Warcraft III: Reign of Chaos – Recensione Warcraft III: Reign of Chaos


Warcraft II
e Command & Conquer (della Westwood Studios) si possono, a buon titolo, considerare pilastri del genere strategico in tempo reale avendo contribuito molto a diffondere il genere e introducendo elementi che sono poi diventati comuni.
Dopo l’uscita nel 1998 di Starcraft, la Blizzard annunciò che Warcraft III sarebbe stato un ibrido tra uno strategico in tempo reale e un gioco di ruolo, anche se poi molti elementi di questo secondo genere furono accantonati dal progetto iniziale. Warcraft III: Reign of Chaos risulta quindi fondamentalmente uno strategico, mentre gli elementi da RPG sono rimasti limitati.

La Legione del Caos

La minaccia attorno alla quale ruota la storia del gioco è costituita dalla comparsa della Burning Legion, costituita da arcaici demoni che intendono invadere le terre di Azeroth.
La storyline viene seguita attraverso l’immedesimazione di tutte e quattro le razze esistenti nel mondo di Warcraft: umani, orchi, non-morti e elfi della notte. Ogni fazione reagirà in maniera differente alla minaccia della Legione; se, ad esempio, gli umani cercheranno di contrastarla, i non-morti cercheranno di favorirla per dominare sotto il loro comando. In questo quadro generale si svolgono eventi interni che caratterizzeranno meglio ciascuna razza.
La trama di Reign of Chaos non è davvero niente male. I personaggi protagonisti che controllerete sono convincenti e il gioco riesce bene a far calare il giocatore nelle "condizioni" delle varie razze.

Il cammino degli Eroi

Il concept di Warcraft III non si distacca molto da quello di un qualsivoglia strategico, o come minimo i parametri chiave sono presenti.
Rispetto al suo predecessore, in questo capitolo si è data più attenzione alla qualità delle proprie truppe, piuttosto che alla quantità. Per ognuna delle quattro razze verrete messi nei panni di un Eroe, che avrà una classe a sé, potrà contare su abilità uniche (alcune delle quali influenzeranno la potenza delle altre milizie) e statistiche superiori la norma. Non solo, ma queste unità particolari sono in grado di avanzare di livello acquisendo esperienza in battaglia, il che li farà diventare più potenti e renderà accessibili tecniche e abilità che potranno davvero fare la differenza sul campo invece che rimanersene nel proprio territorio ad accumulare milizie. In questo titolo sarà fondamentale costruire il prima possibile una piccola forza efficiente e far acquistare al proprio Eroe l’esperienza per potenziarsi.
Le razze e i relativi Eroi sono estremamente bilanciate tra di loro; ognuno ha pregi e difetti ma soprattutto caratteristiche uniche. Le differenze tra le razze sono davvero la carta vincente di questo gioco; nell’usare una o l’altra razza bisogna abituarsi a parametri e caratteristiche profondamente diversi; differenziazione, questa, che manca a molti altri giochi dello stesso genere. Di sicuro vi divertirete a provare le varie fazioni.

L’interfaccia è funzionale ed efficace allo scopo senza dubbio. Si può controllare ogni cosa col solo mouse, ma per i giocatori più esperti la tastiera offre "scorciatoie" per determinate azioni.
Oltre alla modalità Storia, è possibile anche affrontare la CPU del gioco in battaglie custom. In questo caso noterete che la difficoltà è decisamente più alta, adatta ai giocatori più abili.
Da segnalare la possibilità di partite on-line attraverso il servizio Battle.net, molto ben fatto e di efficace gestione.

Le terre di Azeroth

Warcraft III è il primo gioco Blizzard completamente in 3D. Tenendo conto di questo, bisogna riconoscere che il risultato è decisamente discreto.
Gli ambienti sono colorati e renderizzati molto bene, conferendo una buona atmosfera.
I modelli poligonali delle unità appaiono un po’ "blocchettosi" e le texture utilizzate sono poco dettagliate. In occasione delle scene non-interattive la telecamera si avvicina parecchio alle unità e le incertezze grafiche sono quindi visibili, ma con la visuale alta usata durante le partite vere e proprie non si nota quasi niente.
L’aspetto del gioco quindi è più che convincente e nel complesso non deluderà.
Una menzione speciale ai filmati in CG, davvero spettacolari.

Urla di battaglia

Il reparto musicale consiste prevalentemente in accompagnamenti ambientali e di battaglia, che malgrado siano senza dubbio adatti allo scopo, non riescono a sollevarsi quel tanto da diventare "memorabili".
Un ottimo lavoro è stato svolto per il doppiaggio dei personaggi che contribuisce a caratterizzarli nel giusto modo.

Per concludere

Warcraft III: Reign of Chaos è senz’altro un degno successore della serie. Introduce elementi nuovi e propone una diversa calibratura al genere, il tutto con una storia e un’ambientazione avvincenti.
Senza dubbio un titolo consigliatissimo agli amanti del genere e soprattutto ai fan della serie.

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