Kingdom Hearts III – Recensione

Recensito su PlayStation 4

There’s one sky, one destiny… e sotto questo cielo, dopo tredici anni, finalmente termina questa lunga attesa. Kingdom Hearts III è ormai alle porte: nonostante i diversi ritardi, dal 29 Gennaio ci immergeremo in questa avventura nuova di zecca con Sora e compagni. Come già dichiarato da Tetsuya Nomura stesso durante le interviste, Kingdom Hearts III chiuderà la saga relativa a Xehanort e i suoi ingegnosi piani, ma siamo sicuri che la prima domanda che in questo momento avete in testa è: “è valsa la pena aspettare tutti questi anni?“.

Vi diamo la nostra risposta motivata in questa recensione.

Kingdom Hearts III

Let me face my fears

Kingdom Hearts III si prefissa lo scopo di accattivare i fan prima che questi inizino l’avventura e ci riesce grazie a una sigla d’apertura colma di emozioni e pensata per trasmettere sensazioni indescrivibili. Face my fears, della storica Utada Hikaru, con l’inaspettata collaborazione di Skrillex, è indiscutibilmente un titolo all’altezza di “Simple and Clean” e “Sanctuary”, perfettamente a tema con la serie. Sora, ma non solo lui, dovrà affrontare le sue paure in questo nuovo viaggio, dove i legami tra il proprio cuore e quello dei suoi amici saranno messi alla prova dinanzi a Xehanort e all’inevitabile ultimo conflitto che li attende.

La trama del gioco segue un pattern già noto all’interno della serie. Man mano che Sora, Paperino e Pippo viaggiano per i nuovi mondi Disney, la storia si va svelando sempre di più grazie anche all’intervento di altri personaggi ai quali è affidato un ruolo chiave in vista dello scontro finale. Come sappiamo già da Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance, 13 Oscurità e 7 Luci si scontreranno, esattamente come predetto da Xehanort. Tuttavia, Sora ha perso gran parte della sua forza a causa del suo fallimento durante l’esame nel precedente capitolo. Ciò, purtroppo, comporterà uno sviluppo iniziale della trama di Kingdom Hearts III lento, in quanto Sora necessita prima di riottenere la sua forza e il potere del “Risveglio” per poi gettarsi nello scontro finale. In compenso, il titolo raggiunge il massimo dell’epicità di tutta la serie nelle fasi finali di gioco, tra colpi di scena e scontri di gruppo al cardiopalma, racchiusi in un tornado di emozioni che inevitabilmente stravolgerà il giocatore, indipendentemente dal suo forte o meno attaccamento alla serie.

Kingdom Hearts III

Pena invece la totale assenza dei personaggi provenienti dal mondo di Final Fantasy, fattore che ha sempre conferito quel tocco in più alla serie. Volendo spezzare una lancia a favore di Square Enix, è intuibile che la scelta sia dovuta alla necessità di focalizzare quasi la totalità dell’attenzione sui personaggi originali provenienti da Kingdom Hearts in vista di tali decisivi eventi. Ciò non toglie che per i fan di Cloud, Squall (in arte Leon nell’universo di Kingdom Hearts) e compagni sarà una piccola nota dolente.

Scenari e ambientazioni mozzafiato

La mancata di personaggi di FF è compensata da un ottimo lavoro sul lato Disney. Come ben sapete, sono presenti tanti nuovi mondi, anche Pixar, che hanno fatto gola sin dal loro annuncio, come i mondi di Toy Story e Monsters & Co. Alcuni di questi cambieranno anche l’outfit del trio delle “mezze calzette” per amalgamare ancor meglio l’incrocio tra Kingdom Hearts e Disney. Man mano che ci si tuffa in questi mondi, è impossibile non soffermarsi ad ammirare le distese innevate di Arendelle, la metropoli di San Fransyoko (visitabile sia di giorno che di notte) o i mari dei Caraibi. I mondi sono suddivisi in poche aree, ma ben vaste e che richiedono una discreta quantità di tempo per essere esplorate da cima a fondo. Sora sarà finalmente un capitano a tutti gli effetti nel mondo de “I pirati dei Caraibi” e, in possesso del “Leviatano” potrà esplorare liberamente i mari e visitare le più remote e maledette isole di quel mondo.

Kingdom Hearts III

In gran parte dei mondi saranno inoltre disponibili diversi minigiochi, volti a soddisfare alcune missioni secondarie o semplicemente per intrattenere il giocatore. Con meno attenzione rivolta al Bosco dei 100 acri, sarà possibile cimentarsi nel ballo al festival del Regno di Corona, nello snowboard con Pippo e Paperino ad Arendelle, nel Parkour a tempo a San Fransyoko per poi diventare un vero e proprio Chef grazie al Bistrot. Segnaliamo inoltre la presenza del Gummifono, uno strumento simile ai nostri smartphone per tenere al passo con i tempi Sora e compagni.

