Possessors Provato
Gli sviluppatori di Hyper Light Drifters si lanciano nel genere metroidvania con un gioco che trasuda qualità

Possessors è il ritorno del team Heart Machine ai single player, dopo aver provato a creare un extraction rogue lite cooperativo. Stavolta il genere scelto dal talentuoso studio è quello del metroidvania, una scelta che potrebbe essere vista come sicura, ma non sono d’accordo.
Il mercato dei metroidvania soffre da ormai anni di sovrabbondanza, risaltare nel genere è sempre più difficile e la rilevanza pubblicitaria e mediatica di Hollow Knight ha ironicamente peggiorato la situazione, mettendo in ombra molti altri progetti validi, cosa normale quando un gioco si impone come “il gigante” del genere.
Se quindi da una parte Possessors può basarsi su fondamenta estremamente solide e rodate, cosa che invece Hyper Light Breaker non poteva fare, dall’altra si lancia in una competizione estremamente fitta, dove pochi brillano e gli standard dei giocatori si sono alzati all’inverosimile.
Dalla demo rimango ancora incerto sulle possibilità del gioco. Si tratta di un titolo che trasuda qualità nel comparto tecnico, con dialoghi scritti bene, design spettacolari e art direction molto ispirata, tenuti in piedi da un level design ben fatto ma privo di particolari guizzi, cosa che vale anche per il combattimento.
Possessors Provato
La storia di Possessors inizia in seguito a quella che sembra essere un’invasione di demoni. Luca, la nostra protagonista, rimane ferita e perde entrambe le gambe. Per sopravvivere accetta la proposta di Rehm, un demone in fin di morte che le promette di salvarla in cambio di un favore, aiutarlo a tornare a casa.
I due si fondono, processo che richiede anni, e si ritrovano ad esplorare una città posta sotto quarantina dalla mega corporazione che sembra essere responsabile dell’invasione. Entrambi hanno i loro obiettivi ma condividendo un solo corpo dovranno collaborare per raggiungerli.
Nulla in questa premessa trasmette originalità, esattamente come il genere videoludico che rappresenta, la trama di Possessors si basa su cliché molto ben rodati e analizzandola si può discutere di quella che sembra essere la mentalità dietro al progetto.

Piuttosto che puntare sul fare qualcosa di nuovo e strano, il team vuole fare un prodotto classico fatto molto bene. Se la storia di un umano che si fonde con un alieno/demone/organismo sconosciuto è molto comune, la soluzione di Heart Machine è scrivere la dinamica tra i personaggi al meglio delle loro possibilità.
Al di fuori del fatto che sia Luca che Rehm han dei design spettacoli, roba da ricordarmi le bellissime divinità di Hades e Hades II, la loro caratterizzazione è molto ben marcata. Capisci subito che tipo di persone sono e la dinamica di litigio costante tra i due funziona bene.
Ovviamente nel corso dell’avventura completa andranno a formare un fronte comune, creando un metaforico ponte anche tra le loro specie, non mi aspetto nulla di diverso, però spero che il viaggio per arrivare a questo traguardo sia interessante. Dove non riesci a convincermi con colpi di scena o eventi specifici, puoi compensare con ottimi dialoghi e questo è ciò che potete aspettarvi da Possessors, perlomeno nella demo.
Un bel “già visto”
La stessa identica filosofia è stata adottata in ogni altro aspetto del gioco. La costruzione della mappa di Possessors non mi ha colpito con idee particolari, non ha provato a fare qualcosa di strano come può essere la mappa ultra dettagliata di Hollow Knight e i due Ender Lilies, la proceduralità di Rogue Legacy o l’approccio survival di Lost Ruins e Rain World.
Invece l’ho trovata molto ben interconnessa e fluida da esplorare, in uno stile paragonabile a quello di Bloodstained ma molto meno arcaica nel presentare i blocchi esplorativi che necessitano di futuro backtracking.
Il combattimento è essenziale, un’arma equipaggiabile con una combo di tre colpi, tre armi secondarie utilizzabili come fossero delle magie (spendendo quindi anche dei punti abilità per lanciarle), schivata e parry. L’unico guizzo è l’utilizzo della frustra per attirare a sé i nemici volanti.

Quello che non posso descrivere bene a parole è però quanto il combattimento, nella sua semplicità, dia un bellissimo feedback. Tra gli effetti grafici, la vibrazione e il piccolo slow motion che si ottiene nei colpi decisivi, gli sviluppatori son riusciti a creare delle battaglie dove sembra che ogni mossa conti e ad evitare il problema che han tanti metroidvania con focus sul combattimento.
In Possessors è possibile fare dello stylish action, mixando un po’ le varie armi secondarie alle poche combo della primaria, ma questo non è stato incluso a discapito dell’immediatezza degli scontri. Durante la demo non ho sentito il problema che ho percepito con Tevi (di cui vi ho parlato qui) nel quale il combattimento sembrava semplicemente un attesa del proprio turno per poi sganciare combo lunghissime ma molto deboli.
In generale, ho apprezzato molto ogni scontro che ho affrontato nelle prime ore disponibili. Quello che invece non mi ha convinto è il comparto musicale. In questo l’approccio del “niente di nuovo ma lo facciamo bene” non si è cristallizzato a dovere. Personalmente non mi è proprio piaciuto ciò che ho sentito, al punto da aver trovato la traccia musicale del boss una distrazione dalla battaglia.

Possessors gioca una partita fuori casa, arriva dopo anni di sovrabbondanza di metroidvania e sceglie di non proporre qualcosa di nuovo, puntando invece sul fare un titolo stabilmente all’interno dei canoni del genere. L’obiettivo dello studio è farlo “meglio” di tanti competitor, puntare quindi tutto sulla qualità anche al discapito dell’originalità.
Per ora, penso ci stiano anche riuscendo. Non ho trovato le mie prime ore di Possessors migliori alle magiche prime ore di Hollow Knight, né mi sono garbate quanto le prime ore di Ender Lilies, ma il gioco è indubbiamente riuscito a prendere la mia attenzione dove tanti altri suoi contemporanei stan purtroppo fallendo, non tanto per mancanza di qualità quanto per l’esagerata quantità di titoli simili usciti negli ultimi anni.
Questo è già un buon segnale, Possessors potrebbe riuscire a risaltare semplicemente facendo ciò che tutti già conosciamo, ma bene. Glielo auguro e vi invito a provare la demo che trovate a questo link Steam.