Guida atipica a Metal Gear Solid V – Missione 29: Archaea Metallici

La missione 29 di Metal Gear Solid V è considerata tra le più difficili del gioco: sfatiamo questo mito vedendo come superarla facilmente e come ci si prepara per la resa dei conti.

Dopo una pausa estiva dal campo di battaglia è tempo di riprendere le guide su Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, che vanno a toccare in maniera più completa possibile le missioni più importanti dell’ultimo titolo (per ordine cronologico) della saga creata da Hideo Kojima. Siamo alle battute finali della prima parte del gioco: nella scorsa guida (Code Talker) avevamo salvato l’omonimo navajo dalla prigionia di Skull Face, per cui lavorava come biologo, e senza tante cerimonie ha accettato di curare gli uomini di Big Boss, che stanno morendo a causa di un batterio che Code Talker stesso ha perfezionato.

Una volta in volo il duo composto da Big Boss e Code Talker si sono ritrovati nel bel mezzo di una nube marrone. “Archaea metallici” sospira Code Talker, geneticamente modificati per corrodere l’elicottero e farlo precipitare. Buona lettura!

Metal Gear Solid V elicottero missione 29
L’elicottero è inutilizzabile.

Obiettivi principali della missione 29 di Metal Gear Solid V, Archaea Metallici:

  • Eliminare i Teschi

Obiettivi secondari della missione 29 di Metal Gear Solid V:

  • Estrazione di Code Talker
  • Completare la missione senza essere presi dai soldati fantoccio
  • Estrazione dei Teschi

L’approccio alla missione:

La numero 29 di Metal Gear Solid V, Archaea Metallici, è una missione “atipica” rispetto quelle affrontate in precedenza in quanto è orientata all’offensiva. Lo stealth serve a poco, infatti, contro quattro Teschi che formano il comitato di benvenuto una volta precipitati nell’aeroporto di Nova Braga. In questa missione saremo chiamati a eliminare i Teschi un’ultima volta, solo che in quest’occasione hanno un asso nella manica: un’armatura simil pietra che gli conferisce una “seconda vita”, vale a dire che bisognerà sfondare la loro protezione prima di iniziare a fargli danno.

Metal Gear Solid V teschi missione 29
I Teschi 2.0.

L’arena in cui si svolge il combattimento uno contro quattro è vasta e si tratta dell’intero aeroporto di Nova Braga, in Africa Centrale. Le aree più importanti da tenere in considerazione sono quelle interne, dove i Teschi non possono entrare, per tirare il fiato o ricaricare. Passiamo ora a vedere l’equipaggiamento che, dopo svariate prove, è risultato il migliore per affrontare Archaea Metallici.

L’equipaggiamento ideale per la missione 29 di Metal Gear Solid V:

Nonostante tutto faccia credere il contrario, è possibile prepararsi come se nulla fosse prima di affrontare la missione. Archaea Metallici verrà messa in stand by con un cinematografico to be continued pur di permettere di selezionare il miglior armamentario per questo scontro delicato.

Affrontiamo prima di tutto l’annosa questione del compagno che Big Boss potrebbe portarsi dietro: non essendo una missione stealth, D-Dog è fuori dall’equazione (si farebbe solo male) e il D-Walker, a parte saperlo usare, è aperto completamente al fuoco nemico. La sua durabilità è presto compromessa, ragion per cui il compagno ideale è ancora una volta Quiet, che essendo un cecchino gode di una posizione privilegiata da cui colpire i Teschi. Il fucile da cecchino migliore che possa imbracciare è il Sinful Butterfly, praticamente una versione modificata ad hoc per la donna del Brennan. È il fucile dalla più alta perforazione, capace di impensierire anche i carri armati. Il progetto del Brennan lo si trova nella missione 28 nella villa in cui Code Talker è tenuto prigioniero (ancora una volta, vi rimandiamo alla guida completa). Richiedendo un team R&D di livello 38, però, è difficile averlo in tempo per Archaea Metallici: in questo caso il classico Wicked Butterfly va più che bene, offrendo un’attività di fastidio e di aiuto passivo.

Metal Gear Solid V equipaggiamento missione 29
L’equipaggiamento consigliato.

L’equipaggiamento del nostro protagonista è di gran lunga più importante: dovendo combattere armati fino ai denti, la tuta più logica è la Battle Armor, che garantisce una protezione maggiore. Le armi primarie che sono risultate più efficaci per lo scontro sono il lanciagranate Isando Rgl-200 e un mitragliatore dall’alta cadenza di fuoco come per esempio l’Alm 48, mentre la scelta sull’arma secondaria è ricaduta sull’Uragan-5. Infine, sebbene la loro utilità sia relativa, potete portare con voi granate e granate fumogene per far perdere (brevemente) le vostre tracce. Si parte, Pequod!

