Racquet Sports – Recensione Racket Sports

Di giochi Playstation 3 che supportino la sua particolare periferica, il Move, purtroppo non ne sono usciti poi molti, per ora. Certo è, che per invogliare i giocatori all’acquisto di un gioco basato principalmente su una periferica che non tutti necessariamente acquisteranno, è necessario fare uno sforzo in termini di giocabilità. Come per 3DS, almeno per ora, si ricerca principalmente un ottimo utilizzo della tecnologia 3d, per Move e Kinect quello che tutti vogliono sono software che rendano il movimento più reale possibile. Ubisoft ci propone questo gioco, Racket Sports…sarà all’altezza di queste nostre aspettative?

Cosa c’è di meglio di una partita a racchettoni sulla spiaggia?

Cinque giochi…o uno solo?

Chiariamoci immediatamente su questo punto: Racket Sports nasce come conversione dall’omonimo titolo che Ubisoft aveva sviluppato su Nintendo Wii. Sulla console Nintendo non era uscito questo gran capolavoro, nonostante utilizzasse la tecnologia del Wii Motion Plus.
Racket Sports è una raccolta di 5 giochi basati, naturalmente, sulle racchette. Abbiamo quindi il tennis, il ping pong, il badminton, i racchettoni e lo squash. Il problema di fondo che abbiamo qui è quello che vi sarete posti tutti quanti: nonostante i giochi siano 5, alla fine dei conti l’esperienza è sempre la stessa. Può cambiare la regola del gioco o il campo dove ci troviamo, ma quello che faremo sarà sempre e comunque agitare la mano per usare la nostra racchetta invisibile.
Detto questo, non c’è molto da dire per spiegare i giochi singolarmente, sono tutti sport abbastanza conosciuti e spiegare qui le regole dei giochi ci sembra fuori luogo. Vediamo invece cosa ci offre questo titolo, come modalità e gameplay.
Vedremo subito che potremo scegliere tra vari personaggi, di cui uno sbloccabile; tali personaggi sono comunque solo semplici Avatar e la scelta di uno rispetto che un altro non influisce nella partita, data l’assenza di parametri come velocità, forza, e così via. Avremo modo di decidere poi anche tra varie modalità, come il gioco libero, la carriera, l’allenamento e addirittura la modalità online. In ognuna di queste modalità potremo metterci alla prova e magari sbloccare qualcosa: durante la carriera potremo, per esempio, sbloccare varie racchette e capi di abbigliamento per agghindare il nostro personaggio, oltre naturalmente a vincere coppe e sfidare avversari sempre più formidabili. L’allenamento ci metterà invece di fronte a piccole sfide, come il riuscire a mandare la pallina in zone del campo ben precise più volte di seguito; una buona prestazione in questo senso ci permetterà di sbloccare anche la coach, il personaggio segreto di questo titolo. Anche l’online è ben strutturato, con pochi problemi di lag, ma enormi problemi per trovare qualcuno che stia cercando un avversario, poichè, data la natura del titolo destinato al Move, non sono poi in molti a possederlo o a giocarci in maniera costante.
Allora è tutto molto buono? Purtroppo no. Il gameplay infatti soffre di una grave pecca: l’assoluta mancanza di un vero e proprio supporto a quello che il Move dovrebbe offrire, cioè il movimento 1:1. Infatti i colpi che sferreremo alla racchetta sono predefiniti, e la forza che imprimeremo, così come la direzione, non sarà particolarmente determinante. Il gioco si limiterà a capire se sia un colpo debole o forte, e se sia con o senza effetto. Il resto sarà dettato solamente dal tempismo con cui colpiremo la palla. Questo naturalmente abbassa di molto il divertimento possibile con questo titolo, che diventa monotono e tedioso molto prima di quanto pensiate.
 

Premere il grilletto mentre si colpisce la palla risulterà in un "colpo scorretto", più potente ma meno preciso…

Suoni, colori e racchette

La cosa che più fa arrabbiare, è che tecnicamente Racket Sports non è poi così male. Graficamente abbiamo buoni campi e buoni modelli poligonali, così come buone animazioni dei giocatori. Le musiche, sebbene poche, sono piuttosto orecchiabili, seppur tendino a diventare ripetitive. E persino la longevità, nonostante tutto, si attesta su buoni livelli, grazie alla possibilità di affrontare varie carriere e di giocare anche online con persone di tutto il mondo. Anche la personalizzazione è infatti molto simpatica, potendo vestire i nostri personaggi con tutti gli accessori che sbloccheremo. Purtroppo il titolo si va ad incagliare in un gameplay che non può convincere, a causa dei movimenti prestabiliti dei giocatori. Tutto è dettato semplicemente dal tempismo con cui colpiremo, e le uniche altre nostre azioni saranno premere il grilletto per andare sotto rete e poco altro.
 

Ogni personaggio potrà essere personalizzato in taglio di capelli, vestiti, e anche racchette.

In conclusione

Racket Sports è un titolo che voleva dimostrare come più sport che utilizzano racchette potessero essere totalmente differenti tra loro, e divertenti in modo completamente diverso, ma Ubisoft fallisce completamente. Fallisce perchè il sistema di controllo si rivela subito tedioso e poco preciso, e la modalità carriera o la modalità online, purtroppo, non riescono a salvare un titolo che ci mette in mano una racchetta e dandoci l’impressione che i vari sport siano tutti più o meno uguali.

 

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