Nioh 3 Provato
Nonostante la saga dovesse finire col secondo capitolo, Team Ninja torna a puntare sul suo miglior franchise

La storia del franchise Nioh si impreziosisce con l’annuncio di Nioh 3. Dagli albori in cui doveva trattarsi di un musou per Playstation 3, al sorprendente lancio del primo capitolo su Playstation 4 quando ricevette voti paragonabili ai giochi From Software, fino al secondo capitolo del 2020, migliore sotto tutti i punti di vista ma criticato dalla stampa per essere molto “more of the same”.
Quel secondo capitolo doveva essere la fine della serie e per qualche anno i ragazzi di Team Ninja sembravano intenzionati a dedicarsi ad altro. Prima è uscito il buon Wo Long, poi il passo falso di Rise of the Ronin. Il futuro dello studio sembrava essere lontano da Nioh e invece gli ultimi progetti sono serviti anche a costruire il prossimo capitolo della serie.
Ho provato la demo di Nioh 3 e nonostante sia un’alpha sono rimasto sbarlordito. Siamo davanti ad un gioco prodotto non solo è confidente nei suoi mezzi ma ha anche subito una strabiliante evoluzione che lo ha allontanato tantissimo dal “more of the same” che ha portato molti critici e giocatori a non apprezzare il secondo gioco.
Sarà un’anteprima estremamente positiva, tanto che vi invito ad andare subito a provare l’alpha su Playstation 5. Non sarà disponibile per sempre, ha un tempo limitato, ma offre un ottimo primo sguardo sull’avventura ed è sorprendentemente ricca in contenuti.
Nioh 3 Provato
Negli anni in tanti, me compreso, han tessuto le lodi di From Software per il suo approccio alla programmazione. Praticamente ogni gioco, specie da Bloodborne in poi, è andato a comporre il titolo successivo, con tanti asset ri-utilizzati in modo intelligente, evitando il copia incolla ma risparmiando molto lavoro agli sviluppatori.
Solo grazie a questa filosofia esiste un prodotto mastodontico come Elden Ring, anello finale di una lunga produzione di souls-like che ne include molti modelli ma anche tantissime meccaniche, moveset e magie.
Nioh 3 è l’Elden Ring di Team Ninja. Non solo si tratta di un gioco con la profondità di combattimento di Nioh ma sono stati integrati elementi di Wo Long e Rise of the Ronin per evolvere la formula ad una forma nuova, per quanto molto reminiscente proprio di Elden Ring.
Nell’Alpha si inizia in una missione molto familiare, lineare, con una mappa ben strutturata e una buona verticalità. L’esplorazione è soddisfacente, ma non è prettamente il focus a meno che si cerchi per i Kodama. Piuttosto ci si concentra sui combattimenti molto ardui e molto complessi meccanicamente.

Questo è Nioh, è familiare, è “more of the same” che io da grande fan di Nioh 2, apprezzo. Non significa non ci siano cose nuove, si vedono subito degli Yokai originali molto interessanti, la grafica ha subito un lieve miglioramento e c’è il salto, che trasforma il modo in cui ci si approccia alla mappa.
Ma soprattutto viene introdotta una nuova dimensione al combattimento. Premendo R2 ci si trasforma da Samurai a Ninja. Il primo ha il moveset di Nioh con le tre stance caratteristiche della serie, il secondo invece è molto più veloce ma scambia le stance di combattimento con un nuovo approccio alle meccaniche “magiche” della serie.
Combattere al meglio implica cambiare spesso da una forma all’altra e non semplicemente scegliere quella che più aggrada. Persino il contrattacco, meccanica che ritorna da Nioh 2, è legato al cambio della forma e ne incentiva l’uso.
Già solo questi cambiamenti, a me bastavano. Nioh è un prodotto estremamente solido, parte del genere souls like ma allo stesso tempo con un’anima propria. Ma stavolta Team Ninja ha fatto il passo in più, a fine missione, il mondo si apre.
L’Elden Ring di Team Ninja
Dopo aver concluso la prima missione dell’alpha si viene scaraventati in una open map molto ampia nel quale viene data completa libertà al giocatore. C’è un’obiettivo segnato sulla bussola ma come lo si raggiunge o quando raggiungerlo sta al giocatore.
In questo l’esperienza di Rise of the Ronin è venuta molto utile al team che è riuscito ad evitare l’approccio tedioso dei mille punti sulla mappa da andare a completare. Invece la mappa che si può provare nella demo è costruita come una versione più aperta di una mappa classica da Nioh.
In giro ci sono Kodama che danno bonus, boss opzionali che droppano equipaggiamenti migliori, abilità passive da sbloccare, abilità attive da scoprire…il tutto senza che ci siano puntatori a guidarti, il giocatore deve semplicemente affidarsi al proprio senso di scoperta.

La dimensione della open map è decisamente più contenuta di quella di Elden Ring e sembra che il gioco si strutturerà a molteplici mappe, nello stesso modo in cui Nioh gestiva molteplici missioni in zone e anni diversi, quindi non possiamo aspettarsi una Sepolcride o una Caelid.
Ma anche con questo compromesso, le premesse per un gioco eccellente ci sono tutte. Esplorare la zona aperta nel mentre mi avvicinavo lentamente al dungeon Yokai è stato divertentissimo e quando poteva cominciare a sembrare monotono, un nuovo livello “classico” spezza il ritmo. E la qualità del livelli “classici” proposti ad ora è buona. Non è stato mostrato nulla di paragonabile agli ultimi atti di Nioh 2 o ai DLC di Nioh 1, ma ho fiducia nel team che ha dimostrato più volte di sapersi tenere il meglio per la fine.
La demo sembra ambientata solo al secondo capitolo ed è impressionante quanto sia già interessante l’esplorazione, sia questa nei dungeon o nella mappa aperta. Il tutto condito dal solito combattimento eccezionale, dei nuovi design estremamente interessanti e delle performance solidissime.

Nioh 3 sembra essere tutto ciò che volevo da Team Ninja, tutto ciò che desideravo da Rise of the Ronin e che purtroppo quel gioco non ha saputo darmi. Se non siete fan dell’estetica o del motore grafico obiettivamente vecchiotto, potrebbe non fare per voi, ma con la scelta di ri-utilizzare il lavoro dei giochi precedenti per costruire un titolo enorme, Team Ninja potrebbe aver creato una gemma.
Questo può essere il loro Elden Ring ed esattamente come Elden Ring non può convincere qualcuno che non apprezza Dark Souls 3, Nioh 3 non penso convincerà chi non apprezza i precedenti. Fortunatamente io li adoro e non vedo l’ora di poter giocare di più.