Spore – Recensione Spore

Spore è l’ultima controversa creazione dell’indiscutibile genio di Will Wright. Questo titolo è difficile da catalogare proprio per la sua spiccata originalità. Potrebbe essere uno strategico, un gestionale, un gioco d’azione o un God Game. Come mai tutti questi problemi? Il motivo è semplice: il gioco risulta diviso in 5 fasi principali ed ognuna di esse ha una struttura di gioco completamente diversa dalle altre. Ciascuna interagisce con la successiva definendo così l’andamento del gioco. Di fatto che cosa si può fare in questo titolo targato Maxis? Il tutto ruota intorno alla vostra razza che partirà da piccola cellula semi indifesa ed evolvendosi raggiungerà lo stato di impero spaziale. Veniamo quindi ad analizzare queste fasi una ad una.

Fase Cellulare

In questa fase controllerete un viscido essere informe che, sguazzando nell’acqua, dovrà crescere ed evolversi. Fin da subito dovrete fare scelte importanti, prima fra tutte quella tra erbivoro o carnivoro che, seppur modificabile in seguito, influenzerà parecchio il vostro stile di gioco. Per evolversi dovrete ottenere punti DNA mangiando e nuove parti del corpo dai cadaveri di altre creature. Una volta cresciuti abbastanza sarete in grado di sbarcare sulla terraferma e prendere una forma un po’ più definita. In tutta questa fase potrete far ricorso all’editor delle creature che vi permetterà di implementare le nuove parti ottenute e rendervi temibili macchine assassine del brodo primordiale.

Fase Creatura

Una volta sviluppata una forma decente per la vostra creatura, potrete avventurarvi alla scoperta delle mille meraviglie che il mondo circostante vi riserva. Questa volta i punti DNA e le parti del corpo potranno essere ottenute sia collaborando con le altre razze, sia cacciandole fino ad estinguerle. Queste scelte, come detto in precedenza, saranno molto rilevanti per gli sviluppi futuri della vostra civiltà. A questo giro però la personalizzazione sarà molto più ampia rispetto alla fase cellulare e potrete davvero sbizzarrirvi con le vostre creazioni. Non preoccupatevi se in un primo momento usciranno solo mostri deformi, col tempo imparerete ad usare l’editor in modo adeguato. Creare una creatura efficiente sarà basilare per poter superare questa fase, poichè degli esseri senza arti e senza occhi difficilmente potranno raggiungere un qualsiasi obiettivo.


Fase Tribù

Le vostre simpatiche creaturine avranno finalmente raggiunto una dimensione cerebrale sufficiente ad organizzarsi in una società. Mentre le prime 2 fasi potevano essere paragonate ad un action game, questa fase e la successiva sono molto più simili ad rts/gestionali. Dovrete infatti controllare un gruppo di creature numeroso e coordinarle per gestire al meglio il vostro villaggio. Potrete ingrandirlo, addomesticare animali, procurarvi il cibo, dichiarare guerra alle altre tribù o fare amicizia. Qualsiasi sia la vostra scelta, avrete a disposizione numerosi edifici da costruire ed ognuno di questi fornirà ai vostri uomini un particolare attrezzo con cui potranno essere equipaggiati per svolgere al meglio le mansioni necessarie. In questa fase inoltre potrete personalizzare il vestiario del vostro popolo, arricchendolo con vari ninnoli tribali.


Fase Civiltà

Questa quarta fase riprende in buona parte la terza ma le dinamiche di gioco ruoteranno attorno alla gestione di più città. Una volta impostata la vostra prima città potrete occupare le miniere di spezia con cui potrete crescere. Avrete infatti a disposizione veicoli, navi ed aerei (chiaramente creabili attraverso l’editor) con cui svolgere le azioni necessarie ad espandervi. Tre saranno i modi con cui potrete sottomettere le altre popolazioni: religiosa, militare o commerciale. Come in precedenza, anche qui ogni scelta sarà decisiva per formare il carattere della vostra civiltà che condizionerà l’ultima fase, quella più lunga ed impegnativa.

