Dying Light 2 – Recensione

Recensito su PC

Tra problemi di sviluppo, l’abbandono di Chris Avellone e qualche rinvio, finalmente abbiamo avuto la possibilità di esplorare a fondo tutto quello che ha da offrire Dying Light 2. Sarà riuscita Techland a realizzare il giusto sequel della serie che unisce parkour e zombie? Scopritelo nella nostra recensione.

Become Human

Dying Light 2 non è strettamente legato al suo predecessore, salvo qualche piccola citazione nei primi momenti del gioco. Infatti, il comparto narrativo di questo secondo capitolo ci porterà nel 2033, diversi anni dopo il rilascio del virus nell’intero globo e che ha rapidamente decimato intere città dopo il nefasto giorno rinominato “La Caduta”.

Dying Light 2

Il mondo è ora ricco di infetti e quelle poche civiltà rimaste possono comunicare con l’esterno per mezzo di alcune figure, sprezzanti del pericolo, che viaggiano in lungo e largo, rischiando la propria vita. Tali figure vengono chiamate “Pellegrini” e Aiden, il protagonista di Dying Light 2 è proprio uno di loro.

Dying Light 2

Aiden è alla ricerca di sua sorella Mia, e l’unico indizio che ha è quello di dirigersi verso la città di Villedor, una delle ultime metropoli rimaste in piedi. La città ha subito un trattamento analogo a quanto accadde ad Harran (città dove si svolsero gli eventi di Dying Light), rimanendo in lockdown e paradossalmente, seppur infetti, si salvarono dal peggioramento nel resto del mondo.

Dying Light 2

Villedor è ora al centro di una lunga faida territoriale tra tre gruppi distinti: Sopravvissuti, Pacificatori e i Rinnegati. Dopo le prime ore di gioco avremo modo di scegliere se aiutare maggiormente il gruppo dei Sopravvissuti piuttosto che i Pacificatori, affidando a loro il controllo di postazioni chiave (Centrali Elettriche e Impianti Idrici). Tali decisioni però, sono ben distanti dal sistema di scelta e conseguenza promesso anni fa da Techland e anche se volessimo analizzare tale aspetto senza farci influenzare da quanto mostrato nei precedenti gameplay trailer, in Dying Light 2 non ci si sente artefici del proprio destino.

Dying Light 2

Favorire il controllo di una fazione a discapito dell’altra è una meccanica di gioco che ha impatti minimi nella città di Villedor e che all’atto pratico ci permetterà di avere vantaggi per gli spostamenti parkour (se si favoriranno i Sopravvissuti) o trappole contro gli infetti (se daremo sostegno ai Pacificatori).

Il comparto narrativo è di conseguenza ricco di incongruenze con alcune decisioni che verranno prese in alcuni momenti chiave, dove il giocatore potrebbe ragionare sul lungo periodo, pensando di avere ripercussioni percettibili e importanti, per poi invece non ottenere nemmeno una risoluzione ad alcune situazioni, evidenziando maggiormente che la scrittura di Dying Light 2 abbia diversi buchi di trama.

Dying Light 2

Una scrittura che è legata a doppio filo alle quest principali. Il doppio rispetto a Dying Light e che vi porteranno alla conclusione dopo circa 24 ore di gioco (bilanciando qualche attività secondaria e primaria). Il titolo riesce comunque a regalare alcune missioni degne di nota, pur non distaccandosi troppo dai canoni più tradizionali delle missioni in un titolo open-world.
 Non vogliamo fare alcun tipo di spoiler, ma quando si passerà da un quartiere all’altro della città, capirete di cosa stiamo parlando.

Benvenuti a Villedor

La mappa di Dying Light 2 è vasta, ricca di attività da svolgere e piacevolmente gradevole da esplorare mentre eseguiremo le più ricercate acrobazie parkour. Sebbene il titolo sia comunque provvisto del classico sistema di quest, tra incarichi primari e secondari, vi sono comunque un gran numero di attività che possono essere svolte direttamente entrando in alcune zone della mappa, siano esse esterne o interne.

Dying Light 2

L’esplorazione è di conseguenza interconnessa al sistema giorno/notte che aggiunge alcune meccaniche rispetto al predecessore. La notte è ora molto più temibile e bisognerà ragionare al meglio prima di avventurarsi per sessioni di esplorazione avanzate o anche per il semplice proseguimento degli incarichi.

A causa della sua infezione, Aiden dovrà trovare delle fonti luminose prima che un timer a schermo scenda a zero, trasformandolo in una delle creature abominevoli e facendoci raggiungere così la schermata di game over.

Dying Light 2

Difatti, la notte in Dying Light 2 è paradossalmente più adatta per esplorare le diverse strutture abbandonate del GRE, che conterranno i bottini più preziosi o le cosiddette anomalie che non sono altro che delle boss fight di piccola entità.

Così come nel primo capitolo, potranno innestarsi anche gli inseguimenti, questa volta però divise in ben quattro fasi (pensatela come le stelle della polizia in Grand Theft Auto). All’aumentare delle fasi, aumenteranno il numero di infetti che vi inseguiranno e la loro relativa ferocia nell’attaccare Aiden.

Dying Light 2

Al termine della notte verrete ricompensati con dei bonus parkour e combattimento in base alle vostre azioni compiute nelle tenebre, ma, potrete sempre decidere di trovare rifugio nei molteplici nascondigli sparsi nella mappa per dormire e far arrivare il giorno in pochi istanti.

