Albion Online – Albion Online

Da più di un decennio a questa parte, moltissime software house si sono preposte l’obiettivo di costruire mondi massivi credibili, dotati di leggi politiche e diplomatiche, meccaniche economiche, culturali e più in generale introducendovi il fattore “veridicità” negli ambienti che verranno poi abitati da giocatori in carne ed ossa.
 
Il sandbox, quale genere, ha sempre provato in linea di massima a creare un’esperienza verosimile e verosimilmente cruda proprio in questo senso: si viene catapultati in un mondo con le proprie regole, un mondo in cui spesso orientarsi e crescere risulta difficile. Talvolta bisogna essere in grado di sopravvivere, costruire da se gli arnesi utili a procurarsi i materiali che ci permetteranno di proseguire nell’avventura, di sporcarsi le mani quando necessario ed uccidere per necessità (o meno).
 
Nel corso degli anni abbiamo avuto moltissimi esempi, ma soprattutto prototipi di sandbox, alcuni dei quali fallimentari, a volte per mancanze in fatto di contenuti, a volte per carenze di community
 
Albion Online, titolo free-to-play sviluppato dai tedeschi Sandbox Interactive, rientra, e l’avrete intuito dal nome dato alla casa di sviluppo, proprio in questa categoria di prodotti. L’mmorpg riprende infatti alcune meccaniche sandbox, e prova ad innovarle, renderle attuali e godibili anche ai nuovi giocatori, non rinnegando però la sua natura, ostica e grezza allo stesso tempo.
 
Grezzo si, perché come ogni sandbox che si rispetti, le sorti del mondo di gioco in Albion saranno interamente in mano ai giocatori: si deterranno territori, vi si costruirà al loro interno, si dichiarerà guerra al vicino di turno, si andrà alla ricerca di un altro giocatore esperto nelle arti artigiane per far sì che ci forgi un’arma, e via dicendo.

Caratterizzazione del personaggio

Una volta creato il proprio personaggio non ci saranno limitazioni di sorta in merito alla classe, ogni combinazione tra armi, armature e skill dipenderà interamente da noi. Quindi se volessimo “costruire” un mago bardato in armatura pesante, sarà unicamente una nostra scelta e starà a noi capire quali combinazioni risulteranno più efficaci e quali invece non. Inoltre, un’aggiunta interessante risiede proprio nella scelta dell’equipaggiamento, poiché le skill che decideremo di apprendere nel corso dell’avventura non saranno legate al personaggio, ma all’arma e al tipo di armatura indossata. In poche parole ci verrà chiesto di forgiare le abilità interessate all’interno delle varie parti che compongono il nostro armamentario, costringendo qualunque giocatore voglia combattere ad avere un minimo di oggettistica con se (e non creando situazioni, facilmente individuabili nei sandbox, nelle quali orde di giocatori nudi attaccano i personaggi altrui sapendo di non rischiare nulla in caso di morte).

Full loot e free-to-play pare vadano a braccetto

Perché sì, stiamo pur sempre parlando di un f2p con full loot, ed un sandbox con queste due caratteristiche è difficile da gestire per un semplice motivo: chi spende soldi reali per comprare l’oggetto raro logicamente non vuole perderlo, e vorrebbe avere un vantaggio reale rispetto all’utente non pagante. Tutto ciò in Albion non accade, acquistare valuta in gioco ci avvantaggerà solo economicamente, ma non ci darà il privilegio di detenere anche alla morte ciò che con i soldi aggiuntivi avremo acquistato. Se, facendo un esempio, verremmo attirati in un’imboscata per poi essere uccisi, il giocatore che farà banchetto del nostro corpo verrà ricompensato per le sue abilità con la totalità dei beni in nostro possesso in quel determinato momento. Potrebbe suonare ingiusto vero? Eppure è lodevole il coraggio dimostrato da Sandbox Interactive nella loro idea di bilanciamento tra giocatori paganti e non, sostanzialmente, come già detto, si tratta di sapere come sopravvivere.

Territori e strutture

Albion sarà diviso in territori, all’interno dei quali gruppi di persone potranno decidere di dar vita dapprima ad un accampamento, poi ad un villaggio, ed infine ad una città vera e propria. Il gioco conterà più di 50 strutture con le quali riempire il nostro appezzamento di terreno, partendo da semplici case per i giocatori, strutture per la lavorazione ed il deposito di materie prime, fino ad arrivare a veri e propri laboratori di guerra, tra cui forge e torri magiche che provvederanno a rifornirci di oggetti arcani.

Arriverà infine il momento di decidere da quale parte stare, e quindi muovere i fili della diplomazia in gioco. I nostri vicini potrebbero rivelarsi meno amichevoli di quanto pensassimo ed in quel caso sarà guerra. Il GvG in particolare si fonda su alcuni concetti che potrebbero risultare un controsenso in quanto stiamo parlando di un gioco massivo, infatti, il capo gilda, in caso di una battaglia per la contesa del territorio, sarà chiamato a scegliere 5 dei suoi migliori combattenti per attaccare o difendere (dipenderà ovviamente da chi avrà dichiarato guerra a chi) il territorio contestato. Il gioco in quest’unica situazione si trasformerà in un’arena 5vs5, scelta giustificata dagli sviluppatori dalla volontà di sradicare il fenomeno dello zerging negli mmo. Ovviamente sarà possibile iniziare lo scontro unicamente quando i giocatori della gilda avversaria saranno in gioco ed avranno accordato un orario, in caso contrario la zona in questione sarà protetta da una barriera magica che impedirà a chiunque di entrarvi e distruggere edifici o rubare risorse.

The Cross-platform MMO

Albion è probabilmente il primo mmo di spicco intenzionato a coinvolgere non solo i giocatori pc, bensì anche quelli mobile, e più nello specifico tutti i possessori di un tablet con tecnologia iOS o Android. Non si tratta di un semplice porting privo di interazione tra i giocatori delle due realtà, al contrario, gli utenti del piccolo schermo potranno incontrare, convivere o combattere con i giocatori che accederanno al titolo da personal computer. Il tutto, a detta degli sviluppatori non dovrebbe creare svantaggi nel sistema di controllo, ma tutto ciò è ancora da confermare una volta effettuata la prova sui suddetti dispositivi. Resta comunque un’idea positiva quella di portare un mmo di spessore in un panorama sempre più interessante ed in crescita come quello mobile.

Concludendo

Albion Online farà la sua comparsa nel mercato nel corso del 2014, fino ad allora potrà capitare che coloro iscritti al sito vengano invitati a testare il gioco e collaborare con i devs per perfezionarlo e renderlo esente da bug. Nel frattempo non ci resta che attendere quindi, ma restare al contempo aggiornati su un titolo che promette di riportare alla luce il genere sandbox, e forse regalare le emozioni remote provate nei primi titoli massivi, dove il gioco diventava la nostra seconda vita, e dove l’immedesimazione veniva automatizzata dalla veridicità del mondo di gioco creato dai suoi sviluppatori.

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