Age of Conan: Hyborian Adventures – Black Ring Citadel

Molti sono gli ostacoli superati per giungere fino a qui. Toth-Amon è vicino! Gli incantesimi che vi incatenavano a lui sono ormai spezzati, scomparsi assieme al Grim Grey God. Solo una fortezza si erge a difesa della sua persona, e la chiave per accedervi è nascosta nella Black Ring Citadel… permettetemi di scortarvi nei suoi meandri!

Black Ring Citadel, o più comunemente noto come BRC, è l’end game dungeon su cui attualmente molte gilde stanno lavorando, in attesa che la fortezza di Toth-Amon venga resa disponibile. Per accedervi, il raid che intende affrontare i suoi pericoli e rivelare i suoi tesori dovrà innanzitutto accettare una quest data da Kalanthes, ma solo una volta che la Destiny Quest personale sarà stata completata ed il Grim Grey God distrutto. Ricevuta la quest, si dovrà parlare con un altro NPC, Cha, localizzato nella città in Kheshatta, il quale chiederà di portargli nientemeno che il dente di un drago. La bestia in questione è ovviamente il demone-drago Vistrix, appartenente al primo tier di raid che permetteranno ai giocatori di acquisire esperienza con gli incontri end-game di Age of Conan e sopratutto di equipaggiare i loro personaggi con armi ed armature epiche, in grado di incrementare le capacità combattive nei confronti delle creature di questi dungeons.
Una volta ottenuto il dente bisognerà tornare da Cha, che chiederà di parlare ad un altro NPC e di viaggiare nelle terre selvagge di Zelata, nelle quali nuove informazioni verranno rese note e da Kalanthes, infine, dove l’ultimo indizio viene svelato e vengono ottenute le quest all’interno di BRC.

Black Ring Citadel si trova alle spalle della città di Kheshatta, per arrivarci bisognerà affrontare una sorta di corridoio ben fornito di cultisti e oscuri Gargoyle. La porta della cittadella si erge in cima ad una scalinata, ed una volta entrati saranno tre le strade a disposizione. In realtà la terza porta, quella proprio di fronte, non sarà accessibile fino a quando le chiavi di entrambe le ali della cittadella non saranno saldamente in mano del raid leader, per cui cominceremo per gradi.


WING 1

Per accedere alla prima ala della cittadella bisognerà prendere la porta sulla destra. L’architettura del dungeon non è molto complessa. L’accesso al primo boss avviene attraverso una sorta di grotta, o forse uno scavo.  A difesa di Excorant, il primo boss, vi sono alcuni incontri di livello epico, i quali non presentano particolari difficoltà se affrontati uno alla volta, ma le cose non vanno sempre come si desidera. In caso di incontro multiplo sarà bene ricordare che alcuni di questi nemici sono suscettibili al crowd control (geo-infuser e flame-keeper) e che i minion da loro evocati sono facile preda di Necromancer e Demonologists grazie ai loro incantesimi "uccidi-minion". Le guardie sono resistenti a qualunque tipo di crowd control, pertanto è buona misura mettere il Tank a tenerle a bada. Una volta liberato il cammino, la prima stanza ad aprirsi è quella di Excorant, il signore dei Gargoyle.

 

Excorant, il signore dei Gargoyle

Pur essendo il primo boss da affrontare, Excorant rappresenta uno scoglio non indifferente, e necessita di una buona dose di coordinazione da parte dei giocatori che lo fronteggeranno. Lo scontro si divide in due livelli, il primo, nel quale Excorant mantiene la forma umana, è forse il più pericoloso. Il main Tank dovrà rimanergli addosso per l’intero combattimento, mentre un paio di curatori staranno attenti che la sua salute non sia troppo bassa. A 45 secondi dall’inizio del combattimento, le due statue Gargoyle alla sinistra della stanza prenderanno vita. E’ essenziale a questo punto che i due off-Tank prendano immediatamente controllo di questi nuovi avversari, perché si getteranno come avvoltoi sul main Tank, e se questo dovesse morire, sarebbe davvero dura portare a termine questo incontro. I Gargoyle andranno uccisi il più velocemente possibile, dato che a 45 secondi dal loro risveglio due nuove statue si animeranno, e così di nuovo passati altri 45 secondi, per un totale di 6 Gargoyle. Mentre la lotta con queste creature infuria, giocatori a caso si troveranno rallentati. Non si tratta di un normale tipo di crowd control, e nessuna abilità speciale può salvare da questa condizione. Passati alcuni secondi, infatti, le vittime si troveranno completamente pietrificate, e la durata di tale pietrificazione è… 15 minuti! Una speranza di salvezza c’è tuttavia, e si trova nella sabbia che i Gargoyle morti lasceranno a terra. Un personaggio abile nella magia (vale anche quella curativa) e che sia in possesso dell’opportuna quest, potrà raccogliere questa sabbia ed usarla per liberare dalla paralisi coloro che sono stati pietrificati. Bisogna essere rapidi, la sabbia scorre via rapidamente dalle mani e resta nell’inventario per soli 15 secondi. Inoltre, visto che il potere della sabbia viene invocato a forma di cono di fronte a chi la usa, sarà bene che coloro che stanno per essere paralizzati si muovano in modo da essere l’uno vicino all’altro.
Una volta uccisi tutti e 6 i Gargoyle, Excorant non durerà a lungo… o almeno così vuol far credere.

