Gamescom 2012 – Deadpool

"C’è una parte cretina in ogni persona intelligente" disse un tempo Aristotele, a ben ragione e soprattutto con grande perspicacia. L’intelligente deve necessariamente saper fare il cretino in alcune situazioni, mentre di per sé il cretino non potrà mai atteggiarsi a intelligente: è la triste realtà della vita. Nei videogiochi qualcosa che voglia realmente offrire una parte stupida di un’esperienza digitale non era ancora totalmente presente. Ma pensate un attimo alla saga di Metal Gear, dove sovente Hideo Kojima si è divertito a inserire esempi di demenzialità, soprattutto in Metal Gear Solid 4: risultano essere indubbiamente apprezzate dai più. È così anche per Deadpool, nuovo prodotto distribuito da Activision che vede, finalmente, protagonista di un intero videogioco, dopo le sporadiche presenze in Marvel Ultimate Alliance e Marvel Heroes, del più pazzo dei supereroi.

Partiamo con lo spiegare chi è Deadpool.  Wade Winston Wilson è un personaggio dei fumetti creato da Fabian Nicieza e Rob Liefeld: dopo un’infanzia decisamente disastrata viene anche cacciato dall’esercito americano, per insubordinazione. Tenta allora la fortuna nel progetto Arma X, che prevedeva l’innesto nel corpo di altri soldati del gene mutante di Wolverine, così da replicare il fattore rigenerante. Apparentemente l’esperimento finisce male e Wade resta sfigurato e distrutto, pieno di cicatrici, ma nel momento in cui viene trasferito ne L’Ospizio, destinato a morire per la sua condizione precaria, il fattore rigenerante si attiva ridando linfa vitale al Nostro. Per nascondere quindi le deturpazioni del corpo, non del tutto rigenerate a causa di un tumore ereditato dalla madre che ne complica la vita, inizia a indossare una tuta rossa e nera e assume il nome di Deadpool, il mercenario dei supereroi. 

A contraddistinguere Dedpool da tutti gli altri eroi è la rottura della quarta dimensione. Wade è l’unico eroe a sapere perfettamente di essere un personaggio dei fumetti, e così nel videogioco sa di essere un personaggio da videogioco. Tale realtà è perfettamente resa in alcuni frangenti, duranti i quali Deadpool vi pregherà di effettuare un’azione tramite un qualsiasi pulsante. Un esempio lampante, che tral’altro ci è sembrato essere di grande ironia e divertimento, è comparso verso la fine della demo: Deadpool è intento a sbattere la testa del suo avversario contro una vetrata e per farlo bisogna premere il tasto A dell’Xbox360 – abbiamo testato la versione per console Microsoft – ma nel caso in cui dovessimo fermarci per un’eventuale pausa, il Nostro si girerà verso lo schermo e vi implorerà di premere ancora il tasto A così da poter continuare a colpire il suo avversario. Le numerose citazioni, poi, contro Wolverine e Spiderman, i due bersagli preferiti di Wade, rendono, insieme con i dialoghi al limite della demenza, la sceneggiatura di uno spessore incredibile. Se sfruttato a dovere Deadpool può rivelarsi, a fronte anche del totale distacco tra film e videogioco, il personaggio videoludico dell’anno, non tanto per carisma, ma per ilarità e divertimento. Inoltre i suoi dialoghi con le due voci che sente raggiungono picchi di estrema demenza, del tipo: "Questo posto puzza di merda" – "In verità puzza di diavolo" – "…merda di diavolo!". 

In sé e per sé Deadpool, per il resto, è un normalissimo action con qualche elemento da sparatutto. Wade è un abile guerriero non solo nel corpo a corpo, ma anche con le katane e con le sue pistole: ha un arsenale a disposizione che può essere migliorato nel corso del tempo e che vi permetterà di accrescere sempre più la vostra potenza di fuoco. Stessa cosa dicasi per quanto riguarda la potenza delle katane che possono essere migliorate grazie a delle skill particolari. Essendo dinanzi a una versione alpha non abbiamo voluto insistere troppo sull’intelligenza artificiale dei nemici, tantomeno sulla precisione dei colpi di Deadpool, che sembrava sovente colpire l’aria e atterrare avversari non tanto vicini a lui; così i nemici non sembravano tanto intenzionati ad arrestare la sua avanzata in maniera composta e con una strategia precisa. L’esplorazione dei vari stage, poi, richiama inevitabilmente sessioni platform, dove il Nostro sarà chiamato a doppi salti, salti contro le pareti e tutto ciò che potrà permettergli di dire che Spiderman in confronto è un ragnetto da quattro soldi. Non è stato possibile, purtroppo, approfondire nemmeno il concetto del gene rigenerante: di regola Deadpool dovrebbe risultare immortale, ma se così fosse ci troveremmo dinanzi a un aborto videoludico. Indubbiamente nelle prossime versioni avremo modo di testare al meglio il prodotto in sé. 

Deadpool è atteso nel 2013 per PlayStation 3 e Xbox360, prima dell’uscita del film. 

 

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