All’interno di esso vi sono tante applicazioni, tra cui una sezione interamente dedicata a dei piccoli mini giochi, alcuni dei quali già presenti nel titolo mobile Kingdom Hearts Union X. Quando vorrete prendervi una pausa dallo scacciare Heartless, Nessuno e Nesciens che invadono i mondi, potrete accedere a suddetti mini giochi in qualsiasi momento.

Kingdom Hearts III

L’evoluzione del gameplay, con i suoi dettagli

La componente action di questo JRPG ha sempre subito diverse innovazioni nel corso degli anni, alternando sempre nuove e vecchie meccaniche. Abbiamo conosciuto le fusioni in Kingdom Hearts II, e i D-Link in Kingdom Hearts Birth by Sleep. In Kingdom Hearts III non abbiamo tante innovazioni, quanto una maggiore naturalezza e scioltezza del gameplay. Le battaglie sono rese più frizzanti e meno legnose, con una maggiore libertà di movimento e capacità di sfruttare l’ambiente circostante e le magie elementali a proprio vantaggio. Come già mostrato in uno dei primi trailer, è possibile scalare le pareti in corsa per attaccare a mezz’aria i nemici e usufruire del fluimoto introdotto in Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance per compiere determinati attacchi.

È da notare inoltre che le magie non si limitano più al semplice danno ai nemici. Prendiamo ad esempio la magia di vento Aero: quest’incantesimo genera un piccolo tornado nella zona in cui il si trova il bersaglio, ma fornisce anche un trampolino di lancio a Sora per librarsi in aria e poi colpire in picchiata il nemico dall’alto, se l’attacco è eseguito con il giusto tempismo. Certe anomalie di stato vengono anche conferite dalle più note magie elementali, in grado di bruciare, congelare o elettrizzare il nemico. Ovviamente, queste anomalie si possono ripercuotere anche su Sora e compagni.

Kingdom Hearts III

Osservando il sistema di combattimento più da vicino, Kingdom Hearts III ha mantenuto lo stile immutato della serie, con qualche novità come i comandi situazionali aggiunti in Kingdom Hearts 0.2: Birth by Sleep – A Fragmentary Passage, che possiamo tranquillamente definire come una sorta di “test” in vista di Kingdom Hearts III. In base al tipo di attacchi che sferreremo con Sora, dopo una certa serie di colpi saremo in grado di sprigionare questi potenti attacchi che non consumano MP (nel caso si tratti di incantesimi). Inoltre, a seconda del Keyblade impugnato, Sora usufruirà di diversi stili di combattimento, alcuni più adatti per il corto raggio, altri invece pensati per un approccio più dalla distanza, grazie all’aiuto di proiettili e magie.

Rimanendo in tema Keyblade, è necessario evidenziare un’interessante novità riguardo l’arma di Sora: in Kingdom Hearts III esiste un sistema di “Forgia”, che permette di apportare migliorie al vostro Keyblade preferito in modo da poterlo utilizzare a lungo termine. Migliorie che non si fermano al semplice aumento dei valori di Attacco e Magia, ma anche all’apprendimento di nuove abilità. In questo modo, il giocatore non dovrà preoccuparsi di un Keyblade debole, ma con il quale si trova a suo agio per via dello stile di combattimento. Con le dovute migliorie, un Keyblade ottenuto nelle prime fasi di gioco può farsi strada sino alle fasi finali senza subire troppo lo sbilanciamento dell’end-game.

Kingdom Hearts III

Ritorna anche il Limite, funzione che permette a Sora di unire le proprie forze a quelle dei suoi compagni per combattere all’unisono per un periodo di tempo limitato, fino a concludere con un attacco devastante. E, infine, le “Attrazioni”, nuova modalità presentata sin dai primi trailer del Monte Olimpo: sono delle tecniche devastanti e di diverso utilizzo che permettono a Sora, Paperino e Pippo di combattere per pochi secondi utilizzando attrazioni simili a quelle di un Luna Park. L’unica vera pecca è l’impossibilità di rimanere fissi sui 60 FPS, fatto che smorza leggermente gli effetti scenici e la fluidità delle frenetiche battaglie di Kingdom Hearts III.

