Resident Evil Zero HD Remaster

Resident Evil è senza ombra di dubbio un brand di cui si parlerà per sempre nel mondo dei videogiochi: negli anni ’90, imboccata la strada maestra tracciata – e mai sfruttata a dovere – da Alone in the Dark, sotto la guida del geniale Shinji Mikami gli sviluppatori di Capcom hanno letteralmente gettato le fondamenta del survival horror, un genere al quale il successo del marchio Playstation deve davvero tantissimo. Finalmente con le console dell’attuale generazione il survival horror sta ritornando in auge con stile e, a fianco di nuove proposte che fanno ben sperare per il futuro, spiccano progetti come le versioni rimasterizzate delle vecchie glorie. Potete leggere QUI la nostra entusiasta recensione di Resident Evil HD Remaster, che a nostro parere resta un titolo senza tempo sempre in grado di appassionare. È passato un anno da allora e finalmente possiamo mettere le mani su Resident Evil Zero HD Remaster che come nel caso del RE originale consta in una riedizione in alta definizione dell’originale gioco sviluppato su Nintendo Gamecube. In attesa che venga tirato a lucido lo storico Resident Evil 2, quindi, inganniamo l’attesa con questo prequel che non ha nulla da invidiare agli altri episodi della serie principale.

Resident Evil Zero HD Collection recensione

La bella e le bestie

Resident Evil Zero si colloca temporalmente prima di Resident Evil: la squadra di Chris e Jill non è ancora stata inviata alla magione degli Spencer e la Umbrella sta ancora sperimentando i virus che da lì a poco daranno il via all’apocalisse zombi che investirà Raccoon City in Resident Evil 2. I protagonisti dell’avventura sono Rebecca Chambers – membro della S.T.A.R.S. inviata con la sua squadra a investigare su alcuni omicidi avvenuti nella foresta di Raccoon – e Billy Coen, irriverente e muscoloso ex marine accusato di omicidio plurimo e in fuga proprio nella foresta dove la squadra di Rebecca sta svolgendo le indagini. La bella e giovane ragazza avrà il suo bel da fare nel tenere a bada tanto Billy quanto le mostruose creature mutate dal Virus T, che come ben sappiamo è in grado di generare bestialità ben più pericolose dei classici zombi, che comunque non mancheranno di infestare il mondo di gioco come da tradizione.

La storia si svolge dapprima su di un treno e, successivamente, nella classica enorme magione fuori città e nelle sue cripte sotterranee, fino ad arrivare ai più classici laboratori Umbrella. La narrazione procede con il giusto ritmo e merita la nostra approvazione, in quanto in grado di gettare luce con coerenza su alcuni punti lasciati in sospeso nella storia del primo RE. Sappiamo di aver scritto ovvietà per i fan di vecchia data, ma è più ai neofiti che ci stiamo rivolgendo in questo momento: se avete acquistato e amato RE HD Remaster lo scorso gennaio, fidatevi e acquistate anche Resident Evil Zero HD Remaster, che vi permetterà di godere appieno della profondità dell’universo narrativo creato da Mikami nel lontano 1996. Originariamente RE Zero è stato realizzato nel 2002, quindi anni dopo l’uscita della prima trilogia di Resident Evil e di Code Veronica, altro titolo troppo sottovalutato che ha fatto faville su Dreamcast e Playstation 2: questo lasso temporale ha permesso agli sceneggiatori di incastonare alla perfezione la trama del prequel mostrandoci personaggi e situazioni in un universo narrativo variegato e assai profondo, donando alla trama di RE Zero uno spessore maggiore rispetto ai successivi capitoli.

Resident Evil Zero HD Collection recensione

Sorprese di gameplay

Il gameplay di base di Resident Evil Zero non si discosta da quanto già visto nei capitoli pubblicati precedentemente: con una regia virtuale di telecamere fisse si muovono i personaggi all’interno di ambientazioni pre-renderizzate alla ricerca di oggetti e indizi, si aprono porte, si esplorano stanze e si risolvono enigmi per proseguire. Ovviamente si spara, ma senza possibilità di movimento e con un sistema abbastanza legnoso e datato che, però, è il marchio di fabbrica dei RE di quel periodo. La versione remaster offre la possibilità, già vista nel RE HD del 2015, di optare per un sistema di controllo più moderno: sinceramente abbiamo trovato questo sistema, che dovrebbe facilitare il movimento dei personaggi mentre cambiano le inquadrature, più complicato da gestire rispetto a quello classico, che vi consigliamo vivamente di adottare.

Passano alle novità, è interessante notare come Resident Evil Zero rappresenti una spaccatura rispetto al passato e una sorta di fucina di idee che sarebbero poi divenute standard in futuro. Innanzitutto, a differenza di quanto accade in RE e RE2, in Resident Evil Zero non è necessario giocare due volte alla stessa partita con i due protagonisti per godere appieno dell’avventura: durante il gioco basterà la pressione di un tasto per passare immediatamente al controllo di Rebecca o di Billy che, forti ognuno di particolari abilità, affronteranno insieme l’orrore aiutandosi a vicenda tanto nei combattimenti quanto nella risoluzione degli enigmi. Questi ultimi non sono mai troppo complessi, anche se alcuni di essi prevedono l’utilizzo di una certa quantità di materia grigia e delle particolari abilità di Rebecca o di Billy per essere risolti, aumentando la varietà e l’importanza della componente esplorativa nel gioco rispetto alla parte action. Se ci pensate, si tratta dello stesso sistema di gameplay recentemente visto in Resident Evil: Revelations 2 e, allo stesso modo, si tratta della novità del giocare avendo sempre un compagno al proprio fianco, elemento fortemente caratterizzante in Resident Evil 5 e Resident Evil 6. Caratteristiche innovative per l’epoca che, grazie alla potenza di calcolo offerta dalla piattaforme di gioco del 2016, sono oggi più fluide che mai: il passaggio da un personaggio all’altro è più agevole rispetto all’originale gioco per Gamecube, così come la fluidità dei movimenti e la risposta ai comandi ci è parsa essere leggermente migliorata – sempre dimenticandosi della nuova modalità di controllo – e in grado di offrire un’esperienza complessiva in grado di coniugare l’esperienza ormai vintage con le moderne esigenze di immediatezza che i videogiocatori sono abituati a pretendere.

