Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition – Recensione

Recensito su PlayStation 4

L’estro creativo, quello vero, è un qualcosa di molto raro da trovare, specialmente in un settore tremendamente aulico e pretenzioso come quello videoludico. Numeri di vendite, mosse di marketing e manovre commerciali spesso fanno la voce grossa e tendono a soverchiare la vena creativa delle software house che, in maniera più o meno evidente, decidono di contenere la propria voglia di osare e di affidarsi ai cosiddetti colpi a “botta sicura”. Per nostra fortuna c’è – come in tutti gli altri settori – chi a queste regole proprio non riesce a sottostare o, semplicemente, il cui estro è talmente straripante che finisce con lo sfondare ogni tipo di barriera concettuale e strutturale. Non possiamo non annoverare tra le fila di questa schiera di eroi Goichi “Suda 51” Suda, il cui talento creativo è ormai cosa ben nota e ne rappresenta la caratteristica principale, ritornando in Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition.

Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition

Il cinquantunenne director nipponico è stato definitivamente investito dalle luci della ribalta grazie alla serie No More Heroes, un vero e proprio gioiello in termini di gameplay e art direction, nonché per la qualità delle storie narrate e dei suoi protagonisti. L’annuncio del terzo capitolo della serie, durante l’E3 californiano, ha sicuramente generato grandi aspettative nel cuore dei fan che al momento possono comunque “consolarsi” con Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition, capitolo spin-off della serie principale, in uscita il 17 ottobre su PlayStation 4 e PC.

Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition è in realtà nato e pensato per Nintendo Switch, la cui versione è già disponibile dallo scorso 18 gennaio. Arrivare su PlayStation 4 e PC, però, siamo sicuri che potrà espandere non poco il pubblico che potrebbe appassionarsi a una serie che ha abbandonato molto presto il concetto di “multipiattaforma”, approdando in esclusiva su Wii col secondo capitolo e, appunto, su Switch con quello che sarà il terzo episodio canonico. In attesa di novità sull’ultimo capitolo della trilogia, comunque, vi parliamo oggi della qualità dell’approdo del suddetto spin-off su PC e sull’ammiraglia di Sony (versione da noi testata), curato, come al solito, da Marvelous e Grasshopper Manufacture.

Una risata che uccide

Partiamo subito col dirvi che Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition vi saprà strappare una risata dal primo all’ultimo secondo, anche quando ci si rende conto che gli argomenti trattati non sono esattamente dei più teneri e adatti a una famiglia. Del resto, già la natura del protagonista storico della serie è un biglietto da visita inderogabile: Travis Touchdown è il più grande killer del mondo, nonché grandissimo appassionato di videogiochi, e dopo l’ultima grande caccia, in cui si è liberato di un ostico avversario (argomenti narrati in No More Heroes 2: Desperate Struggle), al secolo Bad Girl, ha iniziato a godersi il dolce far niente in mezzo al nulla. La storia dello spin-off in questione parte proprio da qui: il padre di Bad Girl, il minaccioso Bad Man, ha iniziato una spietata caccia all’uomo, nel tentativo di trovare l’assassino della figlia ed ottenere così la tanto agognata vendetta. Una volta trovato e raggiunto Travis, i due iniziano un’aspra battaglia all’ultimo sangue, un match senza esclusione di colpi, interrotto da un incredibile evento, destinato a segnare le sorti di ambedue i contendenti.

Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition

La vecchia console maledetta Death Drive MKII, custodita da Travis in Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition, si “risveglia” all’improvviso risucchiando i due all’interno di essa e “costringendoli” ad affrontare i propri universi videoludici fino al raggiungimento di un determinato obiettivo: distruggere i bug, scovare la verità e, perché no, sventare una minaccia governativa in stile X-files. Il tutto, però, con un premio finale: Charlotte (Bad Girl) potrebbe resuscitare, a patto che i due riescano a collaborare e a trovare le sette Death Ball sparse un po’ per tutto il mondo, per poi installarle nella console e affrontare man mano tutte le sfide presenti all’interno dei vari giochi a cui queste sono connesse. Il filone narrativo che vi abbiamo grossomodo anticipato palesa un comparto tematico non propriamente elaborato, ma allo stesso tempo geniale e fuori di testa, in pieno stile con l’estro del direttore. La trama però riesce a espandersi in maniera interessante, passando da argomenti anche profondamente diversi tra loro e toccando in più di un’occasione tematiche forti, specialmente quando si analizzano le sotto trame presenti nei giochi vari in cui Travis e Bad Man sono impegnati, che saltano da una tematica all’altra, mantenendosi però ancorate a un ritmo incredibilmente alto e spassoso. Quella che è abbiamo di fronte è in realtà una storia cruenta, fatta di omicidi e macchinazioni varie, narrata però con uno stile incredibile e che non smarrisce mai il proprio stile.

Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition

La storia narrata nel secondo mondo di gioco di Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition, ad esempio, ci ha colpito parecchio per la crudeltà delle azioni dell’antagonista principale e per come le sue gesta sono state raccontate. Ci siamo trovati dinnanzi a uno spietato killer, che ha compiuto diversi omicidi con una furia impressionante ma con uno schema ben preciso, almeno fino a che Travis non ha posto fine alla sua esistenza (ludica, ovviamente). Tutte queste storie e situazioni vengono più o meno influenzate dalle continue citazioni che il titolo sbandiera con forza ogni volta che può, in una sorta di trionfo del non sense che non abbandona mai la scena e che rapisce il giocatore per qualità ed efficacia.

Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition

Mondo diversi, gameplay diverso

L’espediente narrativo di Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition, legato ai vari mondi differenti, si sposa perfettamente con lo stile di gioco del titolo, il cui gameplay rappresenta il fiore all’occhiello della produzione. Lo stile da “semplice” hack n slash si plasma in continuazione, anche a causa della scelta di modificare la telecamera in modo continuo, dando così la sensazione di trovarsi ogni volta – per davvero – alle prese con un gioco differente. In realtà, ciò non si discosta più di tanto dalla realtà dei fatti: i vari mondi, intervallati da sequenze in stile light novel che sprizzano personalità da ogni poro cybernetico, sono spesso e volentieri molto diversi tra loro: se la base è sempre quella di un gioco action e con poche pretese in termini di complessità, Travis Strike Again: No More Heroes Complete Edition varia parecchio in termini di struttura complessiva.

Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition

Basti pensare che ci capiterà di giocare praticamente con un basilare gioco di macchine o a una variante di Space Impact, solo per citarne alcuni, in onore di un divertimento di base sempre presente e che non abbandona mai il videogiocatore. Se a tutto questo si aggiunge la presenza di tanti nemici diversi, con caratteristiche diverse e Automaticamente da affrontare in modo diverso, il tutto chiaramente assume una connotazione completamente differente. La bontà della realizzazione dei nemici si estende anche ai boss: in tutto ce ne sono sette principali, uno per livello più una sorta di mini-boss ricorrente che troveremo in ogni mondo di gioco, seppur con varianti in termini di aspetto e abilità varie.

Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition

Per superare le fatiche del gioco, il cui livello di sfida è in verità sempre discretamente accettabile anche se non esente da picchi di difficoltà improvvisi e mal calibrati, è possibile anche  farsi affiancare da un amico, grazie alla presenza di una co-op locale ben fatta e soprattutto divertentissima. Scegliendo questa modalità si potranno livellare e sviluppare ambedue i protagonisti, grazie alla presenza di una componente ruolistica tutto sommato molto modesta. Livellando gli eroi aumentano semplicemente i punti vita e la potenza d’attacco, mentre il vero fulcro del gameplay rimangono le skill. Sia Travis sia Bad Man (spoiler alert: e non solo), potranno utilizzare diverse skill, sia di attacco sia di boost temporaneo o di cura, necessarie per sconfiggere le numerose truppe nemiche. Si tratta ancora una volta di un qualcosa di non particolarmente elaborato, ma che abbiamo comunque apprezzato: queste ultime funzionano complessivamente bene e riescono a offrire ancor più divertimento alla formula ludica già di per sé molto eccitante e ricca.

Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition

A dar fastidio, però, ci ha pensato per buona parte del tempo la gestione delle skill stesse, che spesso inspiegabilmente non vanno a segno, o finiscono (in co-op) per colpire l’alleato senza un apparente motivo. Più in generale, il feedback dei comandi sembra sempre subire una sorta di input lag fasitidioso che in alcune sequenze, funestate anche dalla complessità della telecamera, si tramuta in un quadro complessivo frustrante. Niente comunque che infici più di tanto la qualità generale del titolo, che rimane godibile sia in co-op sia in singolo, in cui passare da sequenze platform a battaglie all’ultimo sangue per tutte le 12-13 ore necessarie a completare la campagna principale rimane comunque un piacere.

Budget Strikes Again

Non è un mistero che Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition sia un titolo dal budget molto limitato, un po’ come i suoi precedessori e in generale tutte le opere a cui Suda 51 ha collaborato attivamente. E anche stavolta, purtroppo, l’assioma non cambia: lo stiloso action targato Grasshopper Manufcatured e distribuito da Marvelous non è sicuramente un capolavoro dal punto di vista tecnico, né in versione Switch e nemmeno sulla più potente PlayStation 4 Pro. La quantità di poligoni è molto limitata e la qualità delle texture è decisamente di basso livello, accompagnata però da una pulizia generale nettamente superiore rispetto al passato e da una stabilità in termini di frame rate sicuramente più decisa. La povertà scenica dovuta alla scarsa possibilità in termini produttivi viene mascherata egregiamente da quelli che sono gli scenari, che abbracciano un po’ tutti quello stile vintage da anni 80’ – 90’, con un design quasi vicino alla “Pop Art”, che complessivamente – almeno sulle prime – restituisce un feedback interessante.

Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition

A un occhio più allenato è però impossibile che sfuggano alcuni dettagli squisitamente tecnici, che dimostrano quanto il lavoro di Suda 51 sia semplicemente molto ispirato e qualitativamente elevato, ma martoriato da un budget certamente limitato che ne ha frenato – e non poco – la resa totale di Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition, specialmente appunto se ne si fa una questione strettamente tecnica. Il gioco non ci ha mai dato l’impressione, per dirla breve, di un titolo pensato per questa generazione di console e se su Switch ciò potrebbe essere accettabile, lo stesso non possiamo proprio dirlo delle versioni PlayStation 4 e PC, le cui maggiori possibilità in termini di potenza hardware evidenziano ancora di più tutti i limiti di una produzione tanto spettacolare sul versante artistico quanto poco valorizzata dalla scarsità di mezzi a disposizione.

Discorso molto diverso per quel che riguarda il comparto sonoro: la soundtrack che accompagna ogni traversata di Travis e Bad Man in Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition è semplicemente divina, e rende il senso d’immersione generale ancor più massiccio e doveroso. La colonna sonora è una vera esplosione sensoriale e non smette mai di esserlo, affiancandosi così a quello che è tutto l’impianto generale del titolo che, in barba a tutti i limiti del caso, riesce sempre a sorprendere.

Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Edition

Travis Strikes Again: No More Heroes Complete Editions approda su PlayStation4 e PC senza grosse novità in termini tecnici, con i limiti alla base dell’opera originale che si ingigantiscono in rapporto alla maggiore potenza delle due piattaforme rispetto a Nintendo Switch. Nonostante questo, però, l’opera di Suda 51 va assolutamente vissuta, perché sorretta da uno stile narrativo e visivo incredibile e ricco di spunti geniali, capaci di strappare un sorriso e un sonoro “Ah!” in più di un’occasione. Se a tutto ciò ci aggiungiamo un gameplay semplice ma allo stesso tempo stratificato, che cambia in continuazione a seconda dei mondi di gioco, allora capiamo di essere di fronte a un piccolo gioiello, eccessivamente passato in sordina e che meriterebbe più attenzione. Ah, poi è possibile affrontare tutta la storia in co-op, e la versione in questione include anche i vari DLC (in verità pochi e dallo scarso interesse) usciti su Nintendo Switch nel corso dei mesi scorsi. Cosa volete di più? Probabilmente un comparto tecnico adeguato. E avreste ragione.

7.6

Pro

  • Artisticamente ispirato
  • Gameplay dinamico e divertente
  • Travis è un personaggio meraviglioso
  • Colonna sonora imponente
  • Divertente in co-op...

Contro

  • …ma non esente da sbilanciamenti vari, specie in alcune boss-fight e con specifici nemici
  • In multi è complicato coordinarsi in alcune sezioni e caotico da seguire
  • Tecnicamente molto arretrato
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