Beat Cop – Anteprima

Questa versione del gioco proposto da Pixel Crow e 11 bit Studios non è definitiva però é già molto ricca e rappresentativa di quello che sarà il prodotto finito. Il succo del discorso è la riabilitazione di Kelly, degradato dal ruolo di detective di alto profilo a quello di semplice poliziotto in servizio per le strade di Brooklyn, perfetto teatro di un meltin pot culturale che permette al nostro tutore dell’ordine di interagire con ogni tipo di locale, esercente e etnia presente nel calderone del Distretto 69 scelto per ambientare il gioco. Il tutto condito con una chiara ispirazione a classici polizieschi tipo Miami Vice e Magnum P.I., ma anche con un ammiccamento a serie TV più recenti e più comiche, tipo il remake di Brooklyn Nine-Nine. Kelly ha a disposizione 21 giorni per completare il suo percorso, di cui solo 7 giocabili in questa anteprima. Il gioco ricorda a più riprese l’inesorabile ticchettio dell’orologio e se consideriamo che bisogna anche prendersi del tempo per le esigenze personali, tipo il cibo,il traguardo finale diventa tutt’altro che facilmente raggiungibile.

Retro gaming particolare

Beat Cop propone una impostazione di gioco sulla falsariga delle avventure grafiche punta e clicka. Il classico taccuino del poliziotto diventa un utilissimo diario per tener conto di compiti da eseguire ed obiettivi raggiunti, mentre le azioni disponibili vengono mostrate tramite un hud nella parte inferiore dello schermo, dove troviamo tutte le azioni a disposizione di Kelly. Il giocatore ha piena libertà di scelta, può entrare in quasi tutti gli edifici e interagire con moltissima gente. Volendo, si può anche decidere di essere dei poliziotti corrotti pur di portare a termine i compiti giornalieri. Il tutto viene proposto con il giusto mix di dialoghi, esplorazioni e decisioni più o meno facoltative da prendere al volo, lasciando così al giocatore la più completa libertà su come approcciarsi alle varie vicende che animano le strade. Oltretutto la sensazione di vitalità e realismo trasmessa dal gioco è notevole, complice anche una serie di finezze e particolari caratterizzazioni, che a volte scadono nel luogo comune tipico della pizzeria italiana con la tarantella a fare da colonna sonora, ma che sono anche volutamente divertenti e poco serie e contribuiscono a rendere ancora più vivida l’atmosfera generale. Atmosfera creata da un comparto grafico particolare in puro stile pixel-art. C’è da dire che alcuni filmati sono meno curati di altri, o per lo meno sembrano usare una tecnica volutamente sfumata che stona con il resto del gioco. Durante i vari briefing ad esempio la qualità del filmato è molto diversa, quasi un altro genere, cosi come diverso ancora compare tutto quello che poi vedremo a schermo durante il gameplay vero e proprio. Si tratta in ogni caso di gusti particolari, che la pixel art piaccia o meno, non va ad influire direttamente su quanto di buono il gioco riesce a proprorre fin da ora. Beat Cop infatti si propone come un gioco alternativo ed interessante fin da subito, le meccaniche sono già ben strutturate e sebbene non originalissime almeno offrono una discreta variazione sul tema. La gestione della vita e dei tempi di Kelly sono fattori potenzialemnte molto interessanti e ben studiati, e sembra di capire che scelte diverse portino a differenti evoluzioni della trama. Il gioco pare sia in uscita per la fine di questo anno e sicuramente si propone fin da ora come un titolo da tenere d’occhio e ricco di buone premesse.

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