La missione 29 di Metal Gear Solid V: Archaea Metallici

L’elicottero atterrerà al centro dell’aeroporto di Nova Braga. Big Boss e il coriaceo Code Talker si sono miracolosamente salvati. L’elicottero è stato completamente corroso dalla nube di Archaea metallici, ma c’è poco tempo per recuperare le forze: i Teschi sono già arrivati e sono più forti che mai.

Metal Gear Solid V arena missione 29
Uno contro tutti.

Questi non sono come i Teschi affrontati più volte nel corso di Metal Gear Solid V, in più a questo giro non sono soli: i quattro Teschi, potenziati da un’armatura che (ri)nasce spontaneamente sui loro corpi, si sono portati dietro dei soldati semplici zombizzati che lentamente circondano Big Boss e il vecchio parassitologo. Non vi preoccupate dei soldati, sono una distrazione che non è possibile permettersi. Evitateli totalmente, e non temete per Code Talker che rimarrà seduto davanti alle macerie dell’elicottero. Non gli succederà nulla anche se vi trovate a centinaia di metri di distanza.

Non appena finisce la cut scene, il consiglio è quello di correre in avanti senza mai fermarvi fino a che non arrivate al piazzale con i container bianchi che dà a un edificio aperto da tre lati. Il piccolo magazzino fornisce una protezione costante, tre vie di fuga e un metodo per sparpagliare i quattro Teschi, non permettendo loro di concentrare gli attacchi.

Metal Gear Solid V magazzino
Il magazzino in questione (a sinistra).

Similmente alla missione 16 (la Comitiva dei Traditori), che vi consigliamo di leggere per un ulteriore approfondimento contro i Teschi, questi nell’aeroporto africano hanno le stesse mosse dei loro compagni, l’unica differenza è la loro maggiore resistenza: come accennato, infatti, sono dotati di una seconda barra della vita che funziona come uno “scudo”. Qui entra in gioco il mitragliatore, che dobbiamo considerare la nostra arma prediletta: la grande capacità di munizioni (specialmente se migliorata) e la velocità con cui vengono sparati i proiettili comportano da un lato un danno costante che azzera lo scudo in una manciata di secondi (con fuoco continuo), dall’altro una ricarica più dilazionata nel tempo. Un fucile d’assalto ci costringerebbe invece a ricaricare molto frequentemente e a vanificare molti degli sforzi fatti, mentre l’Uragan-5 e il lanciagranate Isando sono side weapons da utilizzare all’occorrenza.

Sfruttare il magazzino come copertura e sparare quando opportuno, rientrando per ricaricare, è quindi una strategia più che valida per far fuori uno dopo l’altro i Teschi. Le uniche cose di cui ci si deve preoccupare sono due: uno, che se è vero che i Teschi non possono entrare nel magazzino o in nessun altro edificio dell’aeroporto, possono sempre ricorrere a uno dei loro attacchi più letali, vale a dire quello di far spuntare ovunque sotto il terreno degli spuntoni che nel giro di qualche secondo esplodono; due, a volte i Teschi potrebbero ricorrere ad attacchi corpo a corpo con il loro machete. Questo è telegrafato da un effetto sonoro e può avvenire in due modi: con e senza salto. In entrambi i casi bisognerà imparare a padroneggiare il tasto di reazione che comparirà brevemente su schermo: imparare a ritorcere contro il machete rende i Teschi degli agnellini, provare per credere.

Metal Gear Solid V sconfiggere teschi
Allenatevi, è una delle soddisfazioni più belle del gioco.

Come evitare gli spuntoni (e l’esplosione) è presto detto: non appena arriveranno, e ancora una volta con il loro tipico suono premonitore, vi consigliamo di correre e lanciarvi a terra per compiere uno scatto decisivo. Una volta svuotata la barra protettiva, i Teschi ritorneranno alla normalità e soprattutto vulnerabili: con un mitragliatore come l’Alm 48 non dovreste avere problemi a svuotare anche la barra della vita in pochi secondi, ma se così non dovesse succedere e foste costretti a una ritirata strategica ritornate pure nel magazzino. Dopo un po’ il loro scudo si ricreerà e dovrà essere di nuovo svuotato per ritornare a intaccare la vita (questa non si rigenera, per fortuna).