Dal suo cadavere, infatti, prende vita una creatura enorme, un Gargoyle di proporzioni giganti. All’inizio questo può sembrare uno scontro semplice, dove il main Tank mantiene l’aggro sul mostro ed il resto del gruppo contribuisce a privarlo della vita. Purtroppo, a rendere le cose più complicate, ogni 40 secondi circa il Gargoyle farà scappare terrorizzato qualunque giocatore nelle sue vicinanze, ed il primo a colpirlo attirerà la sua ira. I suoi attacchi non sono granché per un buon Tank, ma un incantatore potrebbe trovarsi morto prima di rendersi conto di cosa è accaduto. Si tratta quindi di procedere con cautela, aspettare che il main Tank abbia l’attenzione del mostro e fare attenzione a non colpirlo subito dopo che avrà lanciato il suo incantesimo di terrore.

Una volta ucciso, l’epico baule che appare conterrà una cintura e un paio di guanti. Congratulazioni al fortunato vincitore.

Il successivo tratto di strada, prima dell’ incontro con Yaremka, è nuovamente popolato da avversari, ma non tutti sono da affrontare per giungere alla prossima sala. Alcuni di questi saranno nuovi, come il Cabalist, che bisognerà tenere costantemente a terra
altrimenti scaraventerà nel panico l’intero raid, rischiando di catalizzare sul gruppo l’attenzione di altri nemici.

Yaremka, il divoratore d’anime

Yaremka è un boss davvero spettacolare nell’apparenza: enorme ed imponente; non sarà uno scontro facile!
La stanza si presenta in modo particolare: vi sono due colonne ai lati con un paio di sfere che sfrigolano di elettricità a poca distanza, e una serie di "bottoni" posizionati a raggiera dietro di esse. Yaremka domina al centro.
Vi è più di un metodo e più di una teoria su come affrontarlo… vi illustrerò le due più comuni.
Nella prima strategia, il Tank e l’ off-Tank rapiranno l’attenzione del boss per condurlo di fronte ad una delle due colonne. Dopo un lasso di tempo variabile, nel quale il Tank avrà sviluppato abbastanza astio nel mostro da poterlo tenere concentrato su di sé, gli altri membri del raid potranno cominciare a darci dentro. A 23 secondi dall’inizio della battaglia Yaremka inizierà ad infuriarsi. E’ essenziale a questo punto che le due persone designate a premere i bottoni svolgano il loro compito al meglio. Se tutto va bene, le sfere a fianco della colonna sprigioneranno un’energia capace di riappacificare il divoratore d’anime. A questo punto il Tank dovrà farsi seguire fino all’altra colonna, dato che le sfere appena usate dovranno riposare per 45 secondi prima di poter essere riutilizzate. Nell’evento infausto in cui si manchi una delle riappacificazioni, Yaremka crescerà in statura e comincerà a colpire chiunque con tale ferocia da decimare in breve i ranghi degli avventurieri. Non è ancora tutto perduto tuttavia. Chiunque ha in quel momento l’attenzione di Yaremka può farsi inseguire fino all’altra colonna dove potrà essere nuovamente riappacificato. 
L’intero combattimento purtroppo è nervosamente lungo, data l’incredibile quantità di punti ferita del boss e l’alta probabilità di commettere un errore che causi il wipe del raid.
La seconda strategia comporta l’utilizzo di una peculiarità di Yaremka a proprio vantaggio.
Difatti, la prima vittima su cui volgerà l’attenzione il mostro diventerà il suo bersaglio preferito e continuerà ad inseguire questo fino a quando non riuscirà a colpirlo una volta. Conoscendo questa cosa, in molti hanno ben pensato di utilizzare un "corridore" che concentri su di sé l’attenzione del boss portandolo a spasso su e giù per la stanza per l’intera durata del combattimento. Questa strategia può essere altrettanto complessa, ma le difficoltà vengono ridotte se a rallentare il passo del gigante vi sono Assassins con Grim Corruption e Conquerors con Crushing Onslought.
Indifferentemente dal metodo usato, ci vorranno dai 15 ai 20 minuti per fiaccare la resistenza di Yaremka, e come ricompensa calzari e pantaloni (o gonna).

Solo pochi altri mob intralciano il cammino, e di questi l’Assassin sarà suscettibile al root, mentre lo Scion allo stun. Prima della prossima stanza, dei serpenti faranno capolino. Sono l’introduzione al prossimo incontro.

Sabazios il folle

La fatica ed il sudore versato fino ad ora per ottenere epici oggetti è nulla in confronto a quello che aspetta gli avventurieri nell’ultima stanza della prima ala… o no?
Sabazios, a dispetto della sua posizione di guardiano della prima chiave, è tutt’altro che difficile. Il Tank lo attacca per primo, e poi subito il resto del gruppo a dargli man forte. L’unica incognita sono i serpenti che giungeranno da ogni dove, ma se il raid è ben strutturato con classi capaci di AoE, i serpenti moriranno ancor prima di giungere a bersaglio.
Dopo poco meno di 5 minuti, il corpo di Sabazios cadrà a terra, e a premiare l’impresa un’arma e pantaloni (o gonna), oltre alla prima delle due chiavi che consente l’accesso alla terza ala.

 

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