Call of Duty: Black Ops II – Revolution – Recensione Call of Duty: Black Ops II – Revolution

Call of Duty Black Ops II ha colpito nel segno ancora una volta, come potete leggere nella nostra recensione. Puntuali come le tasse, stanno cominciando ad arrivare i primi DLC dedicati a questo titolo e Revolution è il primo pacchetto dedicato all’ultima incarnazione del celebre brand di Treyarch. Quest’ultimo contiene una importante novità per il titolo, ossia l’introduzione di una nuova arma da fuoco: il Peacekeeper. Il Peacekeeper non è altro che un potentissimo incrocio tra una SMG e un fucile d’assalto. 
 

 

 
Nuove mappe

La nuova arma da fuoco non è l’unica novità presente nel pacchetto, naturalmente. Nel DLC troveremo infatti quattro nuove mappe per il multiplayer, una per gli zombie e una modalità nuova di zecca in cui noi stessi potremo vestire i panni sbrindellati dei non morti. 

 

Analizziamo le mappe nel dettaglio. Grind è uno skatepark piuttosto ristretto pieno di superfici ricurve, che offrono ottimi nascondigli per organizzare agguati letali. Il livello è suddiviso in due parti, una al coperto e una all’esterno con piscine e rampe. Il level design è adattissimo all’utilizzo delle granate in tali spazi angusti. 

 

Mirage è invece ambientata nell’arido deserto del Gobi. La mappa è la più grande tra tutte quelle offerte in questo DLC e vede un complesso alberghiero in completo disuso e completamente rovinato da terribili tempeste di sabbia. Ci ritroveremo quindi a combattere sia all’interno della struttura, sfruttando terrazze e balconate, così come all’esterno tra le dune. Potremo sfruttare anche i cumuli di sabbia per raggiungere i vari tetti delle casupole sparse, che offrono ottime linee di tiro per i cecchini.

 

Hydro ci porta invece in Pakistan. Ci ritroveremo come setting un’enorme diga con una fase variabile, che condizionerà il gameplay nelle varie fasi di gioco. L’acqua infatti, di volta in volta, tracimerà e travolgerà uccidendo tutti coloro che si ritroveranno inermi nel centro della mappa. E’ comunque doveroso dire che questa è la mappa più anonima di tutto il pacchetto. 

 

Con Downhill invece ci ritroveremo in cima alle fredde alpi francesi con un cambio di scena piuttosto netto rispetto ai setting precedenti. In questo caso dovremo fare grande attenzione alla teleferica che, senza sosta, fa la spola tra valle e la cima. Non solo infatti il mezzo potrà contenere autentici plotoni di esecuzione, ma anche travolgere tutti coloro che incautamente si ritroveranno sulla sua traiettoria. 

 
Massimo volume di fuoco

Il Peacekeeper che abbiamo menzionato poc’anzi è caratterizzato da un volume di fuoco spaventoso, ma anche un rinculo molto potente. La sua precisione a distanza lo rende anche un’arma parecchio adatta per qualsiasi tipo di mappa. 

 

Per quanto concerne la modalità Zombie, la mappa Die Rise vede come elementi fondamentali una forte verticalità e un level design piuttosto complicato. Ci ritroveremo in cima a un palazzo e sostanzialmente dovremo raggiungere terra saltando da una rampa a un’altra, oppure sfruttando le scale malridotte. I baratri sono sempre dietro l’angolo quindi dovremo sempre fare molta attenzione a dove ci dirigeremo. Se saremo troppo prudenti e rimarremo indietro, gli zombie ci divoreranno senza pietà. La celerità quindi è anch’essa molto importante. 

 

Altra novità è rappresentata dalla modalità Turned in cui si comincerà tutti come zombie e il primo che troverà la cura diventerà umano e dovrà sopravvivere agli assalti degli altri giocatori ancora in condizione di non morti. Nel caso in cui uno di loro riesce a toccare l’essere umano, i ruoli si invertiranno. È doveroso specificare che le creature, in questo caso, sono molto più veloci rispetto agli umani, anche se questi ultimi potranno guadagnare armi molto più potenti, ma lente da ricaricare. Vince chi è rimasto più umano a lungo o chi ha realizzato più uccisioni. 

 

Concludendo…

Un buon prodotto questo Revolution che potrà accontentare tutte le tipologie di giocatori e offre più di uno spunto interessante. Le mappe sono stimolanti e le aggiunte alla modalità Zombie sono parecchio divertenti.    

 

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