Need for Speed: Nitro – Recensione Need for Speed: Nitro

Need for speed nitro

Con l’avvento della tanto attesa e discussa Next-Gen, i giochi si avvicinano sempre più alla realtà, con grafica fotorealistica e fisica applicata in maniera egregia. Pare però che una console non abbia molta confidenza con le simulazioni. Le software house, soprattutto EA, pubblicano titoli simulativi su alcune macchine e ne dirigono di molto più arcade, dove ci si può approcciare in maniera spensierata, su altri. Come successo anche con Fifa, si è scelto di confezionare per Wii un prodotto totalmente diverso da quello uscito sulle console HD, presentando prodotti che in comune tra loro hanno solo il nome. A Need for speed è toccata la stessa sorte con questo capitolo denominato Nitro. Il titolo riprende le stesse meccaniche del passato recente rimanendo, per la candida console di casa Nintendo, un arcade puro dove non c’è il benché minimo accenno alla simulazione.

Guida spericolata

Need for speed Nitro è un gioco di corse automobilistiche totalmente arcade. Il setting che farà da sfondo alle diverse gare, saranno le strade delle più famose città: Dubai, Singapore, Rio de Janeiro e via discorrendo. Ci si ritroverà nuovamente a correre le tanto amate/odiate gare clandestine e relativi inseguimenti con la polizia. Rispetto ad Undercover in questo episodio è completamente assente una storia che possa motivare le gare, ma vi sono piccoli video che introducono le nuove città sbloccate. In questi filmati, realizzati in computer grafica, compariranno dei personaggi che troveremo nelle gare successive, anche se non ci sarà nessun accenno sulla loro identità se non un nome. Filmati molto belli da vedere ma alquanto inutili visto che avrebbero potuto introdurre le città con dei video che mostrano panoramiche di queste. Gli sviluppatori hanno capito quindi che è meglio impegnarsi sul gameplay, di sicuro ciò che più conta in un titolo automobilistico. Un’altra differenza rispetto al predecessore è l’eliminazione del free roaming, completamente inutile e di una noiosità disarmante. Il gameplay ruota tutto attorno alle derapate. Il feeling con le auto, appena prenderemo in mano Wiimote e Nunchuk, non sarà dei migliori. Le sterzate sono innaturali e la fisica della macchina non è per niente accurata. Anche se inizialmente si rimane spiazzati da questo modello di guida, con l’ abitudine si può riuscire a padroneggiare al meglio le auto e a divertirsi discretamente. Come accennato le derapate sono fondamentali, dal momento che dovremo per forza usarle per affrontare le curve nel migliore dei modi visto che la macchina non curverà in maniera naturale ma piuttosto artificiosa. In questo capitolo sono stati introdotti alcuni Power-up sparsi per le piste. Questi però non snaturano l’esperienza di gioco ma anzi la rendono leggermente più profonda. I bonus presenti sono due: uno ripara l’auto dai danni subiti e un altro permette di far inseguire gli avversari, per rallentarli, dalla polizia. Cose davvero di poco conto ma apprezzabili. Sono presenti ben tre diversi sistemi di controllo. Quello tramite Wiimote, dove in questo caso invece di tenerlo orizzontalmente, come nella maggior parte dei titoli automobilistici, deve essere tenuto nella solita posizione verticale. Per effettuare la sterzata bisogna inclinare il controller nella direzione desiderata un po’ come si è visto in Shaun White: road trip, ma risulta davvero troppo scomodo per la frenesia del gameplay, anche se molto preciso. Poi c’è la classica accoppiata Wiimote – Nunchuk, di sicuro il sistema di controllo più consigliato insieme a quello tramite Classic controller e controller Gamecube.

