Dietro allo scrittore di Silent Hill f Ryukishi07 – Verso f
Concludiamo la nostra panoramica sulla carriera di Ryukishi07 parlando degli ultimi anni e del suo arrivo a Silent Hill f
Lo scorso mese vi ho parlato della carriera di Ryukishi07 dando alla storia una piega leggendaria, gloriosa, in linea con il rispetto enorme che ho sviluppato per le opere di questo autore. Un monito per condividere l’importanza della sua partecipazione ad un progetto come Silent Hill f…ma anche un monito per me stesso di cosa ha rappresentato 07thExpansion nella mia vita.
Infatti, ogni tanto devo ricordarmi della magia di Umineko o dell’orrore di Higurashi…perché purtroppo la carriera di Ryukishi07 ha preso una piega strana dopo il mezzo flop di When They Cry 4 e il mio ricordo dell’autore è stato macchiato da alcune opere altalenanti, in un decennio marchiato da spin-off e approfondimenti superflui (se non persino dannosi) delle storie degli anni 2000.
Se lo scorso editoriale “Dietro allo scrittore di Silent Hill f Ryukishi07 – Picco e Rovina” mi ha visto elogiare per fin troppe righe il genio di Umineko, in questo affronteremo i grossi limiti di Ryukishi…ma non prima di soffermarci sul suo più recente (e purtroppo semi-sconosciuto) capolavoro.
Dietro allo scrittore di Silent Hill f Ryukishi07- Verso f
Ci eravamo lasciati con la conclusione di When They Cry 4, o Umineko When They Cry Chiru, opera con la quale Ryukishi07 rischia enormemente negando al suo pubblico un finale con una chiara risposta al mistero principale dell’opera, cercando di portare la discussione su un piano più metanarrativo.
Il risultato fu disastroso in Giappone, dove venne bombardato di negatività, piazzandosi sfavorevolmente nei siti di recensioni di sound novel. Le vendite però non furono poche, anzi, il successo commerciale di Umineko era innegabile, cosa che portò 07thExpansion a pubblicare due picchiaduro, seguendo l’esempio di Type Moon e Melty Blood, picchiaduro di Tsukihime.
Il vero impatto negativo del finale di Umineko si vide due anni dopo. I fan giapponesi infatti riversarono le loro frustrazioni non su Umineko…ma su un’altra opera di Ryukishi07, una che non avevano ancora iniziato e potevano boicottare molto più facilmente.
Un periodo di cambiamenti
Siamo nel 2011, Umineko When They Cry si è concluso e la serie When They Cry sembra non avere più molto da dire. La struttura era stata sfruttata al massimo e il circolo 07thExpansion aveva bisogno di espandere il proprio catalogo, specie considerando la calante popolarità del genere visual novel causato anche dall’uscita di rivali che alla narrazione romanzesca univano dell’intelligente interattività.
Infatti i primi anni ’10 non erano più l’epoca di Tsukihime, Muv Luv o Clannad. Sul mercato arrivavano titoli come 999 Nine Hours, Nine Persons, Nine Doors e il suo Sequel Virtue’s Last Reward (dalla stessa mente geniale di Ai Nirvana Initiative, una delle migliori visual novel moderne), Ace Attorney di Capcom e soprattutto…Danganronpa.
Il trend si stava spostando verso ibridi tra visual novel e altri generi, cosa che ai tempi di Higurashi e Umineko veniva fatta solamente da pochi JRPG come Shin Megami Tensei: Persona 3 e Persona 4. Ora invece prodotti ibridi tra novel e puzzle vendevano centinaia di migliaia di copie, se non persino milioni.

Le classiche case di sound novel rischiavano di essere lasciate indietro e dovevano cercare un modo di rimanere rilevanti. Persino Type Moon, allora come oggi intoccabile in Giappone e forte di una risorgenza in popolarità di Fate grazie all’annuncio dell’anime di Fate/Zero, andò incontro ad un mezzo passo falso quanto Witch on the Holy Night non raggiunse il successo di Fate/Stay Night.
Ai tempi, sembrava servisse innovarsi o morire. Ad oggi, sappiamo come le visual novel hanno eventualmente avuto una nuova risorgenza, con Witch on the Holy Night Remaster arrivato oltre le 100mila copie, così come Tsukihime Remake e le tante revisioni di titoli come la seria Muv Luv o i classici di Key.