Kingdom Hearts III

Vi abbiamo già parlato dei mini giochi e accennato alla presenza del Bistrot che sebbene introdotto come i primi ha anche una funzione utile durante i combattimenti. I piatti che Sora cucinerà insieme al “Gran Chef” saranno una delle novità presenti nel Battle System, in quanto potranno essere consumati durante le esplorazioni per conferire a Sora determinati bonus ai parametri di base, o semplicemente aumentare le ricompense ottenute. La durata degli upgrade varia a seconda del piatto cucinato e soprattutto delle vostre capacità nel mini gioco (potreste ottenere “Bene” o “Eccellente”, e mediamente si aggira intorno ai 20 o 30 minuti di gioco.

Un viaggio accompagnato da melodie e ricordi

Ad accompagnare l’ultima marcia per sconfiggere Xehanort una volta e per tutte, troviamo un valido riarrangiamento di alcune delle tracce musicali composte da Yoko Shinomura per ciò che concerne i luoghi già apparsi precedentemente nella serie. D’altro canto, Square Enix ha introdotto diversi nuovi mondi in questo titolo e ancora una volta, saremo testimoni di un comparto sonoro curato a regola d’arte. Del resto, che Kingdom Hearts abbia sempre vantato un’ottima colonna sonora è risaputo, e questo terzo capitolo non fa eccezione.

Kingdom Hearts III

Come svelato in precedenza da Square Enix, Kingdom Hearts III ha introdotto la modalità foto, utilizzabile grazie al gummifono. Immortalare i ricordi di un lungo viaggio dà sempre quel tocco in più, come insegnato da Prompto in Final Fantasy XV. Questa modalità, in termini di utilità, serve a portare a termine due missioni secondarie e a ottenere interessanti ricompense.

Tuttavia nulla vi vieta di immortalare i vostri compagni Disney (e non solo), i quali si metteranno in posa per voi facendo anche qualche battuta, come il buon Jack Sparrow in una delle sue linee di dialogo: “Questo.. non è un cannocchiale francese, vero?”. Potrete anche immortalare epiche scene di battaglia.. a vostro rischio e pericolo, si intende.

Kingdom Hearts III

Si cala il sipario del “Dark Seeker”

Come accennato precedentemente, Kingdom Hearts III chiude le vicende di Xehanort, colui di cui non si sapeva nemmeno l’esistenza nel primo titolo della serie, colui che da dietro le quinte ha da sempre pilotato persone ed eventi a suo piacimento per la raggiunta del suo scopo. Inutile forse dirlo, ma teniamo a precisarlo per correttezza, sarà piuttosto complicato non tanto seguire, quanto comprendere le fasi finali della trama di questo titolo.

La conoscenza del resto della serie, che non sia limitata ai soli Kingdom Hearts e Kingdom Hearts II, è più che necessaria per riuscire a interpretare correttamente determinati avvenimenti e la ragione per cui questi accadono. Vi ricordiamo, inoltre, che un epilogo e un finale segreto verranno rilasciati dopo il lancio. Uno dei due sarà disponibile al termine del gioco, mentre l’altro – ipotizzando la solita prassi della serie – sarà ottenibile completando Kingdom Hearts III alla massima difficoltà. Dopo quanto appena detto, è più che lecito presumere la possibilità di nuovi eventi esterni a Xehanort, e la serie potrebbe essere ancora lontana da una conclusione definitiva.

Kingdom Hearts III


Square Enix ha impiegato forse troppo tempo per dar vita ufficialmente a Kingdom Hearts III, ma se dovessimo rispondere alla domanda posta all’inizio di questa recensione, sì, ne è valsa la pena. E’ chiaro che dopo un’attesa del genere ci si aspetti un titolo che rasenti la perfezione, purtroppo non raggiunta in questo caso a causa di qualche piccola pecca. Tuttavia, Kingdom Hearts III soddisfa egregiamente tutte le aspettative in termini di gameplay e di trama. Giunge quindi l’ora di mettere la parola fine ai piani di Xehanort, in un titolo pronto a stravolgere in un ciclone di epicità ed emozioni i fan della serie ideata da Tetsuya Nomura. Un Kingdom Hearts nuovo e di un altro livello ma sempre fedele alle sue origini, che lo hanno reso popolare da ormai più di un decennio. L’attesa è finita, unitevi ai 7 guardiani della luce durante lo scontro finale di questa meravigliosa serie. May your Heart be your guiding key.

9.5

Pro

  • La saga di Xehanort giunge davvero al termine
  • Scene epiche e piene di emozioni
  • Gameplay fedele alla serie, con qualche aggiunta
  • Comparto sonoro da 10 e lode
  • Discreta mole di contenuti secondari e minigiochi

Contro

  • Assenza dell'universo Final Fantasy nel titolo
  • Se sotto sforzo, non si hanno i migliori fps
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