Gare clandestine

Le modalità di gioco presenti sono due: carriera e gara multiplayer. La carriera si svolgerà in circuiti di diverse città, e riprenderà tipi di gare già presenti negli altri episodi, tra cui: gara circuito, gara a eliminazione, sfida a tempo, velocità di punta, gara accelerazione e infine sfida derapata. Tutti tipi di corse già viste e riviste che non portano, purtroppo, nulla di nuovo sotto il sole. Durante la carriera si potranno acquistare e personalizzare le auto, e ad aiutarci in quest’ultimo campo ci penserà un editor ben sviluppato e discretamente articolato. La prima cosa da puntualizzare è la totale assenza di personalizzazione per quanto riguarda le prestazioni dell’auto. I cambiamenti apportati a queste saranno puramente estetici, ma l’editor a nostra disposizione è ben costruito. È possibile cambiare ogni pezzo sulla livrea delle macchine, che verrà sbloccato con il progredire della carriera. Un appunto molto pesante da fare è la quantità di componenti disponibili, davvero bassa. Un’altra cosa che è possibile cambiare è il colore della carrozzeria, difatti potremo scegliere un pennello tra le diverse forme presenti, selezionare il colore e iniziare a verniciare l’ auto desiderata. Tra i diversi settaggi modificabili potremo anche scegliere uno stemma da applicare sulla carrozzeria, lo stesso simbolo comparirà anche sui muri delle città quando saremo al comando di una gara; un’aggiunta di poco conto ma molto bella da vedere. Le auto selezionabili sono 30, un numero non molto elevato ma comunque accettabile dato che è inutile avere 700 auto e non poterle provare tutte per forza di cose. Con un numero così basso di veicoli ci si sarebbe aspettata una cura maniacale nel riprodurre e differenziare tra loro le diverse auto; purtroppo questo non è accaduto e ci ritroveremo a guidare dei fuori strada e delle sportive, notando davvero pochissime differenze che si riducono alla velocità e all’accelerazione. L’unico obbiettivo è vincere guadagnando stelle e denaro. Le prime serviranno a sbloccare i vari circuiti e verranno assegnate tenendo conto: dell’ordine d’arrivo, del miglior giro effettuato e dei punti stile ottenuti (punti assegnati tenendo conto di diverse condizioni: le derapate effettuate, il tempo che si è stati al comando della gara e le scie sfruttate). Infine, in base alle stelle acquisite, si riceveranno nuovi pezzi per le nostre auto e ne verranno sbloccate delle nuove acquistabili con il denaro guadagnato.

La difficoltà è livellata troppo verso l’alto da rendere alcune gare davvero frustranti; il multiplayer è abbastanza classico e può essere giocato sino a un massimo di 4 giocatori, l’ unico problema è un leggero calo di frame rate, infine è totalmente assente una qualunque modalità online. 

Metti il turbo

Graficamente il lavoro svolto dagli sviluppatori è davvero buono. La grafica risulta pulita e i modelli poligonali delle auto anche se non perfetti sono molto funzionali. La cosa di sicuro più importante, soprattutto in un racing game, è la fluidità del tutto, infatti non vi ritroverete mai di fronte a rallentamenti, tranne per le partite in multiplayer che ne risentono abbastanza. Con un frame rate stabile viene restituita di conseguenza una piacevole sensazione di velocità anche grazie a qualche effetto grafico. Davvero sensazionali i giochi di luce soprattutto nelle gare corse al tramonto, non siamo di fronte all’HDR delle console HD ma il risultato è comunque ottimo. Le città sono ben modellate e coloratissime, ognuna diversa da un’ altra e davvero ben caratterizzate. Il sonoro è invece nella norma con musiche non invasive, ma il rombo delle auto è troppo artificioso anche se ogni macchina ne ha uno che la contraddistingue. La longevità è comunque abbastanza alta considerando la grandissima quantità di gare da disputare ma di sicuro ci si stancherà abbastanza in fretta vista la ripetitività e le sole 30 auto disponibili.

Commento

Need for speed NITRO risulta un discreto titolo abbastanza divertente che pecca in alcuni punti chiave. Il gameplay anche se leggermente rinnovato risulta troppo poco profondo e semplicistico, il modello di guida per contro anche se inizialmente può lasciare perplessi risulta funzionale e preciso. La longevità è alta ma la ripetitività è sempre dietro l’angolo e il livello di difficoltà è sbilanciato risultando frustrante in alcune gare. Graficamente il lavoro svolto è buono e il sonoro è nella media. Gioco consigliato ai fan sfegatati della serie che di sicuro saranno soddisfatti, ma un po’ meno a chi si deve avvicinare per la prima volta ad un gioco di corse arcade: per loro c’è l’ intramontabile Mario kart.

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