Blade Runner: Enhanced Edition – Recensione

Recensito su Steam

In un anno che segna ricorrenze e anniversari fondamentali per Blade Runner al cinema, con il suo 40° anniversario dalla prima apparizione in sala, e il suo protagonista Harrison Ford che ha festeggiato gli 80 anni di età (dunque aveva circa 40 anni quando interpretò l’indimenticabile cacciatore di taglie Rick Deckard), in ambito videoludico assistiamo a un’altra importante ricorrenza. Questo anniversario è strettamente legato all’opera cinematografica di Ridley Scott e al romanzo di Philip K. Dick: nel 1997, esattamente 25 anni fa, veniva rilasciato Blade Runner dalla mitica Westwood Studios (tra le più importanti case di sviluppo su PC tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Duemila).

Da estimatore della pellicola di Scott e del romanzo “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” di Dick (ma diciamo che, in generale, trovo sempre piacere nel vedere\leggere\giocare di sci-fi distopico) mi sono ritenuto più che felice quando è stato annunciato Blade Runner: Enhanced Edition, versione restaurata da Nightdive Studios del classico titolo uscito nel 1997 (che vedete nello screen sotto). Un’occasione, lo ammetto, per scoprire per la prima volta quello che si può definire un gioiello tra le avventure grafiche punta e clicca di fine anni Novanta, sfuggitomi negli anni in cui muovevo i primi passi in ambito PC, e in grado di presentare non solo una storia originale ma anche diversi spunti interessanti di gameplay.

Blade Runner: Enhanced Edition

Los Angeles, Novembre 2019

Una premessa è d’obbligo: con Blade Runner: Enhanced Edition non siamo di fronte a una trasposizione videoludica della pellicola di Ridley Scott bensì a quella che potremmo definire a tutti gli effetti una storia parallela agli eventi che videro il cacciatore di taglie Deckard protagonista. Ci troviamo ancora una volta nella futuristica Los Angeles del 2019 immaginata da Dick e da Scott, ma seguiamo le vicende di Ray McCoy, novello Blade Runner alla ricerca del primo vero caso importante della sua carriera, agli antipodi con il navigato Deckard interpretato da Harrison Ford.

McCoy trova l’occasione di brillare all’interno del dipartimento Blade Runner con quello che sembra un caso ben lontano dal ritirare un “lavoro in pelle”, termine dispregiativo con cui vengono definiti i replicanti modello Nexus-6 entrati illegalmente sulla terra. Di fatto, coloro di cui principalmente si occupano i Blade Runner sono degli androidi ribelli che non accettano la naturale conclusione del loro ciclo vitale, impostato a soli quattro anni dalla Tyrell Corporation.

Blade Runner: Enhanced Edition

L’indagine di McCoy parte dal massacro di tutti gli animali presenti presso l’attività della Runciter Animals ad opera di due loschi individui, identificati come replicanti. Da qui in poi il detective andrà a interagire con diversi personaggi chiave, tra cui alcuni importanti comprimari visti nella pellicola di Scott. A tal proposito, per la serie “coincidenze”, alcuni giorni fa, proprio mentre facevo una pausa da Blade Runner: Enhanced Edition, mi sono ritrovato ad avere il PC acceso e sullo sfondo della stanza la TV che trasmetteva il film Blade Runner, per omaggiare gli 80 anni di Harrison Ford. Non sapendo che molti personaggi incontrati nel gioco sarebbero stati gli stessi visti nel film, sia per carattere che per aspetto fisico, potete quindi immaginare il genuino stupore e piacere che questa scoperta è stata in grado di suscitare in me, facendo sì che mi buttassi sull’esperienza di gioco con rinnovate aspettative.

Blade Runner: Enhanced Edition
Dalle stelle alle stalle

Con tutto il turbinio di emozioni che ho avuto, le aspettative e la passione per la riscoperta di un capolavoro riconosciuto, ho dovuto sbattere il muso più volte con il lavoro di Nightdive Studios. Purtroppo, e lo dico con sincera amarezza, con Blade Runner: Enhanced Edition siamo di fronte a una delle peggiori remaster che abbia avuto modo di giocare negli ultimi anni nonostante il titolo sia invecchiato piuttosto bene sotto il profilo narrativo e del gameplay. Davvero un peccato e, nonostante abbia avuto modo di sperimentare il gioco dopo un primo tentativo di aggiustare il tiro da parte di Nightdive Studios (il 4 luglio è stata infatti rilasciata una patch che ha corretto un numero ragguardevole di bug), i problemi di questa riedizione sono fin troppo evidenti.