Però sappiamo tutti gli anni ’10 sono stati terribili per l’industria videoludica giapponese, in forte crisi d’identità. Molti si spostarono verso videogiochi tradizionali o mobile games, cosa che sono in rari casi portò al successo come nel caso di Type Moon che è diventata una società plurimilionaria grazie a Fate/Grand Order.
La risposta di Ryukishi07 fu diversa, 07thExpansion non si distaccò mai completamente dalle visual novel che ne hanno fatto la fortuna, cercando solamente di andare incontro ai giocatori quanto bastasse con un minimo di interattività.
E fu così che nel 2012, mentre Spike Chunsoft si preparava a lanciare Super Danganronpa 2 arrivando alla fama mondiale, 07thExpansion puntò tutto su un progetto completamente nuovo: Rose Guns Days.
Rose Guns Days
Questa opera è probabilmente quella che meno centrerà con Silent Hill f. Dopo due capolavori radicati nel genere horror, per quanto Umineko eventualmente se ne distacchi, Ryukishi07 decide di iniziare un progetto in un genere completamente diverso.
Rose Guns Days esce nel 2012 in concomitanza con il Comiket 82 e immediatamente è chiaro non centri nulla con When They Cry. Si tratta di una serie action crime, dalle tinte noir, giocabile inizialmente solo su PC e poi portato su Android e iOS.
L’ambientazione è una realtà alternativa nel quale, a causa di una calamità naturale, il Giappone si arrende durante la Seconda Guerra Mondiale molto prima del bombardamento nucleare degli Stati Uniti. Questo porta ad un’occupazione congiunta di Cina e Stati Uniti.
La storia segue la famiglia mafiosa Primavera e i suoi scontri con le forze d’occupazione e le mafie rivali. Si tratta in tutto e per tutto di un crime thriller, nessun mistero da risolvere, nessun coinvolgimento metanarrativo del giocatore, non c’è altro se non quattro diversi capitoli ognuno con protagonista differente, di narrazione lineare.
Una scelta controtendenza rispetto alla direzione del mercato in quegli anni, come ho già accennato. L’unico “contentino” di interattività risiede in un minigioco che sostituisce alcune sparatorie con un semplicissimo “clicca il più velocemente possibile sul punto giusto dello schermo per un punteggio più alto”.
Il punteggio non serve a niente se non sbloccare minigiochi più difficili. La storia è una sola, il giocatore non ha alcun vero impatto su di essa. Facendo uno più uno potete capire come il destino di Rose Guns Days fosse complicato sin dal primo giorno…a questo aggiungete l’astio dei giocatori giapponesi per il finale di Umineko e il risultato è un prodotto essenzialmente fallimentare.
Rose Guns Days fallì nel ritagliarsi uno spazio nella cultura popolare come fecero invece i suoi due predecessori, riuscendo ad accumulare delle modeste vendite, abbastanza da finanziare un paio di corti manga spin-off e poco più.
La cosa mi spezza il cuore perché Rose Guns Days è per certi aspetti la miglior opera di Ryukishi07. Io la preferisco a Higurashi e riesce in alcune cose meglio di Umineko, in particolare con il finale di Season 3 che come nessun altra opera mi ha fatto dispiacere per la morte di un personaggio o con il personaggio di Leo, probabilmente uno dei più carismatici lead di una visual novel che io abbia mai letto.
Vorrei tanto consigliarvi di recuperare quest’opera ma purtroppo il modesto successo ha anche impedito la sua importazione ufficiale. MangaGamer aveva annunciato il suo arrivo su Steam qualche anno fa, ma ad ora ancora non si sa nulla a riguardo.
Non posso che sperare Rose Guns Days possa avere una seconda chance e ricevere l’attenzione che merita, cosa difficile ma non impossibile considerando Witch on the Holy Night è riuscito a raggiungere il meritato successo dopo la pubblicazione su Nintendo Switch e Steam di due anni fa.
Higanbana e l’era degli spin-off
Prima dell’uscita di Rose Guns Days, 07thExpansion collaborò con la rivista manga Monthly Dragon Age per pubblicare una serie di storie brevi nel genere horror, chiamate Higanbana no Saku Yoru Ni, poi adattate anche in una visual novel.
L’impatto di quest’opera, uscita nel 2011, è probabilmente il minore tra tutte le pubblicazioni originali del circolo doujin, tuttavia si tratta anche di un progetto minore meno impattante sui piani futuri di Ryukishi07 rispetto al suo crime thriller dell’anno seguente.
