Final Fantasy XIV: A Realm Reborn – Final Fantasy XIV: A Realm Reborn – Impressioni dalla Beta

Attualmente c’è una restrizione in vigore che impedisce ai beta tester di parlare delle loro esperienze durante la fase Beta di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn. Tuttavia, Square Enix ci ha dato il permesso esplicito di creare questo articolo per riferire le nostre prime impressioni sul gioco, ed i progressi di sviluppo fino ad ora.
Qualora non vi fosse bastato il nostro mega approfondimento di 7 pagine sul “prossimo” rinnovato XIVesimo capitolo online della celebre serie di Final Fantasy, eccoci qua pronti a parlarvene di nuovo descrivendovi un po’ cosa abbiamo visto e provato durante le prime due fasi di Beta tenutesi durante i weekend di fine Marzo sino ad oggi.
Consideriamo doveroso fare una premessa: molti degli elementi provati nella beta erano in qualche modo artificiosi ai fini di essere testati, quindi molte delle cose che vi riporteremo è probabile che verranno proposte in maniera diversa nella versione definitiva del gioco.

 


Dopo il fantastico filmato introduttivo in CG, che spiega in parte il passaggio (a livello narrativo) tra il vecchio FFXIV e quello nuovo, procederemo alla creazione del nostro personaggio in cui potremo modificare l’aspetto estetico in maniera più o meno approfondita, modificando comuni dettagli quali razza, sesso, statura, capelli, volto e così via. Parlando di razze, i Miqo’te maschi erano già disponibili per il test, che ricordiamo essere una razza originariamente tutta al femminile (già a partire da FFXI, conosciuta come Mithra). Una volta creato il nostro alter ego assistiamo ad una breve introduzione del nostro arrivo a Gridania (l’unica città attualmente visitabile nella beta) e da qui verremo presi per mano tramite una seria di tutorial che ci guideranno attraverso i primi 10 livelli di gioco, spiegandoci in maniera semplicissima come ci si muove, le quest, il sistema di combattimento, la componente social e via dicendo.
La prima cosa che balza all’occhio è, ovviamente, l’aspetto tecnico, ulteriormente migliorato rispetto alla fase alpha nonché molto più scalabile affinché possa essere retto da un numero maggiore di configurazioni possibili. Notevoli soprattuto le animazioni e gli effetti speciali scaturiti dalle abilità e magie durante i combattimenti. Plauso soprattutto al sistema che gestisce le luci e le ombre, ovvero il Luminous Engine, che dà il meglio di se non solo durante le fasi diurne, ma anche in quelle notturne.
Anche la nuova interfaccia aiuta il giocatore ad avere tutto sotto mano e, nel caso l’impostazione standard non sia di gradimento, è totalmente customizzabile a proprio piacimento, così come la configurazione dei tasti che quella del joypad, un altro degli aspetti focali di questa beta. Giocare con il pad ad un MMORPG in genere fa storcere il naso, ma chi è cresciuto con questa periferica non potrà non notare con che semplicità si riesca a giocare nonostante la mole di comandi necessari per controllare il proprio personaggio. Se è pur vero che la tastiera diventa obbligatoria per la chat, possiamo comunque garantirvi che il resto di A Realm Reborn è totalmente giocabile con il pad grazie ad una prontezza dei comandi immediata e ad una configurazione che permette di eseguire tutto il necessario per muoversi, combattere e interagire con l’ambiente di gioco.

 


Durante la progressione del gioco sarà ben chiaro sin da subito che la fonte maggiore di esperienza con cui si potrà salire di livello sarà dettata dalle quest principali seguite da quelle secondarie, mantenendo così la promessa di eliminare il grinding dovuto alla noiosa monotonia derivata dall’uccidere mostri su mostri. Non che le quest richiedano cose poi così diverse, ma almeno danno una parvenza di scopo e, inoltre, sono alternate da quest di ricerca, boss da eliminare o, in alcuni casi, quest particolari dove non si richiede di eliminare i mostri ma di domarli una volta portati in fin di vita tramite le emoticon.
I primi 10 livelli risultano quindi molto veloci da raggiungere, in quanto per tutta Gridania e nei villaggi limitrofi presenti nella foresta di Black Shroud è possibile scovare tantissimi NPC bisognosi del nostro aiuto che non solo ci ricompenseranno con soldi e gil, ma anche di preziosi oggetti come pozioni o preziosi equipaggiamenti. Raggiunto il livello 10 è possibile notare come le quest diventino sempre più rare ai fini di incentivare il giocatore a focalizzarsi essenzialmente su altre attività, tra cui i FATE (eventi dinamici sulla base di quanto già visto in Guild Wars 2), le leve quest (missioni secondarie ripetibili ogni tot ore) e i dungeon, che però diventano accessibili solo dopo il livello 15 ed infine gli Hunting Log, una delle novità introdotta in questa beta. I log sono una sorta di mini obiettivi disponibili a secondo del tipo di disciplina che si è intrapresa (ovvero War, Magic, Land o Hand) e gli Hunting, ovviamente, essendo missioni di caccia sono dedicati ai job di combattimento, quindi War e Magic. Si tratta di uccidere determinati tipi di mostri e in determinate quantità, i quali garantiranno una notevole quantità di esperienza. Una volta terminati tutti gli obiettivi di caccia, sbloccheremo il rank successivo con mostri ancora più forti da sconfiggere e maggiori ricompense da ottenere.

 


Il problema che abbiamo notato, però, in fase di beta, è che dopo il raggiungimento del livello 10 salire di livello inizierà a diventare più difficile nonostante le diverse attività che si possono intraprendere. Questo perché il numero di quest disponibili verrà drasticamente ridotto, i log prima o poi finiscono (e i successivi rank si sbloccano solo ogni 10 livelli), le leves disponibili sono solo tre ogni tot ore e i FATE sono distribuiti in maniera fin troppo casuale nelle varie mappe di gioco, a differenza di Guild Wars 2 dove procedendo con un percorso stabilito era possibile affrontare diversi eventi dinamici e spesso coerenti tra loro.
Molto probabile che, come spiegato all’inizio, sia un problema derivato dalla beta e impostato per invitare i giocatori a testare quante più cose possibili all’interno del gioco, motivo per cui non bisogna dare fin troppo peso a quanto appenda detto visto che, nella terza fase, sono già previsti nuovi FATE e nuove quest, oltre che la possibilità finalmente di visitare nuove aree.
A livello di trama non ci sentiamo di dare ancora giudizi essenzialmente per due motivi: nonostante la beta sia cappata al livello 35, le missioni principali legate alla storia si fermavano al 15, con molte delle cutscene eliminate per evitare spoiler.
Vorremmo parlarvi dei chocobo e dei pet (altra introduzione di questa beta), ma preferiamo tenerceli per quando verranno approfonditi nella terza fase di beta, in cui non solo verranno introdotti nuovi contenuti, ma ci sarà permesso di utilizzare i personaggi creati nella versione precedente del gioco (nel nostro caso personaggi di diversi job a livello massimo con rispettive evoluzioni sbloccate) ai fini di testare quanta più roba possibile. Inoltre, con la terza fase della beta, cadrà l’NDA che ci impedisce di raccontarvi e mostrarvi determinati aspetti del gioco, il che ci permetterà di sfruttare l’occasione per uno speciale tutto incentrato su questo Final Fantasy XIV: A Realm Reborn di cui non vi sveliamo ancora nulla.
Al momento le premesse sono, comunque, positive, e non vediamo l’ora di sapere come si evolverà il tutto, specie quando avremo tra le mani la versione definitiva.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento