Outré Videogames: oltre l’evento

Nel corso dello scorso mese chi ci ha seguito avrà probabilmente fatto caso al concreto numero di occasioni in cui abbiamo annunciato Outré Videogames, l’evento organizzato da Playing The Game svoltosi presso Santeria a Milano nella serata del 30 novembre.

Nel caso tutti gli annunci precedenti (a partire dal comunicato ufficiale) non fossero bastati a far capire cosa gli assenti si sarebbero persi, questo breve articolo di riepilogo capita di proposito. Inoltre, parleremo anche meglio di ciò che Outré Videogames ha preannunciato, ovvero il catalogo sul precedente evento di Playing The Game, avvenuto negli spazi di HangarBicocca Pirelli in apertura alla Games Week.

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La premessa alla base di tutto risiede nella natura intrinseca del progetto Playing The Game, piattaforma interdisciplinare che da anni indaga il rapporto tra videogiochi, arti e culture. Da qui, Outré Videogames nasce come una nuova occasione (sociale, ma anche di studio) basata sulla scoperta di videogiochi eccentrici, insoliti e dalla natura non convenzionale – dove per “non convenzionale” si intende soprattutto la capacità del videogioco di andare oltre il gioco. Dai tempi di Pong, infatti, uno dei punti cardini dei videogiochi è l’accumulazione di punti, cosa molto naturale se si pensa che un videogioco, come ogni prodotto di natura elettronica, segue una logica basata sui numeri.

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Qualcuno potrebbe contestare quanto appena detto sui punti, asserendo al fatto che una gran parte dei giochi per il mercato di massa non si basi sul semplice e antiquato raggiungere punteggi elevati, ma basta fermarsi a riflettere per rendersi conto di come invece oggi più che mai la quantificazione sia rilevante: lo sblocco di obbiettivi, novità introdotta negli ultimi dieci anni a partire da Xbox 360, ha infatti spinto milioni di giocatori a completare i giochi al solo fine di gonfiare i propri gamerscore/trofei/et cetera.

Non parliamo inoltre dell’influenza dei social network nel contribuire al dilagare dello sciovinismo nei confronti delle proprie statistiche.
Eppure, sebbene ridotta, c’è un ampia fascia di giochi che non sono fondati su questa dinamica. Molti sviluppatori trattano le loro creazioni come se non fossero “semplici” prodotti di intrattenimento, ma bensì veri e propri mondi in cui immergere sé stessi e, soprattutto, gli utenti.

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All’atto pratico, in Santeria era presente una selezione di videogiochi sul suddetto tema, tutti molto diversi fra loro ma accomunati dalla ricerca di modi particolari di vivere l’esperienza di gioco. Si è spaziato da singolari titoli sviluppati nei decenni precedenti fino agli esperimenti più curiosi appartenenti alla scena indipendente mondiale, molti dei quali mai distribuiti in Italia se non addirittura fuori dall’oriente. Il numeroso pubblico ha potuto provare gratuitamente i vari giochi proposti, dei quali potete consultare una lista più dettagliata seguendo questo link.

Di particolare rilevanza citiamo Autopret, presentato con un filmato esclusivo per Outré Videogames da uno dei suoi autori, e addirittura messo a disposizione in prova ai presenti. Si tratta di un titolo sandbox dall’aria cartoonesca, incentrato sulla creazione di auto, percorsi e ambienti dove poter fare corse e giocare con la fisica, con pochissime limitazioni.

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Veniamo ora all’altra metà della serata, ovvero il catalogo. Il catalogo, come anticipato, ha lo scopo di approfondire i temi (e soprattutto i giochi) della precedente manifestazione e ripresi nel corso di Outré Videogames, e consiste in un volume cartaceo (ancora in fase di produzione) contenente:

  • le schede di tutti i giochi presentati;
  • le interviste esclusive agli sviluppatori dei giochi indie proposti, ovvero:
    • Alex Kriss (Progression);
    • ceMelusine (ΘRΑΩLE);
    • Davey Wreden (The Stanley Parable);
    • Ed Key (Proteus);
    • Richard E. Flanagan (Fract OSC);
    • Sander van der Vegte (Autopret);
    • Tale of Tales (The Graveyard);
  • i contributi appartenenti a personalità internazionali che affrontano l’argomento da molteplici punti di vista:
    • Adela Muntean
    • Claudio Musso
    • Federica Fiumelli
    • Francesco Tenaglia
    • Giorgia Noto
    • Giulia Incani
    • Giuliano Tarlao
    • Michelle & Marc Ouellette
    • Paolo Mele
    • Paul Booth
    • Stephanie Vie

Ma il catalogo non si limita alla carta: molti di coloro che hanno contribuito alla sua creazione hanno infatti anche realizzato dei video che sono stati messi in mostra durante la serata, i quali verranno presto resi pubblici. Per rimanere aggiornati su catalogo e filmati vi invitiamo a visitare questa pagina e registrarvi.

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Infine, non poteva mancare un nostro apporto: abbiamo infatti estratto casualmente tra i partecipanti interessati ben nove nomi, ciascuno dei quali ha ricevuto una copia digitale (tramite Steam) di uno dei seguenti giochi: The Graveyard, Proteus e The Stanley Parable. Un motivo in più per non mancare al prossimo appuntamento!
Vi lasciamo con un link alla nostra galleria fotografica dell’evento.

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