Nella stessa categoria possiamo includerci Trianthology: Sanmenkyō no Kuni no Alice, una serie di tre storie breve con protagonista una strega chiamata Alice. Altro progetto minore di 07thExpansion, uscito nel 2016 e mai tradotto amatorialmente né localizzato in alcun modo.
Purtroppo, dopo Rose Guns Days…è dove le cose si complicano. La compagnia entra in una fase poco interessante a livello artistico. Iniziano una serie di porting, remaster e spin-off delle serie già pubblicate, con Umineko portato su Playstation 4 (versione sui cui poi si basò la prima traduzione amatoriale che lessi ormai quasi dieci anni fa) e Higurashi sparato su qualsiasi dispositivo elettronico esistente.
Proprio a causa Higurashi il mio rapporto con Ryukishi07 comincia a scricchiolare. Come potete leggere nel primo editoriale sull’autore a questo link, trovo Matsurabayashi un finale eccezionale, non c’era bisogno di aggiungere nulla, tutto si concludeva come dovuto.

Il primo fandisk “Rei” era carino ma già lo trovavo superfluo. Se si fossero fermati lì, vi parlerei di questo periodo post- Rose Guns Days come un periodo di riflessione, una rincorsa per tornare più forti di prima…ma questa non è la storia che vi sto raccontando, la storia di 07thExpansion negli anni ’10 parla di un infinito rigurgito di nuove storielle extra, nuovi spin-off e nuove remaster di Higurashi.
Nel 2014, un anno dopo la conclusione di Rose Guns Days, viene pubblicato Higurashi No Naku Koro Ni Ho, una re-edizioni di luce e ombre. Da una parte si tratta di un disco con gli 8 archi originali, il fandisk Rei e l’originale script teatrale Hinamizawa Bus Stop, un bonus molto interessante.
Tuttavia vengono introdotti i primi archi bonus, Higurashi Outbreak e Kamikashimashi-hen. Il primo è essenzialmente una specie di storia alternativa in cui i quattro protagonisti originali hanno a che fare con una nuova maledizione di Oyashiro-sama, un culto di Oyashiro-sama e le Japan Self Defence Force.
Kamikashimashi-hen invece si tratta di un arco narrativo ambientato nella cittadina di Okinomiya, vicino ad Hinamizawa. Parte come un normale capitolo di Higurashi ma al posto di avere una deriva horror e un mistero da risolvere, mantiene il tono comico e si risolve con i protagonisti e l’antagonista della storia principale che sconfiggono delle divinità malvage sconfiggendole in una serie di giochi.
Non sono un fan di questi archi narrativi e dopo anni in cui 07thExpansion non mostra altri segni di vita al di fuori di queste storielle di poco conto, con qualche remaster qua e là, comincio a non avere completa fiducia in Ryukishi07, un autore fantastico che sembra aver perso il tocco.

L’altalenante epoca moderna.
Con molli spin-off arriviamo quindi al 2019, dove si vedono i segni di ripresa. Infatti Ryukishi07 annuncia di essere al lavoro su una nuova opera originale…e non una qualsiasi opera originale, il prossimo progetto sarà When They Cry 5, uscirà in gruppi da quattro capitoli e sarà un ritorno ai mystery degli anni 2000.
Non solo, uscirà anche in occidente, ufficialmente, senza dover aspettare traduzioni amatoriali e con un pubblico finalmente più propenso al genere, per quanto ancora a qualche anno di distanza dai successi delle varie remaster di visual novel pubblicate su Steam culminate in Fate/Stay Night rientrato brevemente nella tab “più venduti” della piattaforma ad Agosto 2024.
Il titolo vero e proprio dell’opera è Cicona No Naku Koro Ni o Ciconia When They Cry. L’accoglienza è ottima, si tratta di una storia molto originale, stranissima ma intrigante, ricca del classico storytelling tragico di Ryukishi07…ma personalmente, non l’ho letta.
Questo perchè aspettavo ne uscissero tutti i primi quattro answer arc…dopotutto nel giro di 2 anni le opere 07thExpansion tendono ad arrivare a conclusione e non c’era una data per Ciconia When They Cry 2, dopo aver visto gli ultimi anni del circolo, non ero pronto a fidarmi.
E avevo ragione, o così mi è sembrato. Ciconia When They Cry, ad oggi, è ancora fermo al primo capitolo. Si tratta di un progetto ufficialmente posticipato, ormai da più di cinque lunghissimi anni. Ryukishi07 dopotutto ha annunciato di essere al lavoro su un altro grosso progetto.

Nonostante la qualità del primo capitolo quindi, Ciconia acquista una fama sgradevole, quella di essere un primo pezzo di un puzzle che sembra destinato a non finire mai. Il motivo del posticipo non è chiaro e nessuno si sbottona da 07thExpansion, portando molti a pensare il peggio.
Nel frattempo, nel 2020, Ryukishi07 si getta in un nuovo progetto esterno alle visual novel…un Higurashi, un altro Higurashi. Però le aspettative sono alte, il progetto interessa molto, dopotutto si tratta di un remake dell’anime, curato personalmente dal creatore originale.
Potenzialmente, poteva essere l’occasione di avere finalmente un adattamento degno degli otto archi originali, magari con qualche piccolo easter egg per ufficializzare le connessioni suggerite in Umineko, con personaggi come Bernkastel e Lambadelta da anni connessi dai fan a Rika e Satoko di Higurashi.
Invece, questo è stato il mio punto di rottura con Ryukishi07. Higurashi No Naku Koro Ni Go è un disastro. Si pubblicizza come remake per poi rivelarsi un sequel rushato, banale nel mistero e dal finale più affine a un battle shonen rispetto a una visual novel horror, con Satoko e Rika che combattono attraverso le linee temporali armate di katane e raggi energetici.
Il tutto finisce senza nemmeno confermare l’ormai palese identità delle due streghe Bernkastel e Lambadelta, con l’autore che continua a dire Higurashi e Umineko siano ancora sconnessi…nonostante Go utilizzi numerosi personaggi secondari di Umineko, tra cui anche Featerine, personaggio mai comparso in Higurashi e che non centra assolutamente nulla con la storia di Hinamizawa.
A questo punto, la carriera di Ryukishi07 era arrivata ad un punto strano. Dall’esterno, pareva un po’ un icona decaduta, lontano dai suoi picchi , inspiegabilmente inattivo su Ciconia ma al contempo intento a creare altri pessimi spin-off di Higurashi.
La caduta per me era completa e in cuor mio mi ero messo l’anima in pace. Non c’era nessun mega-progetto segreto, altrimenti Higurashi Go non sarebbe esistito. E invece…
Silent Hill f
La nostra storia continua in un posto completamente diverso da quelli attraversati finora. Niente Comiket, niente circoli doujin e niente visual novel. Ci troviamo invece dinnanzi alla live di revival di un brand storico di videogiochi survival horror.
Dopo un decennio, Konami decide di riportare in vita Silent Hill. Vengono annunciati vari progetti, Silent Hill 2 Remake, finanziato anche da Sony, Silent Hill Ascension, uno strano progetto sperimentale online e Silent Hill Townfall, un interessante titolo minore sviluppato in collaborazione con uno dei vari talentosi studi sponsorizzati da Annapurna, cioè Screen Burn. Inoltre viene anche annunciato un titolo gratuito chiamato Short Message.
A chiudere una live interessante però, arriva un nuovo progetto, molto strano. Non è un classico Silent Hill, è ambientato in Giappone. Guardo con curiosità, l’estetica è molto interessante, con la figura del licorio centrale nel mentre si vede un villaggio isolato tra le montagne giapponesi, corrotto da una maledizione.
Si tratta di un teaser molto poco concreto, di gameplay vediamo poco, però è interessante. Poi, Konami decide di dare spazio ad un nome particolare tra gli sviluppatori. Scritto da Ryukishi07. Salto dalla sedia. Il progetto segreto è vero ed è Silent Hill? IL NUOVO MAINLINE DI SILENT HILL? Con Konami che ha cercato personalmente Ryukishi perchè fan dei suoi lavori?
Non sapevo cosa pensare, ma sono gasato. Questo è un gioco importante. Ha alla guida della narrazione un uomo che ha dimostrato di sapere creare capolavori. Ma Ryukishi, un po’ come la saga di Silent Hill, ha anche avuto difficoltà a evolversi nel mondo post 2010.
Poeticamente, si tratta dell’uomo perfetto per fare un nuovo mainline di Silent Hill dopo dieci anni, lui stesso deve tornare a mostrare il suo vero talento a dodici anni dalla fine di Rose Guns Days e a 14 da Umineko. A breve, potremo scoprire se il finale di questa storia sarà da favola o da incubo.
Non ci resta che aspettare il 25 settembre.