene erotiche per sbarcare sul mercato europeo. Questo non cambia molto la realtà dei fatti, il problema semmai è che una visual novel creata per la pornografia non può essere edulcorata e aspettarsi che il pubblico la veda come un capolavoro. Questo aspetto fa sì che le musiche siano davvero ripetitive e senz’anima mentre i disegni davvero poco piacevoli da guardare salvo rarissimi casi. Come detto all’inizio della recensione: c’è di meglio e di più serio.