Transformers 3 – Recensione Transformers 3

È cosa risaputa oramai che nell’occasione dell’uscita di ogni produzione hollywoodiana di un certo livello, la trasposizione videoludica è là, subito pronta a fare capolino sugli scaffali dei nostri negozi di fiducia. Peccato però che, molto spesso, questi tie-in non siano all’altezza delle aspettative e anzi si rivelino essere il più delle volte dei prodotti realmente scadenti. Questo elemento è soprattutto imputabile alla fretta con cui gli sviluppatori sono costretti a lavorare, per fare uscire il titolo in concomitanza con l’avvento del film nelle sale. La saga dedicata ai Transformers si è parzialmente svincolata da questa logica, soprattutto negli ultimi anni. La Battaglia per Cybertron, per esempio, si è dimostrato essere un videogioco di qualità, molto al di sopra degli standard classici dei tie-in. Scopriamo assieme se anche questo Dark of the Moon, trasposizione diretta del terzo capitolo della saga firmata da Michael Bay, si è rivelato all’altezza oppure no?

 


 

Tre anni prima…

Il gioco non segue pedissequamente quanto visto recentemente sul grande schermo, bensì racconta eventi antecedenti di circa 3 anni a quanto visto ne La Vendetta del Caduto. Gli Autobot infatti vengono a conoscenza del fatto che Megatron e i suoi Decepticon hanno abbandonato il pianeta ma, non fidandosi dei nemici giurati, decidono di verificare se questo corrisponde a verità. Non ci metteranno molto a scoprire che il tutto fa parte di una trappola studiata dai nemici per sbarazzarsi una volta per tutte degli Autobot. Ci ritroveremo quindi a dover fronteggiare Megatron, Shockwave e tutto il resto della marmaglia robotica in sette capitoli di pura azione. Una trama non proprio brillante, ma comunque in piena linea con i vari tie-in presenti in circolazione.

 

 


 

Veicolo, robot e…

Il gioco presenta la formula del classico action shooter in terza persona in cui, durante la campagna principale, dovremo farci largo tra i vari nemici robotici a suon di proiettili, in maniera molto simile a quanto visto nel capitolo precedente. Degne di nota ancora una volta le boss fight, tutte molto impegnative, divertenti e altamente spettacolari. Fin dalle prime battute di gioco, però, potrete rendervi conto della novità principale introdotta in questo titolo. Una feature che molto probabilmente farà storcere il naso a qualche purista e a molti aficionados della serie. Da che mondo è mondo, sappiamo benissimo tutti che i Transformers possono mutare in sole due forme distinte: la prima robotica, che rivela la loro vera identità, e la seconda sottoforma di veicolo, che gli consente di mimetizzarsi nel mondo degli umani. Ebbene i ragazzi di High Moon hanno pensato bene di aggiungerne una terza. Potremo infatti utilizzare la forma stealth, ossia una via di mezzo tra le due. Importante mettere in evidenza come per potere passare dalla forma robotica a quella veicolare, dovremo obbligatoriamente sempre passare dalla forma stealth. Nella prima potremo sfruttare tutta la potenza di fuoco del proprio personaggio, ma di contro avremo una difesa molto bassa. La modalità veicolo invece, in questo Dark of the Moon, risulta abbastanza inutile poichè limitata alle rarissime volte in cui dovrete allontanarvi in tutta fretta dal campo di battaglia o utilizzare il turbo per superare particolari ostacoli. La modalità stealth, invece, sarà quella che sicuramente utilizzerete di più, poichè offre un ottimo bilanciamento tra attacco e difesa e soprattutto perchè è l’unica che vi consentirà di agganciare con la mira i nemici.

 


 


Sette capitoli posson bastare

Il gioco, nei suoi sette capitoli, risulta abbastanza longevo e mai troppo ripetitivo, per via dei vari incarichi e delle varie battaglie che vi verranno via via proposti. Esso è strutturato in modo che i vari Autobot dovranno fronteggiare alcuni Decepticon in particolare. Tali accoppiamenti sono stati creati in maniera da bilanciare la difficoltà e offrire un maggiore grado di sfida ai giocatori. Il potentissimo Ironhide, ad esempio, se la vedrà con il coriaceo Mixmaster, Mirage dovrà invece sconfiggere il terrore dei cieli Starscream e così via. A tutto questo si aggiunge l’offerta del multiplayer, non vastissima, ma piuttosto divertente. Le modalità sono infatti tre per un massimo di dieci giocatori contemporaneamente. Potremo cimentarci in Deathmatch, il primo citato ma a squadre e una variante del cosiddetto King of the Hill. Le mappe a disposizione sono cinque però, rispetto al passato, visitabili solamente in orizzontale e mai in verticale (non ci sarà più possibile scalare edifici per intenderci).  Nel multiplayer avremo a disposizione 4 classi di personaggio, ricognitore, cacciatore, comandante e guerriero, e ognuna avrà la possibilità di progredire e potenziarsi nel corso del proseguimento dell’avventura.

 


 

Unreal Engine 3

Sotto il profilo tecnico il titolo si comporta piuttosto bene. Anche questo titolo sfrutta una versione riveduta e corretta dell’ormai celeberrimo Unreal Engine 3. I protagonisti, sia nel caso di alleati che nemici, risultano molto dettagliati. Non altrettanto si può dire a riguardo dei nemici “semplici” e casuali che incontrerete. La texturizzazione generale è però buona, coadiuvata anche da un sapiente uso di shader. Le animazioni invece purtroppo sono leggermente al di sotto della media e i difetti e le legnosità si fanno ancora più evidenti nel multiplayer. Gli ambienti sono sufficientemente curati e ricchi di dettaglio così come sono degne di nota le varie illuminazioni e gli effetti particellari, in particolar modo nel caso delle numerose esplosioni. Per quanto concerne il comparto sonoro la colonna sonora attinge a piene mani da quella del film, mentre il doppiaggio in Italiano è stato affidato agli addetti alla serie animata di Transformers.

 


 

Tirando le somme

Questo Dark of the Moon si dimostra pressochè in linea con la media dei tie-in classici visti fino ad ora, ma certamente un passo indietro rispetto al precedente capitolo della serie. Quello che delude maggiormente è la povertà del comparto multiplayer, un po’ limitato sia nelle mappe che nelle modalità disponibili, ma comunque godibile. La campagna principale vi regalerà qualche ora di divertimento e va da sè che se siete appassionati del franchise o siete rimasti particolarmente impressionati dalla pellicola e volete rivivere anche a casa l’atmosfera del mondo dei Transformers, non rimarrete certo delusi.

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