Pokémon Giallo, Rosso, Blu – Recensione

Il videogioco Pokémon originale, uscito in Giappone nel 1996, ritorna su Virtual Console. Pokémon Giallo, Pokémon Rosso e Pokémon Blu debuttano su Nintendo 3DS per festeggiare il ventesimo anniversario del lancio della famosa serie. Con qualche novità, tra cui gli scambi online, questi tre titoli ritornano rinforzati da un gameplay consolidato e dallo stile grafico della prima generazione. Scopritelo in questa recensione.

Pokémon Giallo Rosso Blu Recensione
Il ritorno degli originali

Il ritorno nella regione di Kanto porta con sé qualche leggera novità, se il gameplay e le ambientazioni restano invariate, gli scambi online e tramite Wi-Fi, non disponibili su Game Boy, danno una ventata di freschezza a un titolo già di per sé eccellente. Le differenze fra le versioni restano le stesse degli originali, se Pokémon Giallo segue le vicende dell’anime obbligandoci alla scelta di Pikachu come starter, ecco che in Pokémon Rosso e in Pokémon Blu avremo a disposizione i tre Pokémon iniziali. Bulbasaur, Charmender e Squirtle saranno le classiche scelte di partenza rispettivamente per le tipologie erba, fuoco e acqua. Le ambientazioni di Kanto, che fanno da sfondo alla storia, ci fanno ritornare all’epica sfida tra Ash e Gary. Entrambi allenatori ed entrambi alle prime armi, riceveranno quindi il primo Pokémon dal Professor Oak, il più celebre Professore Pokémon nella storia della serie. Da Biancavilla, cittadina di origine del nostro protagonista, inizia il viaggio verso la Lega Pokémon, obiettivo di tutti gli allenatori. Un viaggio che ci porterà a dovere affrontare gli otto capopalestra di Kanto, ognuno distinto dagli altri per carattere e per tipo di Pokémon che usa, ognuno dei quali una volta sconfitto ci conferirà la medaglia relativa alla propria palestra che ci servirà a sbloccare gli accessi per accedere alla Via Vittoria.

Girovagando fra le cittadine, i campi, le grotte e tutto quello che rende l’ambientazione di Kanto una delle più interessanti della serie, incontreremo i 151 Pokèmon originali, compresi i Pokémon Leggendari. Il nostro obiettivo oltre al primato nella Lega Pokèmon sarà quello di riempire il Pokédex consegnatoci dal Professor Oak. Come al solito, ogni videogioco avrà dei Pokémon unici, tanto che per completare la nostra collezione e riempire il Pokédex ci dovremo affidare agli scambi che con il titolo in Virtual Console potremo effettuare anche online e tramite Wi-Fi. Una sfida quindi sicuramente più facile rispetto a quella originale, seppure con lo stesso fascino.

Pokémon Giallo Rosso Blu Recensione
Le sfide ai capopalestra

Ritornando al gameplay, invariato rispetto ai videogiochi originali, il nostro scopo sarà quello di catturare, di allenare e di fare crescere i nostri Pokémon, che una volta saliti di livello potranno evolversi e imparare nuove mosse che, con l’aiuto di MT e di MN, potranno imparare tecniche che con la sola esperienza ottenuta durante le battaglie con gli altri allenatori non sarebbero potute essere apprese dai nostri amici. Ritornando all’origine, ecco che quindi il Pokémon più forte sarà quello con le mosse più forti, lasciando in disparte il battling competitivo che ha caratterizzato gli ultimi titoli della serie, senza dovere pensare di allenare un Pokémon assegnandone EV e facendolo crescere con le giuste IV. Inoltre non ci saranno le pensioni adibite alla nascita di Pokémon tramite uovo e avremo solo a disposizione quella per fare crescere i nostri Pokèmon anche lontano dal combattimento.

Come per ogni titolo della serie avremo a disposizione diversi aiuti per fare salire di livello i nostri Pokémon, il Condividi Esperienza e le Caramelle Rare, oggetti importanti e non acquistabili nei negozi che invece ci potranno vendere Pokéball per catturare altri Pokémon e oggetti utili sia all’interno di una lotta che all’esterno durante l’esplorazione della regione di Kanto. Come limitati sono gli oggetti da acquistare nei negozi e nei centri commerciali, rispetto ai nuovi titoli, limitate saranno quindi anche le mosse che ogni Pokémon potrà imparare salendo di livello, con l’utilizzo di MT e di MN, dato che nelle versioni originali le mosse che ogni Pokémon poteva imparare erano di numero notevolmente ridotto. Anche i tipi dei Pokèmon saranno gli stessi delle versioni originali, quindi niente tipo Drago o tipo Folletto, o qualunque altro inserito dopo la prima generazione.

Pokémon Giallo Rosso Blu Recensione

Come ogni titolo della serie originale che si rispetti, anche in queste versioni avremo degli antagonisti che, oltre al nostro rivale, saranno rappresentati dal Team Rocket. La sfida per diventare il Campione passa quindi anche per la battaglia contro l’organizzazione criminale che incontreremo in diverse occasioni nel corso della nostra avventura nella regione di Kanto.

Chiudiamo infine con un breve commento sulla grafica, in 2D come nei videogiochi originali, e con gli sprite di prima generazione, che danno un tocco in più a quello che è già un titolo dal valore eccellente, che non ha bisogno di grafiche straordinarie per essere considerato uno dei migliori titoli sella serie. Come la grafica, il sonoro fatto di musiche in 8-bit riescono a dare al titolo quello stile inconfondibile, in cui con un Lanciafiamme o con un Iper Raggio diventavi l’allenatore più forte di tutti.

Pokémon Giallo Rosso Blu Recensione

[signoff icon=”quote-circled”]Game Freak con il lancio su Virtual Console degli originali Pokémon Giallo, Pokémon Rosso e Pokémon Blu, ci fa quindi tornare alle atmosfere che hanno caratterizzato il lancio di Pokémon nel lontano 1996, senza tanti fronzoli con grafiche straordinarie e con un gameplay semplice e consolidato, gli originali titoli Pokémon restano sempre un must have per tutti gli amanti della serie.[/signoff]

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