Starfox – Recensione Starwing

Scroller o non scroller?

All’epoca dei sistemi a 16-bit, almeno nei primi anni di vita, la grafica tridimensionale era ancora un’utopia che pareva irraggiungibile. E provando a metterci nei panni di coloro che, invece di bolidi scintillanti e carismatici protagonisti, controllavano dei semplici sprite su schermo, veniva naturale da chiedersi se si sarebbe mai riusciti a fare meglio di così. Eppure molti ci stavano già provando con esiti e soluzioni diverse (primo fra tutti il famigerato add-on 32X di Sega per il Mega Drive, "fallito ancor prima di nascere"). Nonostante questo desiderio di "realismo" però, Nintendo continuava imperterrita per la sua strada, aggiungendo talvolta dei chip alle cartucce per aumentare le prestazioni di gioco. E forse questo Star Fox è forse il caso più famoso di primi esempi di grafica poligonale e 3D. Non ci credete?

Meet the Super FX

Prima di descrivere la grafica, un piccolo background tecnico. Scordatevi l’alta definizione e numeri di poligoni impressionanti. La grafica che avremo a disposizione è la cosiddetta "chunky graphic". E’ un metodo particolare che permette di ottenere immagini tridimensionali di fattura accettabile utilizzando una catena di processori di sintesi che lavora comunque in 2D. In poche parole, il chip Super FX progettato per Star Fox svolge questo lavoro e anche in modo soddisfacente, considerando che per la prima volta su un gioco SNES potremo godere di ambientazioni pseudotridimensionali con cambiamenti di inquadrature (come per esempio quando vengono inquadrati elementi dello sfondo per poi passare all’area d’azione) e anche di controllare (e abbattere) veicoli realizzati in grafica poligonale. Se mai la grafica 3D ha avuto una fucina, un posto da cui iniziare a muovere i primi passi sulle console domestiche, forse è stato proprio sul titolo di casa Nintendo. Infatti proprio alla sua grafica rivoluzionaria, non solo è uno dei giochi più apprezzati e venduti per il sistema a 16-bit della casa di Mario, ma ha probabilmente dato anche origine a un genere: il 3D-scroller.

 

"Hmm… deduco che il rospetto abbia bisogno di me…"


A ciascuno il suo

Il sistema di controllo di Star Fox si adatta veramente a tutte le tasche. Infatti prima di iniziare il gioco verremo portati a una comoda schermata per scegliere il tipo di configurazione dei tasti del joypad, in modo da trovare il più facile secondo le nostre esigenze. Una volta scelto, potremo decidere se buttarci subito nel gioco vero e proprio, oppure andare nella modalità Training per testare la configurazione scelta e, nel caso non andasse bene, tornare indietro e cambiarla. La giocabilità è un’altra delle innovazioni di questo titolo. Perchè? Vi ricordate quello che abbiamo detto prima? Ha dato inizio a un nuovo genere. Notoriamente negli scroller, la velocità di gioco non cambia, ma rimane sempre costante per tutta la durata dei livelli. Al contrario invece, in Star Fox, permette di variare la suddetta velocità di gioco, mediante l’utilizzo di freni e boost, in modo da attuare delle mosse strategiche, ad esempio per evitare dei colpi nemici che altrimenti sarebbero troppo vicini e causerebbero un danno eccessivo. Oltre a ciò, possiamo variare l’altitudine (fino ad un limite definito dallo schermo) e possiamo anche far ruotare il nostro velivolo come se fosse un caccia da combattimento per infilarci in strettoie altrimenti inaccessibili o, nel caso dei più "smanettoni", esibirci in mirabolanti acrobazie aeree, tenendo presente però che i nemici ci sono e vanno comunque eliminati. Un difetto nella giocabilità è l’implementazione del blaster (il cannone). Ci si trova un po’ spiazzati nel vedere che è un’arma che non spara a ripetizione, costringendoci a martoriarci continuamente il dito per sparare oppure, utilizzare un più comodo controller con modalità turbo.

