Resident Evil Village – Provata la Demo del Castello

Abbiamo passato 30 minuti all'interno del Castello Dimitrescu, per saggiare definitivamente la bontà del prossimo survival horror di Capcom.

Il modus operandi è lo stesso della scorsa settimana: notte fonda, luce spenta, hype alle stelle. Stavolta però non si va in gita turistica per il villaggio, stavolta si fa sul serio: stiamo per entrare per la prima volta (seconda per chi ha giocato Maiden su PS5) nel castello dei Dimistrescu nei panni di Ethan, nell’attesissima Demo del Castello di Resident Evil Village.

Resident Evil Village Demo del Castello

Si conferma ovviamente tutto quanto di buono abbiamo già scritto parlando della Demo del Villaggio qualche giorno fa: la regia virtuale, la costruzione degli ambienti e il generale feeling di smarrimento dato dall’atmosfera cupa e opprimente sono sempre presenti, e contribuiscono a restituire quella sensazione che non è tanto di paura, quanto piuttosto – passateci il francesismo – di fifa boia vera e propria.

Se nella Demo del Villaggio avevamo potuto solo saggiare per pochi minuti la bontà del design degli interni, nella Demo del Castello di Resident Evil Village il RE Engine mostra finalmente i muscoli, rivelandoci l’interno della dimora dei Dimitrescu che, senza ombra di dubbio, è esattamente come ce l’aspettavamo: pavimenti in legno, tappeti, affreschi, mobili d’epoca… nel Castello il “troppo” regna sovrano, con una sfarzosità che non fa altro che acuire nel giocatore la sensazione di essere fuori posto, di dover fuggire prima che accada qualcosa di tragico. Ovviamente aprire la porta principale e andarsene non è un’opzione: in primis perché, come il riassunto nella schermata di caricamento ci ricorda, Ethan è nel castello per cercare sua figlia Rose; in secondo luogo, porte e finestre sono ovviamente sbarrate, e bastano pochi minuti di esplorazione per capire come sarà necessario setacciare palmo a palmo le varie stanze per poter scovare passaggi, sbloccare porte e trovare oggetti utili a risolvere gli enigmi che permetteranno di proseguire nell’avventura.

Resident Evil Village Demo Castello

Volendo trovare il lato “negativo” della Demo del Castello di Resident Evil Village, possiamo solo segnalare che buona parte dell’ambientazione era già nota, in quanto esplorabile nella già citata demo Maiden. Vero è però che in quel caso la vicenda era ambientata nel passato (forse?), e che l’esperienza non offriva altro se non una ventina di minuti di esplorazione in cui saggiare la bontà e la varietà delle ambientazioni. In questo caso all’esperienza si aggiungono alcuni elementi fondamentali: l’incontro con il mercante, ad esempio, ci riporta a Resident Evil 4 e ci permette di dare un’occhiata all’offerta di consumabili, munizioni e oggetti a cui avremo accesso durante il gioco.

Ci sono poi gli scontri con i nemici nelle segrete e, al secondo piano, l’incontro con una delle abitanti del Castello in grado di tramutarsi in uno sciame di insetti, già vista nei precedenti video ma stavolta decisamente più invadente: è questa una delle scene che più di tutte ci fanno tornare in mente il Mr. X di Resident Evil 2 o il Nemesis di RE3, in cui potenzialmente avremo alle calcagna pericolosi nemici imbattibili con le normali armi a nostra disposizione, che ci costringeranno a rimanere sul chi vive anche nelle aree potenzialmente tranquille all’apparenza non popolate da minacce.

Resident Evil Village Demo Castello

La Demo del Castello di Resident Evil Village è programmata per chiudersi automaticamente dopo mezz’ora di gioco, esattamente come la precedente, ma anche soffermandovi ad ammirare gli splendidi interni e gli altrettanto sorprendenti effetti di luce, dovreste arrivare alla conclusione naturale dell’esperienza in poco più di 20 minuti. Ethan viene attaccato, cade a terra, lo schermo si fa buio. Per l’ennesima volta Capcom ci propone l’ultimo trailer rilasciato: ora sappiamo qualcosa in più, ma abbiamo contemporaneamente più domande. Soprattutto non vediamo l’ora di scoprire come abbia fatto il povero Ethan, dopo gli eventi di Resident Evil 7: Biohazard, a ricacciarsi in un guaio simile. E c’è ovviamente poi la smania di comprendere le motivazioni che hanno – almeno in modo apparente – spinto Chris Redfield a unirsi al lato oscuro.

Non ci aspettavamo che queste risposte arrivassero con la Demo, anche perché ormai manca davvero poco all’uscita del gioco completo. Siamo comunque contenti che Capcom non stia rivelando troppo, perché se il villaggio ci aveva convinto, il castello ci ha definitivamente conquistato e siamo definitivamente pronti ad affrontare il primo vero survival horror tripla A di quest’anno tutto d’un fiato.

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