Fase Spaziale

Costruita la vostra astronave potrete finalmente lanciarvi nello spazio infinito e iniziare ad imporre il vostro dominio sugli altri imperi spaziali. Le attività da compiere sono innumerevoli e compongono il principale fattore di longevità del gioco. Si passa dal colonizzare e terraformare i pianeti attraverso l’uso di un’infinità di tools, al conquistare i pianeti nemici in epiche battaglie a bordo della vostra navicella. Potrete commerciare con altre civiltà e farvele alleate oppure comprarle con somme esorbitanti di Crediti. Inoltre dovrete studiare come potenziare la vostra navicella con varie armi e power-up. Si va dai classici missili e laser al raggio per fare cerchi nel grano. L’esplorazione sarà un’altra componente importante del gioco anche se spesso verrà rallentata da pirati e alieni che attaccheranno i vostri pianeti e vi costringeranno a tornare a casa.

Un genio sacrificato al Dio Denaro

Non ho volontariamente parlato delle decine di componenti rivoluzionarie che sono state introdotte in questo gioco per parlarne appunto ora. Will Wright ha dimostrato per l’ennesima volta di saper creare prodotti nuovi, fuori dagli schermi e da The Sims ha preso tutte le idee che lo resero grande. In primis la personalizzazione totale di ogni componente del gioco. L’editor è qualcosa di fantastico e perfettamente integrato nel gioco. A meno di non creare esseri assolutamente instabili e insensati sarà quasi impossibile trovare dei glitch nei loro movimenti: ogni azione della creatura, dal ballo alla corsa, si adatta di volta in volta alla sua forma fisica senza dar vita ad errori di sorta. Un altro punto molto interessante è il fatto che le creature che avrete di fronte saranno quelle create da voi o da altri giocatori, nonchè dagli sviluppatori stessi. Infatti il gioco permette di scambiare le creature generate nelle vostre sessioni con quelle degli altri player e di farle vivere nel vostro universo. Quindi vi potrà capitare di incontrare una creatura in Fase Cellulare, non vederla più per parecchio tempo per poi ritrovarla in Fase Spaziale sottoforma di mostro gigante che attacca le vostre città. Oppure la creatura che voi avete creato mesi prima, potrete trovarla su un pianeta come impero. Niente di diverso dalle famiglie di The Sims. A questo si aggiungono centinaia di piccoli dettagli che vi strapperanno spesso uno sguardo stupito o ammirato.

 

Purtroppo però c’è il rovescio della medaglia. E’ evidente, soprattutto nella fase 3 e 4, che il sistema di gioco è stato semplificato al massimo per adattarsi alle necessità dei casual player. Questo potrebbe risultare monotono ai giocatori più navigati. Spesso sarete costretti a massacrare centinaia di nemici che non oppongono la minima resistenza, come negli Hack n’ Slash o nei Mmorpg di bassa lega. Il tutto risulta molto triste se si pensa a cosa potrebbe essere questo titolo con pochi update. Per fortuna la fase spaziale si distacca abbastanza dalle fasi precedenti poichè ha molti più contenuti tutti inter relazionati tra loro.

L’aspetto tecnico rispecchia quanto detto in precedenza: grafica poco esigente, per adattarsi anche a macchine un po’ datate, interfaccia pulita e semplice, così da far risultare il tutto molto colorato e vivido. In definitiva il titolo è consigliato ai casual gamer che troveranno numerose ore di divertimento anche a difficoltà facile. Per gli Hardcore gamer il discorso è un po’ diverso, poichè incontrerete una vera sfida solo aumentando la difficoltà a Normale o Difficile, ma si rischia la frustrazione, in quanto dovrete scontrarvi contro nemici molto potenti e avrete solo poche scelte tra cui giostrarvi. Quest’ impostazione rischia di uccidere il divertimento poichè dovrete ripetere le stesse azioni fino allo sfinimento per prepararsi agli scontri diretti, risultando quindi noioso.

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