Wipeout 3 – Recensione Wipeout 3

Ritorno al Futuro

Quante volte, vedendo gli scintillanti e rapidi bolidi guizzare nei vari giochi di guida, ci siamo chiesti quale sarebbe mai stato il futuro di questo tipo di sport? Innumerevoli, senz’altro. Chi aveva una risposta a tale quesito è stata la Psygnosis che tempo fa pubblicò una perla rara nota a tutti come Wipeout. Il successo fu inaspettato e incredibile: molti appassionati di corse iniziarono a migrare verso le stupefacenti navicelle che si davano battaglia in vari circuiti antigravitazionali sparsi per il globo. Il titolo divenne un cult, tanto da arrivare ad altre due incarnazioni su PSX, per poi continuare la sua onoratissima carriera anche su PSP e PS2. In quest’occasione, Wipeout 3 rappresenta il picco di qualità della serie nell’universo a 32 bit Sony. E probabilmente non esiste una definizione migliore da attribuirgli.

Un altro mondo

Una volta inserito il disco nella console, premere il tasto di accensione sarà come catapultarci immediatamente in un altro mondo. Dimenticatevi dunque dei cordoli bianchi e rossi, dei circuiti di gara come li conoscete: le ambientazioni estremamente ben realizzate vi porteranno in un universo totalmente diverso dal nostro. Benvenuti nel ventunesimo secolo, un mondo dove imponenti grattacieli si ergono all’orizzonte, assieme a complessi industriali sterminati e dove navicelle AG (di ottima fattura), si sfidano fra di loro in tracciati che definire estremi sarebbe veramente poco. In qualità di piloti di questi formidabili veicoli, ci ritroveremo catapultati in percorsi che passano per tetti di abitazioni, miniere abbandonate, cave ghiacciate e perfino all’interno di un centro commerciale! Insomma, dal primo capitolo c’è da dire che di strada se n’è stata fatta davvero tanta, per quanto concerne la grafica. Pensate che in questo seguito potremo perfino usufruire di una simpatica visuale dal cockpit della nostra aeronave, aumentando notevolmente l’immersione. Un’unica pecca comunque c’è: l’interfaccia del menu di gioco, per quanto voglia ispirare la modernicità e asetticità che  forse ci attende nel futuro, diciamocelo, è semplicemente orribile e di certo non si intona con la sontuosità offerta dal comparto grafico.

La scuderia Feisar è sempre stata una presenza fissa nella serie Wipeout

 

For Skilled Players Only

Mettiamo subito le cose in chiaro: Wipeout 3 non è di certo un gioco per chi è indeciso o lento di riflessi. Qua la velocità raggiunge livelli stratosferici e non può essere di certo controllata solo con delle "banalissime" derapate o con degli "obsoleti" freni a disco. In questo titolo sarà richiesta una migliore gestione degli aerofreni rispetto al passato, in quanto diverranno la chiave per riuscire a superare indenni delle curve davvero ostiche, le quali saranno addirittura delle spirali ascendenti o discendenti. Inoltre, è stata ulteriormente potenziata la gestione dell’hypertrust in quanto renderà il consumo dell’energia più verosimile, al contrario del precedente titolo, in quanto varierà anche in base agli urti subiti. Miglioramenti anche per le armi: sono stati aggiunti dei pratici scudi e perfino un dispositivo per l’invisibilità e sono state modernizzate le armi non automatiche, prima fra tutte la raffica al plasma. Di certo ci vorrà un po’ per riuscire a padroneggiare questo titolo, in quanto bisogna essere dei veri esperti per riuscire a controllare le navette alle alte velocità, ma una volta che avrete imparato, collezionerete una vittoria dopo l’altra.

 F7200 Racing League

Il gioco ruota attorno a una fittizia competizione mondiale per navette antigravitazionali che corrisponde al nome di F7200 Racing League, e comprende circuiti sparsi in varie parti del mondo (questi spaziano in varie ambientazioni come grandi città, montagne e zone industriali semi-abbandonate). Ognuna delle gare può essere affrontata in tre classi: Vector (facile), Venom (intermedio) e Rapier (difficile). Una volta completate tutte le gare in ogni livello (e di certo non sarà una passeggiata), sarà possibile sbloccare un livello Phantom che sarà ancora più difficile e che sarà il pane di tutti quei videogiocatori "underground" desiderosi di affrontare una sfida degna di questo nome. Avremo vari modelli di veicoli fra cui scegliere: alcune sono presenze ricorrenti nella serie, come la Feisar che ben si adatta ai principianti, o la Piranha per i piloti più esperti, mentre altre, come l’imponente Gotecki 45, sono state create apposta per questo nuovo capitolo. Inutile dire che ognuna è ben caratterizzata in termini di caratteristiche di velocità, manovrabilità e resistenza e che dunque sarà possibile adattare il proprio stile di guida a ciascuna di esse. Di certo non si tratta di una tranquilla passeggiata domenicale, dato che sarà possibile utilizzare le armi, ma bisogna anche fare attenzione a non farsi ammazzare. Infatti, se per caso la nostra energia scudo dovesse scendere a zero, saremmo immediatamente eliminati dalla gara. Questo a meno che non riusciamo a raggiungere i box per ricaricarci totalmente. Una cartolina dal futuro davvero niente male.

Se mai vi siete chiesti come potrebbe evolversi il racing nel futuro, ecco una possibile risposta

 

Technologic

Inutile dire che in quanto a musica, sarà impossibile trovare rock e derivati, visto il contesto in cui ci troviamo. Per la soundtrack di questo nuovo capitolo sono stati interpellati alcuni dei DJ e produttori techno più di spicco della scena internazionale fra cui Propellerheads, Sasha, Chemical Brothers e molti altri. Attenzione però, mica si tratta del solito "tunz-tunz": molte di queste canzoni sono state composte ad hoc per il titolo in modo da sottolineare l’atmosfera futuristica del gioco che avvolge il giocatore. Note per i sensi, dunque, dato che presi dalla gara, ci sentiremo totalmente trascinati dalla soundtrack che non potrà fare altro che pompare ulteriore adrenalina mentre lottiamo per la vittoria. Nulla di particolarmente speciale per gli effetti sonori, ma fanno di sicuro il loro lavoro, nonostante siano veramente troppo bassi e, alle volte, il sibilo dei propulsori delle navette pare impercettibile.

Strade? Dove siamo noi non ci servono strade…

Volgendo lo sguardo dunque a questo incredibile spettacolo rappresentato da Wipeout 3, possiamo affermare che è il "miglior simulatore di guida del futuro" pubblicato sulla scatolina grigia Sony. Coloro che lo giocheranno anche per la prima volta lo troveranno estremamente divertente nonostante la difficoltà di gioco (almeno quella iniziale) e altamente appagante una volta presa la dimestichezza necessaria con il sistema di controllo per spazzare via gli avversari. La sua alta risoluzione nella grafica, l’estrema cura riposta nella colonna sonora e la sfida offerta da ogni gara ci faranno perdere ogni contatto con la realtà, catapultandoci nel bel mezzo di un’azione frenetica, veloce e senza soste. La qualità della serie è poi aumentata ulteriormente con le ultime incarnazioni su PSP e PS2, facendo dimenticare a molti gamers veterani della prima ora competizioni motoristiche  del nostro mondo, ritenendole troppo noiose. E ci viene da chiederci se forse, nel futuro, perfino le sofisticate monoposto di F1 diverranno forse "obsolete" di fronte ai mezzi di Wipeout

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