Corri, Salta, Combatti

Uno degli aspetti più divertenti e godibili di Dying Light 2 è sicuramente il parkour. Veloce, dirompente e personalizzabile con un albero di abilità variegato. La gestione della stamina non sarà dalla parte del giocatore nelle prime fasi di gioco, motivo per cui vi consigliamo caldamente di potenziare fin da subito quel tratto per correre e scalare con più facilità

Dying Light 2
Il gameplay ruota principalmente sul movimento, sulle arrampicate e sul flow di movimento che si genera nei salti tra un palazzo e l’altro. Slanci così fondamentali che più avanti nel corso del gioco, Aiden sarà provvisto di un parapendio, utile a scendere più velocemente dai palazzi e coprire lunghe distanze. Tutta questa armonia sfortunatamente si scontra con alcune animazioni a volte tagliate o non sincronizzate che vi porteranno ad aggrapparvi in punti non desiderati, generando diverse volte un leggero fastidio, specie se si è inseguiti da un’orda famelica di infetti.

Dying Light 2

Ciò che invece non convince sotto alcun aspetto è il combattimento. Si ha una sensazione di legnosità dei movimenti e i combattimenti risultano dunque poco stimolanti in quanto ci si ritroverà semplicemente a dover aspettare il colpo avversario, parare ed eseguire un paio di attacchi in un estenuante loop che sarà il medesimo per le varie tipologie di nemici (infetti inclusi). 

Dying Light 2

Così come nel precedente capitolo, anche in Dying Light 2 sarà possibile personalizzare il proprio armamentario con bonus elementali che aggiungono una piacevole varietà al gameplay, consolando in parte il rigido sistema di combattimento.

Correre e saltare tra i tetti sarà utile anche per ottenere materiali. Il titolo è infatti ricco di oggetti da poter raccogliere e verremo anche facilitati in tale operazione grazie al senso d’orientamento di Aiden, che si tramuterà in una sorta di scansione radar per evidenziare gli oggetti circostanti.

Dying Light 2

I materiali saranno poi utili per combinarli in oggetti come cure o accessori secondari come molotov o coltelli da lancio. Se invece vorrete trarre profitto dalle vostre esplorazioni, sparsi per gli avamposti dei Pacificatori o Sopravvissuti, saranno presenti dei negozi in cui poter acquistare o vendere i beni preziosi della “vecchia era”. Sebbene le noti negative sul combattimento, Dying Light 2 riesce comunque a consegnare al giocatore un open world ricco di attività da svolgere, dove ogni azione potrà tornare utile successivamente per migliorare il proprio arsenale o incrementare i tratti personali di Aiden tra parkour e combattimento.

Comparto tecnico

Mettiamo subito le mani avanti, Dying Light 2 non rientra tra i titoli che strizzano l’occhio all’attuale generazione di console. Il titolo, per via della sua natura cross-gen ha sicuramente dei vantaggi nelle edizioni PlayStation 5 e Xbox Series X|S, quali i 60 fotogrammi al secondo, ma oltre a ciò, nella versione da noi provata su PC, abbiamo riscontrato un comparto tecnico modesto.

Dying Light 2

Nella configurazione di prova, con un Ryzen 7 5800X, 32GB di RAM 3200Mhz e una Nvidia RTX 2070 abbiamo riscontrato un frame-rate medio di 45/50 fotogrammi al secondo con i dettagli al massimo in risoluzione 2K.

Dying Light 2

Fortunatamente, il titolo è supportato dalla tecnologia DLSS che, una volta attivata ci ha permesso di rimanere ancorati sopra i 75 FPS medi con RT attivo. Si è però davanti a una versione di gioco chiaramente ancora da dover pulire e fortunatamente Techland è ben nota per il suo lungo supporto e già durante le nostre sessioni di gioco sono stati effettuati diversi aggiornamenti che hanno risolto diversi bug e pulito il codice sorgente e siamo positivi del fatto che il titolo già dopo pochi mesi sarà ottimizzato ancor di più rispetto al momento in cui stiamo scrivendo questa recensione.

Dying Light 2

Dying Light 2 è però un titolo che sebbene non faccia della grafica il suo punto di forza, rimane comunque estremamente godibile per quanto concerne l’esplorazione, soprattutto quella notturna che con il Ray Tracing attivo ci ha fatto spaventare in qualche occasione. Allo stesso tempo, proprio nelle situazioni notturne dove quasi sempre si avrà la torcia attiva, vi è un peculiare bug in cui in ogni cutscene la torcia viene spenta per poi riattivarsi subito dopo al termine della scena scriptata.

Dying Light 2


Dying Light 2 aveva il compito di portare su un nuovo livello l’opera di Techland che ha saputo mescolare sapientemente gli elementi zombie con parkour e combattimenti, ma che in questo secondo capitolo, così come Icaro che si avvicinò troppo al sole per poi bruciarsi le ali, si ha un risultato analogo con quanto fatto dal team polacco. L’esplorazione convince, così come la vastità di attività da poter svolgere in una mappa di gioco che è stata pensata per sfruttare al massimo il punto di forza del gioco: il parkour. Il combattimento che non convince in alcuna situazione, il comparto narrativo altalenante e poco coerente che si scontra con un sistema di scelte superfluo, rendono Dying Light 2 un titolo dal potenziale immenso che però rimane sui propri passi senza evolvere.

7.5

Pro

  • Parkour sempre divertente
  • Tantissime attività da svolgere
  • Sistema di abilità ben bilanciato

Contro

  • Trama poco coerente con le scelte effettuate
  • Sistema di assegnazione delle fazioni ininfluente sul sistema di quest
  • Ancora diversi bug e problemi di ottimizzazione
Vai alla scheda di Dying Light 2
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