Prince of Persia: Warrior Within – Recensione Prince of Persia: Warrior Within

L’attesissimo Prince of Persia: Warrior Within, dopo il bug che ne ha ritardato l’uscita in concomitanza con la ben più acclamata versione cinematografica, torna sull’Apple Store dopo la sua precedente apparizione, di breve durata a causa, appunto, di un problema all’interno del men di gioco di portata non trascurabile.
La trama di Warrior Within è la conseguenza degli avvenimenti accaduti ne Le sabbie del tempo: nucleo centrale della vicenda sarà la profezia secondo cui chi ha aperto le sabbie del tempo sarà punito con la morte; inutile aggiungere che il vostro obiettivo sarà quello di scampare al Dahaka, il demone che vuole porre fine alla vita del principe.

 

 

Partendo dal comparto grafico, questi costituisce senza dubbio il punto di forza del gioco: parlando in primis dei filmati in computer grafica è d’obbligo lodare tali sequenze che arricchiscono la già ottima grafica in game; i dettagli sono resi ottimamente per un gioco mobile e l’unica pecca riscontrabile risiede nella fluidità delle sequenze di combattimento spesso interrotte da caricamenti fastidiosi: per quanto su iPad siano ridotti rispetto a iPhone 3GS e accentuati sui 3G, rimangono una macchia non trascurabile sia a livello grafico che a quello di giocabilità.

 

L’avventura di Warrior Within sarà affrontabile secondo quattro livelli di difficoltà: facile, normale, difficile e impossibile, quest’ultimo sbloccabile dopo aver completato il gioco la prima volta.
Il tanto discusso menù di gioco risulta essere semplice ed intuitivo, ma a tratti invasivo nei confronti del giocatore specie durante le situazioni di combattimento più confusionarie e affollate: sarà presente il pannello di movimento del giocatore sullo schermo, così come i tasti attacca, difendi e salta. Discreta la gestione delle telecamere: tramite i due tasti in alto a destra sullo screen sarà possibile regolare l’inquadratura di gioco, allontanandola o avvicinandolo a seconda delle esigenze; il gioco vanta anche una visuale in prima persona.
Trascinando il dito sullo schermo sarà possibile variare l’angolo dell’inquadratura, mentre toccando due volte lo schermo tornerà centrata sul principe: è presente inoltre un tasto azione in basso a destra, che permetterà di raccogliere oggetti particolari durante la propria avventura e riutilizzarli insieme all’arma principale.

 

La trama, narrata in Inglese e sottotitolata in Italiano, garantisce una buona longevità, per un gioco mobile, scandita in 24 livelli: è inutile aggiungere che la storia richiede una conoscenza del capitolo precedente per essere gustata appieno, visto che buona parte degli avvenimenti sono conseguenze dell’apertura delle sabbie del tempo ad opera del principe.
La difficoltà è a vostra discrezione, ma l’aspetto tattico include tuttavia quasi esclusivamente i boss, contro i quali non sarà sufficiente premere il tasto attacca come per la stragrande maggioranza dei nemici che si incontreranno nei vari dungeon.

7.99€ non sono pochi per un titolo iPhod ma Gameloft si rileva sempre più regina del mercato mobile con un altro titolo che soddisfa le aspettative, per quanto il bug iniziale all’interno del menu non sia passato inosservato. In definitiva, Prince of Persia: Warrior Within risulta essere un buon porting nonostante il costo rimanga ancora elevato; rimane un acquisto obbligato per i fan della saga ed una buona esperienza action/avventura su mobile per chi vuole cimentarsi col genere.

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