Allenatevi con la modalità Training e se i controlli non vi garbano, tornate indietro e cambiateli a vostro piacimento

Ad ogni costo

Il gioco narra di un gruppo di mercenari composto da animali antropomorfi il cui capo è Fox McCloud, che si ritrovano a combattere una guerra intergalattica per difendere il loro pianeta Corneria dall’assedio di Andross, scienziato pazzo e signore del pianeta Venom, in cui si svolgerà la battaglia finale fra i nostri prodi combattenti e le forze del male. Per completare la trama, potremo scegliere fra tre percorsi, evidenziati nella schermata della mappa, che variano per difficoltà. Considerando che ognuno dei tre "paths" varia per ambientazione, numero dei nemici e tipo di boss da affrontare, per riuscire a completare il gioco dovremo essere in grado di fronteggiare ognuno dei tre itinerari proposti. Inoltre è stata introdotta la componente del gioco di squadra che farà la sua fortuna in giochi come ad esempio la saga Ace Combat della Namco. Infatti, le varie missioni verranno affrontate in gruppo e può capitare che uno dei nostri compagni abbia bisogno di aiuto ed è dunque nostro compito aiutarli ed evitare che la loro nave si danneggi troppo o, nella peggiore delle ipotesi, che vengano distrutti dai nemici. Infatti alla fine del livello, verrà visualizzata anche la quantità di scudo rimanente dei nostri alleati e di conseguenza verrà aggiunto un bonus in base a quanto li abbiamo aiutati. La struttura dei livelli non presenta particolari innovazioni con le classiche sezioni diversificate fra nemici classici e boss di fine livello, ma è comunque ben accetta in quanto la giocabilità di questo titolo riesce ad elevarne la qualità e l’interazione a livelli considerevoli.

 

Ecco il nostro Tom Tom intergalattico: "Dove vuoi andare a combattere oggi?"

Blablablabla…

Anche il sonoro di Star Fox ha ricevuto la stessa attenzione degli altri aspetti. Ottime le soundtrack, che sfruttano appieno il chip sonoro implementato sull’hardware Nintendo e ben si adattano alla situazione (la soundtrack del primo livello è una delle più riconosciute e memorabili), e di buona fattura gli effetti sonori, con esplosioni, accelerazioni di turbine e impatti che svolgono il loro lavoro in modo egregio. Sono state anche incluse delle voci, anch’esse di buona qualità, nonostante si tratti di mere voci computerizzate provenienti dal velivolo (i classici "Emergency" e "Enemy incoming"). Una nota sulle cosiddette caratterizzazioni vocali dei personaggi. Infatti all’apparizione dei testi su schermo che riportano i dialoghi, si possono sentire i blaterii dei vari personaggi, che per qualche strano motivo sembrano un ibrido mal riuscito fra la voce di Pingu e Mr.Bean. Lasciarli senza sonoro a questo punto sarebbe forse stata una soluzione migliore.

Un piccolo passo avanti

Star Fox è forse uno dei titoli meglio riusciti per la console Nintendo e ha dato inizio all’omonima saga che ancora oggi continua a riuscuotere un enorme successo. E’ tuttora l’unico titolo che sia riuscito a trarre benefici dall’uso della grafica chunky per la simulazione di ambienti 3D (un altro caso famoso fu l’implementazione di tale grafica sulla console Amiga CD32 della Commodore, ma che fallì per l’infima qualità offerta) e uno dei titoli dalla giocabilità più malleabile, grazie alla scelta fra varie configurazioni e l’immediatezza dei controlli. I deifetti li abbiamo già definiti in precedenza, ma si tratta comunque di mancanze trascurabili, che vengono messe in secondo piano grazie alla stratosferica qualità offerta dal titolo. Il consiglio finale dunque è: provatelo e non ve ne pentirete!

 

 

 

 

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