Solatorobo: Red the Hunter – Recensione Solatorobo: Red the Hunter

Nonostante sia già uscito il 3DS, come possiamo vedere il nostro caro vecchio Nintendo DS è ancora vivo e vegeto, sfornando titoli di indubbia qualità. Molto spesso l’utente si limita però a interessarsi soltanto ai seguiti delle grandi case, senza porre attenzione, magari rischiando, questo è vero, alle nuove produzioni. Ciò finisce però per far perdere alla maggior parte delle persone dei capolavori assoluti, come Ghost Trick, e di rimando non permettere alla casa produttrice di registrare le vendite che meritava quel gioco, facendo esitare gli utenti a rischiare nuovamente su nuovi brand, e di qui in un brutto circolo vizioso. Non lasciamo che questo accada anche con questo nuovo titolo: Solatorobo.

Cani e gatti, soldi e lavori

In questa avventura ci troviamo tutti insieme in un mondo molto particolare, un mondo dove tutti quanti sono cani e gatti umanoidi. Questo è un mondo magico, o forse molto tecnologico, visto che le città in cui l’avventura è ambientata si trovano su isole galleggianti nel cielo. Ed è su una nave volante, la Asmodeus, che viaggia il nostro eroe, Red Savarin, assieme alla sua sorellina Chocolate. Red è una sorta di mercenario, che svolge missioni per chi può permettersi i suoi prezzi, non importa quanto queste siano pericolose. In uno dei suoi incarichi, un giorno, incontra e salva un ragazzo nei guai di nome Elh. Quest’ultimo decide di proporgli un lavoro lui stesso, rendendogli noto il fatto che un potente boss della malavita ha spiegato tutte le sue forze alla ricerca di alcune pietre incantate, che a detta di Elh, se riunite, gli darebbero il potere di dominare il mondo intero. Ma cosa sono queste pietre? E chi è davvero Elh?
 

 

Il character design è davvero stupendo


Ti prendo ti spacco ti rompo

Il sistema di gioco di Solatorobo è quello di un GDR molto particolare. Red si muove infatti a bordo di un robot, Dahak, che è del tutto simile, come fattezze, al robot che guida Tron Bonne in Megaman Legends. Il nostro eroe può battersi contro i suoi nemici solamente se si trova a bordo di Dahak, utilizzando però una tattica di combattimento piuttosto particolare: nostro scopo è schivare i colpi avversari, trovando così una apertura nelle loro difese, avvicinarci a loro e premere il pulsante A. A questo punto apparirà una barra che dovremo riempire premendo A ripetutamente, con lo scopo di ribaltare letteralmente l’avversario a testa in giù. Naturalmente il tempo che impiegheremo a farlo, o meglio, il numero di volte che dovremo premere A, varia a seconda di quanto il nemico sia forte e pesante, e mentre saremo impegnati in questa prova altri nemici potranno liberamente tentare di prenderci a calci, abbassando di conseguenza la nostra barra di HP. In ogni caso, una volta ribaltato un nemico, avremo modo di afferrarlo (sempre usando il pulsante A) e lanciarlo a terra per fargli danni, o contro un altro nemico per danneggiare entrambi. Oltretutto, se saltiamo prima di lanciare il nemico, gli faremo danni più ingenti. Al suo rimbalzo apparirà attorno a lui un anello di luce, detto anello combo: se saremo abbastanza veloci da raggiungere l’avversario e premere A prima che riesca a rialzarsi in piedi, e quindi quando l’anello combo è ancora presente, potremo riprenderlo al volo e lanciarlo nuovamente. Potremo usare lo stesso sistema anche per afferrare proiettili nemici e rispedirli indietro, o per sollevare casse da utilizzare durante gli enigmi nei dungeon.
Sconfiggendo nemici acquisiremo naturalmente punti esperienza, e avanzando di livello aumenteremo gli HP di Red oltre a rendergli possibile accettare nuove missioni principali. Svolgere le missioni, anche quelle secondarie ovviamente, ci garantirà il guadagno di soldi che Red può utilizzare per potenziare Dahal in diverse caratteristiche, e rendere così le battaglie più semplici.
Anche la sessione esplorativa è piuttosto interessante: come già detto, il primo passo è quello di accettare una delle missioni disponibili, che saranno 80 in tutto, da una reclutatrice in qualunque città. Durante questa fase, oltre ai combattimenti, ci ritroveremo a risolvere alcuni enigmi, e Red purtroppo non può aprire casse, salire scale, premere bottoni o cose simili mentre si trova a bordo di Dahal. Spesso sarà quindi costretto ad abbandonarlo, e naturalmente lui non è in grado di combattere contro i mech nemici: è per questo che ha a sua disposizione una pistola stordente, con la quale può paralizzare gli avversari per un breve periodo e passare così indisturbato a risolvere i suoi problemi.
 

 

Per premere i pulsanti dovremo scendere da Dahak, rimanendo indifesi.

Tecnicamente? Eccezionale

I ragazzi di CyberConnect2 hanno fatto un lavoro veramente esemplare, sotto tutti i punti di vista, con questo gioco. A livello di grafica è probabilmente uno dei migliori titoli che abbiamo visto su Nintendo DS, sia come modelli e animazioni nelle scene in game, sia per quanto riguarda gli artwork, bellissimi, creati dalla mano di Nobuteru Yuki, il bravissimo designer di lavori come Chrono Cross e I Cieli di Escaflowne. Bellissime anche le scene animate in stile anime, naturalmente, curate dallo studio Madhouse. Anche le musiche sono grandiose e la storia ben fatta e ricca di colpi di scena. Nonostante le missioni disponibili non siano eccessivamente numerose, la longevità è comunque piuttosto alta, grazie anche al fatto che ogni missione è abbastanza differente l’una dall’altra, e con la Wi-Fi connection potremo scaricarne di nuove tra quelle che CyberConnect ci metterà a disposizione. La longevità aumenta anche grazie a un minigioco di corse sulle navette spaziali, benché non particolarmente ispirato.
 

 

Fuocooooo!


In conclusione

Solatorobo è uno di quei giochi che non bisogna lasciarsi sfuggire. Un piccolo capolavoro, come quelli che nascono senza essere seguiti di grandi saghe, ma che come spesso accade in questi casi, viene snobbato. Nonostante sia un po’ troppo semplice e la sfida sia quindi quasi inesistente, è un titolo dalla grande storia, tecnicamente bellissimo, e con personaggi e situazioni che di sicuro lasciano il segno. Sistema di gioco e combattimento interessante, anche se alla lunga può diventare monotono. Ma in ogni caso, uno dei videogame per DS di cui non si può fare a meno.

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