Super Robot Taisen OG Saga: Endless Frontier – Recensione Super Robot Taisen OG Saga: Endless Frontier

E’ guerra

La saga di Super Robot Taisen è fra le più famose e amate in Giappone: di base, si tratta di una serie di RPG che consentono al giocatore di utilizzare i più famosi robottoni degli anime in battaglie epiche, caratterizzate da mosse visivamente spettacolari. Pur portando lo stesso nome della serie principale, Super Robot Taisen OG Saga: Endless Frontier si distingue da essa grazie a un gameplay radicalmente differente e, soprattutto, grazie all’assenza quasi totale di mecha. Questo lo rende certamente più accessibile a chi non è un fan di Gundam o di Mazinga, ma è un buon gioco? Vediamo.

Cronache di mondi lontani

La trama vede Haken Browning, capitano di una piccola cricca di cacciatori di tesori nel mondo di Lost Herencia, imbattersi in segreti derivati da una guerra che anni prima aveva coinvolto il suo mondo e quelli circostanti (poiché potersi spostare nei mondi adiacenti è una prerogativa dei loro abitanti). Pur essendo completamente originale, la trama contiene dei riferimenti agli altri giochi della serie OG Saga che i fan più hardcore non potranno che apprezzare. Nonostante ciò, anche coloro che non hanno mai giocato a un episodio della serie potranno gradirla, anche grazie alla presenza di un’icona del mondo videoludico: la KOS-MOS della serie di Xenosaga fa la sua apparizione come guest star e personaggio utilizzabile; non è la sola protagonista ad essere già apparsa in un altro videogioco, comunque: anche Reiji e Xiaomu (già protagonisti di Namco X Capcom, da noi inedito) entreranno a far parte dell’allegra combriccola. La trama è raccontata piuttosto bene, ma ciò che contraddistingue davvero il gioco sono i dialoghi, infarciti di umorismo incentrato più che altro sulle proporzioni eccessive delle protagoniste e di alcuni avversari. Alcune battute sono davvero molto divertenti, anche se si potrebbe obiettare che sono un po’ troppo frequenti; un buon lavoro nonostante tutto: Endless Frontier non è solo divertente da giocare, ma anche da leggere.
 

I dialoghi sono divertenti, e lasciano spesso spiazzati

 

Combo dopo combo

Come menzionato, il gameplay di questo titolo è piuttosto lontano da quello degli RPG classici: le battaglie casuali sono una presenza costante durante il gioco, e come in qualsiasi videogame di ruolo che si rispetti, i personaggi salgono di livello vincendole. La differenza principale è però nel modo in cui si svolgono: invece che semplicemente dare un ordine a un personaggio e vederlo che lo esegue, il giocatore dovrà concatenare ogni attacco premendo il tasto A del DS. Ogni personaggio può eseguire cinque attacchi di seguito in un turno, che vanno diminuendo se si decide di utilizzare uno "spirit" (una mossa dall’effetto speciale) o un oggetto; una volta colpito con successo un nemico, si tratta di non fargli toccare terra: premendo A al momento giusto potrete eseguire spettacolari combo diverse per ogni combattente; una volta finiti gli attacchi a disposizione si può anche decidere di continuare il juggle, sostituendo il personaggio attivo con uno il cui turno sia immediatamente successivo. Ad arricchire ulteriormente le già spettacolari battaglie ci sono i combattenti di supporto: disponendo quattro personaggi davanti e quattro dietro, avrete la possibilità di richiamare quelli presenti nel retro durante gli attacchi del vostro team principale, per infliggere danni ulteriori e far aumentare il contatore dei colpi. Ogni battaglia è diversa, e sta al giocatore trovare la combo perfetta per sbarazzarsi più velocemente di un dato nemico: chi troverà il tempismo perfetto sarà ricompensato dalla possibilità di eseguire un attacco finale di grande potenza, utilissimo per sbarazzarsi degli avversari più pericolosi. La difficoltà si mantiene piuttosto bassa per tutto il gioco, anche se occasionalmente vi imbatterete in alcune boss battle che vi costringeranno a frustranti sessioni di grinding, che possono comunque diventare piacevoli grazie al divertente sistema di combattimento.
 

Come in ogni GDR che si rispetti, anche qui ci si sposta nella mappa del mondo

 

Una OST da ricordare

Altro notevole aspetto del gioco sono le musiche, di ottimo livello, che accompagnano il giocatore dall’inizio alla fine dell’avventura: che siano melodie esotiche o da spaghetti western, la qualità si mantiene alta in tutto e per tutto. Buono anche il doppiaggio, rimasto in giapponese anche dopo la localizzazione. La recitazione è buona, e le battute sono tante e varie; senza contare che ogni tipo di nemico ha una propria voce sempre diversa. E poi, il doppiatore di Haken è lo stesso di Guy (Gaogaigar) e Viral (Tengen Toppa Gurren Lagann): la sua riconoscibilissima voce è un valore aggiunto per chiunque sia un fan degli anime di robot.

Giudizio finale

Endless Frontier è un titolo dalla grande longevità e giocabilità, che vi terrà impegnati anche molto dopo averlo finito grazie all’opzione Nuovo Gioco +, che consente di cominciare l’avventura da capo con tutte le statistiche, gli oggetti e il denaro di quella precedente. Il gameplay è ottimo e particolare, e vi impedirà di smettere di giocare grazie alla sua appassionante miscela di spettacolarità e interattività. Se siete alla ricerca di un RPG di eccellente fattura, questo è il titolo che fa per voi.

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