Nelle vicinanze, inoltre, si dovrebbe anche trovare un mitragliatore antiaereo, sicuramente più potente di un semplice fucile; non è consigliato farne uso di usarlo in quanto è molto lento e riposizionarsi vorrebbe dire aprire le braccia a un colpo di machete. Ci sono una miriade di modi per affrontare questa missione ma se ci permettete di tenervi la mano la via per la vittoria è lastricata in tre punti principali:

  • Utilizzare il magazzino come punto di controllo.
  • Un mitragliatore (come l’Alm 48) è il vostro miglior amico.
  • Imparare a evitare l’attacco degli spuntoni e contrattaccare il loro attacco machete li neutralizzerà velocemente.

Una volta respinto l’ultimo attacco dei Teschi la nube di Archaea metallici si dissolverà. A questo punto non vi resterà che recuperare Code Talker e chiamare Pequod per poter finalmente debellare l’epidemia che sta decimando i Diamond Dogs.

Metal Gear Solid 5 Missione 28

Nota: non è possibile estrarre i teschi prima di aver completato Archaea Metallici. L’arrivo di Code Talker al quartier generale gli permetterà di sviluppare una tuta simile alla loro per Big Boss che per attivare i poteri speciali avrà bisogno dell’essenza dei Teschi originali, d’ora in poi estraibili via Fulton sia vivi che morti.

Se non l’avevate ancora capito, ciò che accomuna tutti coloro confinati in quarantena (o, peggio ancora, morti) è la lingua che parlano, più specificamente il kikongo, ceppo linguistico della lingua Banto tra il Congo e l’Angola. Per limitare al massimo le perdite, quindi, la soluzione era quindi quella di mettere tutti coloro che parlavano kikongo in infermeria. Come accennato nella precedente missione, il vecchio indiano d’America pianifica attraverso un batterio chiamato wolbachia di colonizzare i parassiti trasformando i maschi in femmine e impedendo la riproduzione che porta alla morte dell’ospite. Il tutto avviene nella cut scene, per cui una volta portata a termine la missione i vostri soldati cesseranno finalmente di morire.

Metal Gear Solid V wolbachia epidemia
ll wolbachia salvavita.

Ora che i pezzi si sono re-allineati sulla scacchiera, grazie all’aiuto di Code Talker e di un più recalcitrante Huey Emmerich il piano di Skull Face è rivelato in tutto il suo orrore: vendere minerali con tracce di uranio e Archaea metallici a chiunque paghi il giusto. L’Archaea arricchirà l’uranio che, caricato sui carri armati bipedi, permetterà anche al più piccolo gruppo terroristico di avere un potenziale nucleare. Il tema della deterrenza nucleare, di fondamentale importanza soprattutto in Metal Gear Solid: Peace Walker, ritorna in Metal Gear Solid: The Phantom Pain in tutta la sua prepotenza, con Skull Face che propone una deterrenza totale con la perdita dello strapotere di Stati Uniti e Unione Sovietica, le superpotenze che hanno diviso il mondo in due. Allo stesso tempo, un dispositivo di sicurezza nelle mani di Skull Face permetterà a lui di controllare se e quando attivare o meno la testata nucleare, concentrando il potere decisionale non ai singoli stati, ma a un solo uomo.

Un altro serio problema riguarda gli esperimenti che il capo della XOF ha condotto e testato sulla pelle dei Diamond Dogs, la vera arma di distruzione di massa: i parassiti che attaccano una determinata lingua e la spazzano via insieme a chi la parla. Ocelot, che di tortura se ne intende, strappa ad Emmerich (ex alleato di Snake in Peace Walker passato poi nelle grazie di Skull Face) il luogo in cui si trova Sahelanthropus, la cui attivazione ufficiale metterebbe in allerta tutto il mondo, dando fondo alle rispettive riserve nucleari. La gigante creazione dello scienziato si trova in Afghanistan, a OKB Zero, un’ex base sovietica. Metal Gear Solid V si avvia così alla sua prima conclusione.

Metal Gear Solid V vendetta skull face
Skull Face è un pensiero fisso.

Con Sahelanthropus, Skull Face non è lontano: è ora di mettere fine ai suoi piani con la penultima missione del (la prima parte del) gioco. Sperando che questa guida vi sia stata d’aiuto (Archaea Metallici è considerata tra le più problematiche) l’appuntamento è con la prossima guida atipica di Metal Gear Solid V, dedicata alla missione 30: Skull Face.

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