Octopath Traveler II – Provato

Octopath Traveler II è finalmente arrivato. Scopriamo insieme le nostre prime impressioni sul nuovo capitolo del JRPG di Acquire.

Il primo Octopath Traveler, per tantissime ragioni, ha lasciato un segno indelebile nella mia anima videoludica. Vuoi per quel suo stile estetico per certi versi unico, ripreso poi sempre più spesso da altre produzioni, come il più recente Triangle Strategy, o per quel gameplay accessibile ma allo stesso tempo punitivo e impegnativo, o ancora per la cura riposta nella creazione di un cast affascinante e sfaccettato, il titolo di Acquire e Square Enix mi ha accompagnato durante uno dei periodi più difficili della mia vita, rivelandosi uno splendido compagno di viaggio. Al netto di ciò, il JRPG realizzato con lo stile dell’HD-2D non era esente da difetti, specialmente sul lato della narrazione. Non a tutti, infatti, la scelta di creare otto storie diverse e liberamente “vivibili”, seppur interconnesse, è andata a genio del tutto, per quanto comunque ognuna di esse abbia saputo risultare interessante, intrigante e ricca di dettagli, da portare con sé e custodire gelosamente nel proprio animo. Per questo motivo, l’arrivo di Octopath Traveler II mi ha subito generato una sensazione di euforia e di emozione per certi versi irrefrenabile. Non vedevo sinceramente l’ora di ritornare in quei mondi fantastici creati dal team di sviluppo, fatti di segreti, cospirazioni, amore, dolore e passione, senza mai dimenticare il filo che accomuna tutti i protagonisti della storia, seppur in maniera invisibile. Ho trascorso qualche ora in compagnia di alcuni dei nuovi “viaggiatori” del nuovo capitolo dell’attesissimo JRPG, e posso già dirvi che le mie primissime impressioni sono molto positive. Octopath Traveler II sembra una versione migliorata e ampliata del suo predecessore, e sinceramente trovo questa scelta a dir poco doverosa, per diversi motivi. In attesa di sviscerare tutti i segreti con la recensione, voglio iniziare a parlarvi delle cose che mi hanno convinto maggiormente dopo queste prime ore di gioco. Siete pronti?

Un mondo ricco e affascinante

La prima cosa che mi ha colpito di Octopath Traveler II è la ricchezza del mondo di gioco. Sia chiaro, anche cinque anni fa ho pensato la stessa cosa, ma questo sequel sembra essere il classico “better, faster, stronger” della situazione, e lo si capisce sin da subito. In primis, le aree sembrano molto più ampie e “aperte” rispetto al primo capitolo, cosa che chiaramente ha degli effetti importanti su buona parte dell’esperienza di gioco e in particolare sull’esplorazione. Gli sviluppatori, del resto, l’avevano già fatto capire senza troppi giri di parole: l’esplorazione in Octopath Traveler II è molto più importante e centrale nell’economia della produzione. Durante queste prime ore mi sono ritrovato a vagare tra un’area e l’altra alla ricerca di oggetti speciali e nemici da affrontare, che in questo secondo capitolo sembrano ancor più numerosi rispetto al suo predecessore. Le aree infatti pullulano di nemici, ma anche di oggetti da recuperare, ragion per cui ho sentito quasi sempre il bisogno di lasciarmi trasportare dalla voglia di “vedere” e di vivere il mondo di gioco piuttosto che procedere a testa bassa verso la prossima meta. Che l’esplorazione fosse più importante e centrale, comunque, non è mai stato un mistero.

Octopath Traveler II

I ragazzi di Acquire hanno infatti pensato di introdurre per questo Octopath Traveler II un interessante ciclo giorno/notte, che va a impattare direttamente anche sulle abilità dei viaggiatori, ossia sulle loro Azioni viaggio. Replicando e ampliando quanto visto nel capitolo precedente, Acquire ha creato un sistema interessante intorno alle origini dei vari protagonisti, che a seconda della loro formazione possono utilizzare abilità utili per avanzare nel modo migliore e più comodo possibile per il mondo di gioco. Il personaggio che ho scelto come “principale”, ad esempio, la bella e letale Throné, può utilizzare di giorno il “classico” furto di oggetti, mentre di notte può muoversi in maniera silenziosa per mettere KO con un solo colpo i suoi avversari. È importante anche sapere che con Octopath Travler II sono state introdotte diverse tipologie di “veicoli” per spostarsi più agevolmente tra una zona e l’altra. E se le canoe o le zattere fungono da “semplici” strumenti per raggiungere zone con segreti nascosti, il Veliero è sicuramente la parte più interessante, poiché permette di arrivare a zone diverse del mondo di gioco in maniera rapida e agevole.

Dolore, sofferenza, felicità, amore, redenzione e…

Tornando al discorso fatto su Throné, il personaggio da me scelto per iniziare l’avventura, voglio soffermarmi sulla bontà dei nuovi viaggiatori e delle linee narrative che li accompagnano. Sia chiaro, in questa primissima fase ho potuto vivere soltanto i primi capitoli della loro epopea, e per quel poco che ho avuto modo di vedere posso sicuramente ritenermi soddisfatto. La storia di Throné, per quanto comunque fondamentalmente “stereotipata”, funziona e appassiona e sembra promettere molto bene. La giovane vuole essere libera, vuole abbandonare una vita oscura e dolorosa, imbrigliata in un mare di morte e sofferenza, e per farlo decide di sfidare il suo stesso passato, abbandonando una vita che ormai non è più sua. Sono sinceramente curioso di scoprire come la storia di Throné verrà ampliata, così come quella di Agnea, una giovane ballerina che vive in un villaggio molto “particolare” e pittoresco. Mi è piaciuta molto la sua introduzione, il suo voler per forza di cose replicare le gesta della defunta madre e diventare allo stesso modo una famosa artista. Per quanto fondamentalmente drammatica, la sua storia viene narrata con uno stile quasi scherzoso, il che rende ancor di più l’idea dell’ottimo lavoro svolto in termini di creazione del character design e del world building da parte del team di sviluppo. Octopath Traveler II, anche da questo punto di vista, sembra voler semplicemente ampliare e migliorare i punti vincenti del suo predecessore e, almeno per ora, le sensazioni che abbiamo provato sono molto positive.

Octopath Traveler II

Nuovo gioco, vecchie emozioni

Anche da un punto di vista del gameplay, il titolo si è mostrato in forte continuità con il passato, nel bene e nel male. Durante queste prime ore di gioco ho potuto assaggiare un gameplay molto classico, con un sistema a turni che, come per il capitolo precedente, si basa molto sulla “rottura” delle guardia del nemico, sfruttando debolezze e resistenze varie. A tal proposito, ho apprezzato molto anche le nuove abilità, che mi sono sembrate veramente interessanti e ben calzanti, soprattutto considerando il livello di sfida della produzione comunque, come al solito, tarato molto verso l’alto, seppur per certi versi mi sia sembrato comunque più accessibile rispetto al primo Octopath Traveler. Ho apprezzato parecchio l’introduzione del Potere latente, una particolare abilità, unica per ogni personaggio, che permette di compiere determinate azioni, chiaramente dopo averla caricata. Questa tecnica, ad esempio, permette di attaccare per due turni o di infliggere danni ad area, colpendo tutti i nemici con un qualsiasi attacco, rappresentando in tal modo un ottimo aiuto durante le battaglie. Non so ancora quanto effettivamente questa nuova dinamica potrà essere utile durante gli scontri più avanzati, ma ho comunque la sensazione che sia stata introdotta in maniera molto “leggera” e non potenzialmente invasiva. Chiosa finale sull’aspetto tecnico e artistico. Una sola parola: che bellezza! Non voglio dilungarmi più di tanto con dati tecnici, numeri e via dicendo, lo faremo poi, ma voglio rivelarvi che mi sono praticamene innamorato del nuovo mondo di Solistia e delle sue splendide lande. I boschi, le città, i piccoli villaggi: ogni luogo trasuda amore da ogni poro, e in generale il colpo d’occhio è sempre più mozzafiato, così come il comparto sonoro. Mi è capitato di fermarmi per diversi minuti ad ascoltare le melodie che accompagnano i viaggi dei nostri nuovi eroi, e sono convinto che sarà così per tutta la durata dell’avventura.

Octopath Traveler II


Questo primo contatto con Octopath Traveler II è decisamente positivo. Ho apprezzato parecchio le novità in termini di esplorazione e gestione delle abilità, e mi è piaciuto anche il fatto che il gioco si presenta come una naturale evoluzione del suo predecessore, senza stravolgimenti e scossoni vari. È ancora presto per dirlo, ma sento che il sequel indiretto del lavoro di Acquire ha tutte le carte in regola per superare il capitolo precedente e non vedo l’ora di scoprire se, effettivamente, sarà così.

Vai alla scheda di Octopath Traveler II
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