Resident Evil Zero HD Collection recensione

Altra grande novità rispetto ai primi Resident Evil è l’eliminazione dei bauli per riporre gli oggetti: l’inventario è sempre limitato a pochissimi slot ma, quando in RE bastava lasciare qualsiasi oggetto in uno dei bauli del gioco per ritrovarlo magicamente in un identico baule in un’altra area, Resident Evil Zero propone un’esperienza ben più realistica che chiama il giocatore a lasciare semplicemente gli oggetti che non può portare con sé, proprio come farebbe nella realtà. Una chiave, un oggetto curativo o un’arma possono essere abbandonati in qualsiasi punto della mappa, per poi essere nuovamente raccolti in un secondo momento. Si tratta di un punto di rottura con il passato già a suo tempo oggetto di critiche sia negative che positive da parte dei fan: per quanto ci riguarda è un piccolo elemento capace di rendere più realistica l’avventura introducendo un pizzico di strategia necessaria legata al decidere dove lasciare un determinato oggetto e quali oggetti portare sempre con sé nell’inventario.

Infine, ultima novità inserita appositamente per la versione remaster, la modalità Wesker: in Resident Evil Zero si potrà impersonare lo storico villain della serie beneficiando di una maggiore potenza di fuoco e sfoggiando costumi speciali mai visti prima d’ora.

Resident Evil Zero HD Collection recensione

L’orrore in HD fa più paura

Graficamente Resident Evil Zero HD Remaster è persino migliore del suo precedessore: come accaduto nelle edizioni per Gamecube, RE Zero presenta fondali pre-renderizzati più ricchi di dettaglio, maggiori poligoni nella realizzazione dei personaggi ed effetti di luce e ombre pressoché perfetti. Il rischio dei remaster è sempre legato alla capacità del Full HD di far emergere tutte le magagne di un comparto tecnico datato ma in questo caso, come già accaduto per RE HD, siamo di fronte a un porting rimasterizzato alla perfezione al quale non si può proprio trovare un difetto. Non aspettatevi ovviamente di trovarvi di fronte a un titolo in grado di competere con le ultime uscite, ma allo stesso tempo potete star certi che resterete stupiti nel vedere come sia ancora attuale l’ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori di Capcom nell’ormai lontano 2002. Di ottima fattura anche l’opzione per il 16:9, che è possibile selezionare dal menu delle opzioni in alternativa all’originale aspect ratio 4:3. è forse questa la più interessante novità delle versioni remaster di RE, che permettono di godere della maestosità dell’alta definizione utilizzando tutto lo spazio a disposizione sugli schermi di oggi.

La rimasterizzazione ha interessato anche l’audio di Resident Evil Zero, che vanta di un 5.1 surround capace di farvi saltare sulla sedia all’udire i passi di uno zombi in fondo al corridoio. L’unica scelta di lingua rimane comunque l’originale doppiaggio inglese sottotitolato in italiano e come un tempo alcune traduzioni non sono esattamente fedeli ai dialoghi originali, ma comunque non ci possiamo lamentare. Come abbiamo detto a suo tempo per RE HD, ci avrebbe fatto immenso piacere una localizzazione italiana del remaster ma forse è pretendere troppo da un titolo per il quale è davvero difficile trovare un punto debole.

Resident Evil Zero HD Remaster recensione

In digitale, ma non solo

Come accaduto per il precedente Resident Evil HD Remaster, anche Resident Evil Zero HD Remaster sarà acquistabile singolarmente in formato digitale. Per chi non avesse ancora giocato al precedente capitolo, però, vi è la possibilità di optare per la Resident Evil Origins Collection, una versione retail su supporto fisico che includerà entrambe le versioni rimasterizzate. Chi ci legge con regolarità sa quanto noi di Gamesource siamo sostenitori delle copie fisiche, e certamente giochi della caratura di questi due Resident Evil meritavano un trattamento di questo tipo, in grado di offrire loro il giusto posto d’onore nelle nostre librerie.

[signoff predefined=”Signoff 1″ icon=”quote-circled”]Resident Evil Zero non è il miglior capitolo della saga di Resident Evil ma, grazie alla trama legata alle vicende del Bravo Team e agli antefatti che hanno portato all’orrore nella villa degli Spencer e a Raccoon City, ha sempre avuto una speciale attrattiva sui fan della serie. Questa versione rimasterizzata in alta definizione esalta tutti i lati positivi del titolo originale, permettendo alle nuove generazioni di godere di una pietra miliare come poche altre, soprattutto in abbinamento a RE HD nella Resident Evil Origins Collection. Come per il precedente remaster, se siete giocatori amanti dell’horror disposti a rivivere le emozioni di un titolo datato, scoprirete come poi tanto datato non sembri e come, ancora oggi, sia in grado di appassionare e far divertire più di tanti altri capolavori annunciati. Per quanto ci riguarda, rigiocare all’ottimo Resident Evil Zero HD Collection non ha fatto altro che aumentare la nostra voglia di mettere le mani sul remaster di RE2, vero sacro Graal dei cultori del survival horror.[/signoff]

8.7
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