Tagoria – Recensione Tagoria

La GameArt studio, nuova software house di oltre manica, dopo il successo decisamente buono ottenuto con HolyWar, ci ripropone lo stesso schema di gioco in Tagoria, browser game "RPG". Tagoria utilizza un’ambientazione tribale, abbandonando quindi l’idea delle fazioni in lotta viste in Holy War: riprende tuttavia molti elementi del precedente lavoro, introducendo al contempo nuove features e caratteristiche.

Cose vecchie…

La base del gioco è ormai ben conosciuta: ogni giocatore dovrà effettuare razzie o combattimenti allo scopo di salire di livello e guadagnare monete, in questo caso "pietre d’ambra", per competere con gli altri giocatori. Si potrà quindi procedere con la personalizzazione del proprio alter-ego con le stesse modalità viste e riviste fino allo spasimo in giochi come Gladiatus, Bitefight o lo stesso Holy War. Possono venir create ovviamente anche gilde, dette Orde non appena avremo raggiunto il sesto livello. Tali orde, oltre a riunire i giocatori, effettueranno scontri fra loro per stabilire la propria supremazia sulle altre.

Come in Holy War, sono presenti gli scontri di massa, definiti qui "Battaglie dimensionali", dove i giocatori si schiereranno per una determinata divinità (ve ne sono quattro, corrispondenti agli elementi di terra, aria, acqua e fuoco) contro i seguaci delle altre. Permangono inoltre i "combattimenti di sicurezza" per evitare di subire attacchi, le arene, i mercati, il mercenariato per le battaglie e le residenze potenziabili (solo che stavolta si tratta di caverne, man mano "arredate"). 

 

…e cose nuove.

Il gameplay, come abbiamo potuto vedere, è sostanzialmente identico a quello di Holy War: non tutto però è stato ricopiato, essendo presenti anche novità rilevanti. In primo luogo, ancora al momento della creazione del personaggio, è possibile sceglierne un ritratto fra i vari proposti, definendone dunque anche il sesso, fattore non presente in precedenza. Nel villaggio è possibile accettare "missioni" da parte del druido, che verranno compiute mediante i saccheggi: questi potranno avere più teatri, di diversa difficoltà, terminando comunque con uno scontro con mostri; le ricompense potranno spaziare da rimedi di guarigione a pietre d’ambra, ma anche "favori divini" e diamanti.

Questi favori divini, ottenibili solo attraverso le missioni e le battaglie dimensionali, possono essere utilizzati dai giocatori nella quantità di uno al giorno per potenziare per la durata del giorno stesso una statistica di un’unità: statistiche che non vengono potenziate direttamente spendendo monete, ma utilizzando dei punti allenamento, guadagnati progredendo di esperienza o comunque acquistabili con la comune valuta del gioco, e mantenibili in riserva fino alla quantità di dieci prima che il sistema li distribuisca automaticamente.

 

 

 

I diamanti, altra valuta del gioco, sono ottenibili, oltre che raramente con le missioni, anche attraverso le opzioni premium e come pagamento per mercenari, e possono essere utilizzati principalmente per ridistribuire le abilità o comprare dei bonus temporanei presso la caverna. Oltretutto, sarà possibile scegliere una fra 5 "tattiche", che potenziando di una unità una particolare statistica permettono una personalizzazione dei personaggi leggermente più ampia, oltre a far valutare più facilmente le variazioni dovute alle statistiche stesse.

Infine, le novità investono anche l’equipaggiamento: si potranno utilizzare due armi (chiaramente una predominante come utilizzo sull’altra), uno spallaccio, un amuleto, due bracciali e due anelli in più: ogni pezzo di equipaggiamento inoltre può essere incantato dal druido, potenziandone gli effetti. Tra i possedimenti dei giocatori potranno rientrare anche delle pietre runiche, definite in quattro cerchi degli elementi, e che potranno potenziare le statistiche del personaggio. Rimane la possibilità di future implementazioni: al momento figurano due icone inutilizzate, che secondo voci forse potranno venir adibite ad animali di supporto (come i cavalli di Holy War).
 

 

 

Tagoria è quindi una proposta migliore delle altre? Di molte di queste sì, giudicando dalla più interessante gestione delle abilità, dalla leggermente maggiore varietà e gli sparuti momenti umoristici principalmente dovuti al druido, che si mostra essere un vecchio ladro sfruttatore: nulla di eccezionale o che lo renda un gioco rilevante per il curriculum dell’online gamer, ma abbastanza da soddisfare gli appassionati del genere, dando loro più possibilità rispetto ai giochi da cui ha ampiamente copiato.

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