Blade Runner: Enhanced Edition

Si tratta di un titolo molto originale nel panorama delle avventure grafiche punta e clicca dell’epoca da cui proviene con la presenza di una trama modificabile, in base alle scelte che portano a finali multipli, e la commistione con sezioni particolari quali il test Voight-Kampff o le sparatorie che generano un certo livello di sfida per via della mortalità del protagonista (cosa decisamente anomala per il genere). Tutti questi elementi, però, finiscono per generare facilmente frustrazione quando un sistema di gioco è imperfetto.

Salvare copiosamente mi ha, perdonerete il gioco di parole, salvato da diverse situazioni in cui misteriosamente la mia pistola si è rifiutata di sparare al bersaglio (sia nel poligono della stazione di polizia, sia durante le indagini) ma ciò che veramente mal si digerisce in Blade Runner: Enhanced Edition è tutto il resto: dai fondali minimamente migliorati ai personaggi pixellosi che si muovono sullo schermo, fino ad arrivare a un’interfaccia di gioco senza alcun reale miglioramento e alla pessima traduzione nei sottotitoli — oltre al doppiaggio in italiano  misteriosamente assente nei filmati in computer grafica.

Blade Runner: Enhanced Edition
Ma i giocatori sognano remaster elettriche?

Davvero un’opportunità persa, in cui a livello tecnico è difficile poter salvare qualcosa, e che merita di essere giocato esclusivamente per ciò che già il titolo originale aveva da offrire. Il lavoro di Westwood Studios è, tra l’altro, incluso nel pacchetto proposto da Nightdive Studios a prezzo budget e questo è sufficiente per giustificarne l’acquisto sia su PC che su console (tra l’altro anche qui c’è stato un piccolo contenzioso in merito al lavoro fanmade di Thomas Fach-Pedersen). Dunque aveva senso quest’operazione nostalgia? Sì, se fosse stata portata avanti diversamente. Tuttavia la narrazione e il gameplay che offre Blade Runner è decisamente meritevole, oltre a includere alcune chicche come il già citato test Voight-Kampff e un doppiaggio in italiano affidato ad alcuni dei doppiatori originali del film tra cui spiccano Michele Gammino, doppiatore di Harrison Ford, e Sandro Iovino, doppiatore di Rutger Hauer.

Blade Runner: Enhanced Edition

L’atmosfera poi, appagante e in linea con le sensazioni che suscita il film, restituisce un’esperienza di gioco immersiva pur nei limiti visuali di una remaster che, a parte adattare la risoluzione a PC e console moderne, vede un lavoro di pulizia di texture e fondali decisamente limitato, e non è chiaro se Nightdive Studios abbia realmente svolto un lavoro mediocre o avuto difficoltà con la base di partenza. Anche la stupenda colonna sonora e il comparto audio in generale, oltre al già citato doppiaggio, sono tra i fattori positivi del titolo originale ma sottotono nella remaster. Dunque soppesando tutto quanto, e riguardando l’anticipazione rilasciata quasi due anni fa da Nightdive Studios (la trovate poco sotto) sul lavoro fatto per le cinematiche di Blade Runner: Enhanced Edition, non posso esimermi dall’affermare che siamo di fronte a ciò che spesso capita con i film: il trailer è decisamente meglio di ciò che poi si va a vedere in sala o, in questo caso, sugli schermi dei nostri PC.


Tirando le somme mi sono trovato di fronte a un titolo originale da 9 (se non di più) e una remaster da 4 (se non meno), la summa sta nel mezzo ovviamente e non mi sento di bocciare completamente Blade Runner: Enhanced Edition regalandogli una sufficienza risicata, di quelle che si concedono agli studenti per cui si prova una sincera e umana simpatia. Del resto, siamo forse replicanti? In effetti basterebbe il test Voight-Kampff per dimostrare il contrario ma, a volte, rimanere nel dubbio è la cosa migliore. Quindi se dubitate che il lavoro di Nightdive Studios sia davvero così pessimo potete dargli una chance mentre invece se desiderate recuperare un piccolo capolavoro questa è l’occasione che stavate cercando per arricchire la vostra libreria gaming.

6

Pro

  • Il titolo originale era ed è un capolavoro...
  • Prezzo budget

Contro

  • ... ma la remaster è pessima
  • Diversi bug
  • Miglioramento texture inesistente
  • Interfaccia di gioco per nulla funzionale
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento