Battle of the Immortals – Recensione Battle of the Immortals

Perfect World Entertainment localizza anche per noi occidentali il suo ultimo mmorpg in stile hack’n’slash. Ci troveremo in un mondo mitologico caratterizzato da scenari che ricordano la Grecia e l’Egitto antico, con orde di mostri da uccidere e tante quest da svolgere. Sarà un successo o l’ennesimo fallimento?

Customizzazione dei pg

Per quanto riguarda la fase di creazione del nostro alter-ego, possiamo dire che l’offerta di caratterizzazione dello stesso non è abbondante, ma neanche troppo risicata. Avremo a disposizione cinque classi che seguono i classici archetipi del genere; nello specifico sono Berzerker, ovvero il War, colui che procura una quantità indecente di danni, lo Slayer o il Rogue, che riesce a fare molti danni in pochissimo tempo, avendo però poca salute, abbiamo poi il Magus, che non ha bisogno di presentazioni, il Champion, che attira i nemici su di sé così gli altri li possono sterminare, e per finire c’è l’Heretic, il classico curatore.

 

Dopo aver scelto la classe e dato un nome al pg toccherà all’aspetto fisico, scegliendo tra alcuni volti e tipi di capelli.

Un mmorpg hack’n’slash, possibile?

Appena cominciata la nostra avventura le premesse si rivelano subito ottime. La visuale è isometrica, dall’alto quindi, e il nostro personaggio si ritroverà in mezzo ad un deserto poco invitante, pieno di scorpioni non troppo amichevoli. Un simpatico tutorial ci guiderà lungo i primi venti livelli del gioco, che scorrono via molto velocemente; avremo così l’occasione di familiarizzare con le meccaniche prima di cominciare a fare veramente sul serio. 
 

 

Innanzitutto, possiamo cominciare dicendo che ci sono sostanzialmente quattro tipi di quest in BoI. La trama (sì, c’è una trama) ci verrà illustrata attraverso lo scenario delle missioni. Queste si dividono in nove chapter, ciascuno per un determinato range di livelli e, alla fine degli scenari di ogni capitolo, quasi sempre si otterrà un bell’oggetto come ricompensa. Per guadagnare coins ed esperienza utili a livellare possiamo fare le quest branch, ovvero quelle che non sono strettamente legate alla trama, che presentano situazioni diverse in ogni chapter, ma che regalano comunque delle gradevoli introduzioni da leggere. I compiti che quest’ultime ci assegnano variano dalla classica uccisione di tot mostri all’esplorazione di una determinata area; siccome questo gioco ha l’anima hack’n’slash, la quantità minima di mostri da sistemare varia da 30 a 60 alla volta. In ogni caso sono piuttosto veloci e non occupano mai un sacco di tempo. Occasionalmente in giro per le mappe potremo trovare i chief, ovvero una versione pompatissima dei mostri base, dello stesso tipo, che occupano però una porzione considerevole di schermo, e batterli è una cosa parecchio divertente.

Eventi e istance a gogo!

Uno degli aspetti principali di BoI sono le istance e gli eventi. Ce ne sono davvero tanti, almeno una ventina per il momento, si possono eseguire anche più volte al giorno, e ce ne sono di diverso tipo: le classiche istance con boss di fine livello particolarmente grossi dove si ha una chance di ottenere equipaggiamento potente, oppure dove si collezionano monete per l’itemshop (di cui parlerò più diffusamente dopo), dove c’è la possibilità di guadagnare particolari oggetti per comprare set di armature da vendor specifici, si possono pure ottenere pet; insomma, di tutto e di più. La cosa che accomuna tutto ciò è che forniranno tanta esperienza, per livellare più velocemente. 

Un complesso sistema di pet

Il sistema dedicato ai pet è davvero molto ben fatto. Quasi tutti i mostri presenti sulla mappa possono diventarlo e la scelta è davvero ampissima. Quando si combatte contro di essi si ha una determinata chance che possano diventare vostri. Se ciò avviene, dopo averlo sconfitto comparirà sopra la sua testa la scritta catchable, e con un semplice click lo faremo nostro.

Tutti questi si dividono in diversi tipi: Vitalità, Destrezza, Forza, Intelleto, Spirito. Ciò vuol dire che quel particolare attributo, quando livellerà, riceverà più punti. Ciò porta a diverse combinazioni: se un Berserker vuole procurare un numero spropositato di danni, ne prenderà uno che ha tanta forza, aumentando il danno, e così via. Il gioco offre poi tutta una serie di funzioni per i pet che coinvolgeranno diversi  items dall’itemshop, comunque tranquillamente ottenibili ingame. Essi potranno avere delle skill, però prima dovremo liberare gli slot  appositi con un oggetto e poi inserirle. Esse sono di diverso tipo, e con un altro item potremo alterare le caratteristiche del precedente, facendolo passare da passivo a speciale, ad esempio. Con degli ulteriori oggetti possiamo fortificare il pet per potenziare i suoi attributi e modificare la sua quality, ovvero i bonus che ottiene per ogni tratto al passaggio di livello.

Pensate, possiamo addirittura far accoppiare due pet dello stesso tipo, ma di sesso opposto, per ottenerne uno di seconda generazione più potente dei genitori.

Skill, Mount ed Armature

Questo probabilmente è l’aspetto peggiore di tutto il gioco. Già dal principio la customizzazione del personaggio non è ampissima, e la carenza di skill di armature per le classi crea una serie di aler ego fotocopia a dir poco enorme. Se volete la personalizzazione ad ogni costo, è meglio rivolgere lo sguardo altrove. Le abilità a disposizione dei nostri avatar saranno al massimo una decina, e ne verranno sbloccate alcune ogni tot livelli. Va detto comunque che esse sono ben caratterizzate, ed è possibile creare combinazioni devastanti, se mixate adeguatamente. Ogni classe ne possiede una legata alla furia, che viene ricaricata combattendo contro i nemici. Il tempo richiesto per riempire la barra è piuttosto lungo, quindi va utilizzata con accortezza. Tutto ciò perché si tratta di un’abilità dalla potenza devastante, capace di eliminare molti mob in un colpo solo. 
 

 

Per quanto riguarda le armature invece, stesso discorso di prima. Possiamo trovare due o tre set quando siamo a livelli bassi, cinque mentre saliamo di livello. Aggiungiamo alcuni soul set, ovvero potenti armor che si possono ottere uccidendo i boss di fine istance, ed abbiamo concluso. Decisamente poco, tutto sommato, anche se risulta gradevole la possibilità di aggiungere al nostro pg dei vestiti che cambiano solo l’aspetto estetico, senza influenzare le statistiche.

Il numero di mount invece è discretamente ampio. Completando una scenario quest possiamo ottenerne facilmente una di classe, ovviamente diversa in base al personaggio. Ce ne sono poi di speciali che possono essere ottenute collezionando un determinato numero di oggetti, o compiendo delle missioni d’élite. Le cavalcature stesse possono essere fortificate con delle gemme fino al quarto grado. Questo processo aumenterà la loro velocità, ad esempio.

Un craft system impegnativo ma appagante

La creazione di oggetti (craft in inglese) è stata implementata ottimamente. Il nostro personaggio avrà una determinata quantità di tech point, spendibile per aumentare il livello delle professioni raggruppate in sette categorie. Due  di esse servono per il recupero e  la raffinazione dei materiali, mentre una serve da categoria di base per poter aumentare il livello delle altre. Le ultime quattro corrispondono ai diversi tipi di craft, e dobbiamo per forza sceglierne una. Esse sono la fabbricazione di armi, armature, oggetti speciali e rimedi; con oggetti speciali si intendono costumi, ad esempio. Ogni professione contenuta all’interno di una certa tipologia ha cinquanta upgrade, necessari per creare item sempre più potenti. Ad esempio, per poter ottenere l’acquamarina, necessaria per produrre un anello, dovremo prima portare la professione gathering contenuta nella categoria forage al livello 40, e per utilizzarla assieme al gioiello dovremo portarne una del gruppo degli oggetti speciali al 30. Solo allora potremo costruire il nostro agognato oggetto. Attenzione però, perché ad un certo punto i tech points finiranno, e dovremo aspettare che si ricarichino.

BoI è anche un gioco PVP?

Questo mmorpg è principalmente un gioco PVE, che si focalizza soprattutto sulla collaborazione tra giocatori, ma ci sono anche le occasioni per combattere uno contro l’altro. Alcune particolari aree della mappa saranno abilitate al PVP, ma solo se noi lo attiveremo dalle impostazioni. Questo ovviamente per impedire a giocatori di alto livello di eliminare i nuovi arrivati. Vi è poi anche un battleground, dove si può guadagnare valuta per lo shop apposito. Chi punta molto sul giocatore contro giocatore potrebbe rimanere deluso. 
 

 

Item Shop

Finalmente abbiamo un gioco in cui l’item shop non è fondamentale. Prima di spiegare perché, vediamo come funziona. Ci sono tre tipi di valute; gli Zen, ovvero quelle che si ottengono spendendo soldi reali, da utilizzare nel marketplace principali, i Credit, che si ottengono ogni volta che si spendono i primi, ed i Salary, che si guadagnano semplicemente giocando, ogni due ore, o completando una istance. Ogni valuta ha il suo marketplace, ed anche con i Salary, ovvero senza spendere soldi veri, si possono ottenere oggetti utili. Per quanto riguarda il marketplace a pagamento, contiene molti item per potenziare in tutti i modi descritti prima i pet, il nostro personaggio, e parecchie fashion per l’aspetto estetico. Se escludiamo quest’ultime, tutto ciò lo possiamo ottenere assolutamente senza grosse difficoltà ingame, anche se ovviamente spendendo soldi veri ci semplifichiamo la vita.

Lato Tecnico

Per quanto riguarda la grafica, è piuttosto ben fatta. Nonostante i personaggi e i modelli in generale siano spigolosi, il mondo è ricco di ambientazioni diverse, tutti riconducibili all’aspetto mitologico del gioco. Combatteremo per giungle, ghiacciai, deserti e oceani, con mostri ben inseriti nel contesto dell’ambientazione. Le armature, pur essendo poche, sono ben disegnate, e possederle dà una certa soddisfazione. Stesso discorso per i costumi. Leggermente fastidioso risultano gli effetti sonori, sempre uguali, capita spesso infatti di togliere il volume quando si combatte contro parecchi mostri. Gli effetti delle skill sono gratificanti e riempiono una buona porzione di schermo. Ad esempio, è possibile vedere il Berserker che sguaina la spada, fa un salto e si getta sul mostro generando un’esplosione. 
 

 

Conclusioni

BoI è un ottimo prodotto. Ricco di contenuti PVE, con un mondo ben costruito e tutto sommato credibile. La trama che fa da filo conduttore è carina, e la ricchezza di eventi ci permette di ottenere esperienza molto velocemente. Abbiamo a che fare con un gioco dove il grind è pochissimo, il prezzo da pagare però è un PVP poco sviluppato e una customizzazione dei personaggi scarsa. In ogni caso, se volete ore di divertimento, con un’anima hack’n’slash, avete puntato sul mmorpg giusto.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento