Scarlet Nexus – Anteprima

Tutti i dettagli su questa nuova e ispirata IP sviluppata da Bandai Namco.

Scarlet Nexus è una nuova IP ideata e sviluppata da Bandai Namco che si è mostrata per la prima volta nel corso dell’evento Xbox Inside di Maggio. In questa circostanza il titolo si è mostrato con un trailer di gameplay che ci ha permesso di scoprire lo stile del mondo di gioco, oltre che conoscere i nostri nemici (gli Estranei) e il protagonista di questa avventura: Yuito Sumeragi. In questa anteprima vi porteremo a conoscere tutti i dettagli diffusi fino a questo momento su questo nuovo gioco, nonostante non sia ancora stata diffusa una data di uscita ufficiale (anche se speriamo di poterlo vedere arrivare sul mercato entro la fine di quest’anno).

Partiamo dunque dalle cose semplici: che cos’è Scarlet Nexus? Si tratta di un nuovo gioco Action RPG con un tipo di grafica in perfetto stile anime, cosa alla quale Bandai Namco ci ha da sempre abituati: ciò che riesce a rendere l’intero mondo tanto unico è però lo stile che gli sviluppatori hanno dato alla città di New Himuka, oltre che ai nemici che dovremo affrontare. Questo stile è stato definito dagli sviluppatori stessi come “psico-punk” a causa della coesistenza in questo mondo futuristico di abilità mentali e tecnologie estremamente avanzate.

scarlet nexus

Tra psionici e mutanti

L’incipit di Scarlet Nexus è in qualche modo un “classico” dei giochi di ruolo di questo studio di sviluppo, basta infatti prendere in considerazione due giochi come la serie di GOD Eater o il più recente Code Vein per notare alcune analogie. In un lontano futuro, infatti, la scoperta di un ormone psionico nel cervello umano permette lo sviluppo di poteri sovrannaturali nella popolazione cambiando radicalmente il modo di vivere, e non soltanto. All’inizio di questa nuova era dei curiosi mutanti impazziti (a essere più precisi potremmo anche parlare di zombie, data la loro implacabile fame di cervelli), chiamati Estranei, giungono sulla terra per seminare morte e distruzione.

Quanto detto finora non è però la parte peggiore; la caratteristica più importante di queste creature dalle assurde sembianze è la loro innata resistenza a qualsiasi metodo di attacco convenzionale. Pertanto l’unica soluzione è quella di creare una squadra costituita dagli individui con le abilità mentali più sviluppate, chiamati psionici, per contrastare questa nuova minaccia. L’ultima linea di difesa per il genere umano viene così chiamata FSE (Forza di Soppressione Estranei), e il nostro eroe Yuito rappresenterà una nuova recluta del team, spinto anche dalla voglia di emulare un membro FSE che è riuscito a salvargli la vita quando, da bambino, subì l’attacco di un Estraneo.

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L’unione fa la Forza (di Soppressione)

Affrontare una tale minaccia per l’umanità da soli non sarebbe molto saggio, in questo saremo infatti aiutati dagli altri membri del team FSE. Il producer di Scarlet Nexus, Keita Iizuka, ha infatti sottolineato nel corso del Play Anime Live, un evento dedicato di Bandai Namco, l’importanza nello sviluppo del nostro protagonista e di tutti gli altri personaggi presenti.

Parliamo infatti di un gruppo di personaggi che cooperano per raggiungere un obiettivo comune nonostante le loro differenze e caratteristiche personali, dettagli che finiscono anche per riflettere le loro abilità. Il tutto è stato realizzato sfruttando l’esperienza accumulata dagli sviluppatori nella creazione di una delle serie di giochi di ruolo giapponesi di maggior successo: Tales of.

Prendiamo ad esempio Kasane, orfana che ha perso i genitori da bambina nel corso di un’incursione degli Estranei. Successivamente è stata adottata da una potente famiglia e, dopo essere stata reclutata a 12 anni, è diventata uno dei membri più promettenti del team di difesa. Oltre a padroneggiare la telecinesi è particolarmente abile nell’uso di coltelli da lancio, abilità che sfrutta per superare ogni scontro. Un altro esempio che abbiamo avuto di conoscere è Hanabi, un’altra recluta con grandi abilità nell’uso della piro cinesi e amica d’infanzia di Yuito; i due sono stati separati per un lungo periodo e si sono ora incontrati di nuovo nel gruppo degli FSE.

Queste sono soltanto alcune una brevi descrizioni dei personaggi che avremo modo di conoscere, mentre degli altri al momento conosciamo soltanto i loro nomi, ovvero Gemma Garrison, Luka Travers e Tsugumi Nazar, oltre che un’idea generica sui loro poteri. Grazie agli ultimi trailer mostrati abbiamo infatti visto un corpulento e muscoloso personaggio (probabilmente Luka) la cui caratteristica principale è l’elevata resistenza fisica, oltre che una ragazza che sembra essere in grado di curare e l’ultimo che sembrerebbe essere in grado di effettuare movimenti estremamente rapidi e precisi (un po’ come il teletrasporto di Ciri in The Witcher 3).

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Morte agli Estranei

Il gameplay, e in particolar modo il combat system, di Scarlet Nexus è stato mostrato in diverse occasione grazie ai trailer pubblicati, ma la prima versione non tagliata l’abbiamo potuta conoscere soltanto da qualche giorno grazie al Tokyo Game Show. Nel corso di questo evento è stata infatti mostrata una breve demo di circa tre minuti che ci ha permesso di conoscere alcuni aspetti del gioco partendo innanzitutto dalle due nostre armi principali, la katana e la telecinesi.

Il nostro Yuito pare essere, infatti, particolarmente abile nell’uso della spada in combattimento, cosa che pare essere ancor più migliorata dalle sue abilità psioniche.

Il combattimento “all’arma bianca” pare infatti essere affiancato dalle nostre capacità di sfruttare l’ambiente che ci circonda a nostro vantaggio. L’utilizzo delle semplici combo (a terra o aeree) con la nostra spada vengono infatti coadiuvate nel combattimento dalla possibilità di lanciare contro i nostri nemici diversi tipi di oggetti dello scenario; in questo caso però l’uso delle abilità extrasensoriali è limitato da una barra dell’energia che si trova appena sopra a quella della nostra salute. Rimanendo in tema HUD abbiamo avuto modo di notare, alla destra delle barre di salute ed energia, una barra che gestisce la cosiddetta modalità DRIVE.

Questa pare essere una modalità di combattimento potenziato che migliora tutte le nostre combo e rende più efficienti i danni inflitti, rendendo anche possibile un combattimento che mescola l’utilizzo della spada con la telecinesi permettendone l’uso un po’ più a distanza. L’utilizzo di questa modalità pare rendere disponibile il riempimento di una seconda barra del DRIVE e questa, una volta piena, sembra permettere lo sfruttamento dei nostri pieni poteri telecinetici. Quest’ultima è stata appena mostrata nel corso della demo (per solo qualche secondo), ma pare rendere possibile l’uso dell’ambiente come arma in maniera del tutto unica (si vedono infatti diversi oggetti fluttuare in aria e il protagonista utilizzare una trave al posto della spada per combattere).

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Un’altra parte essenziale del gameplay è costituita dal cosiddetto “SAS” o “Struggle Arms System”, si tratta di un sistema che permette la connessione cerebrale di tutti i membri del FSE. Tale connessione rende possibile l’utilizzo delle abilità di nostri compagni anche da parte del protagonista. Nella parte in basso a destra dell’HUD troviamo infatti le abilità dei membri della nostra squadra da attivare per potenziare i nostri attacchi. Nel caso della ragazza piro cinetica, ad esempio, potremo aggiungere il fuoco a tutti i nostri attacchi (oltre a poter effettuare degli attacchi unici), mentre nel caso del personaggio in grado di teletrasportarsi diverremo capaci di eseguire i suoi movimenti repentini per migliorare attacchi e schivate.

In conclusione è d’obbligo fare un’ultima piccola parentesi sugli ultimi due elementi dell’HUD mostrati nel corso della demo; abbiamo infatti un sistema di utilizzo degli oggetti consumabili molto simile a quello presente in Code Vein, oltre che un cosiddetto moltiplicatore dei punti esperienza. Quest’ultimo è un fattore già presente in altri titoli, come ad esempio The Surge 2, che vi permette di ottenere tanta più esperienza tanta più ne avrete accumulata dall’ultimo checkpoint. In entrambi i casi si tratta di elementi che suggerirebbero, soprattutto per il secondo, la presenza in Scarlet Nexus di alcuni elementi tipici dei souls-like.

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Qualità tecnica ed esperienza mobile

Nonostante Scarlet Nexus non abbia ancora una data d’uscita definitiva, sappiamo che sarà pubblicato per Xbox One, PlayStation 4, Xbox Series X, PlayStation 5 e PC con le dovute differenze in termini tecnici. Tralasciando lo stile unico del titolo, è importante tenere in considerazione soprattutto il grado di fluidità in giochi action tanto veloci. In una recente nota dedicata alla stampa Kenji Anabuki, game director, ha infatti annunciato che Scarlet Nexus avrà una risoluzione in 4K e 60 FPS nelle console di nuova generazione, mentre su quelle dell’attuale sarà in grado di arrivare solo a 30 FPS con una risoluzione di 1080p, sperando che in entrambi i casi i cali siano pressoché nulli.

Bandai Namco ha inoltre fatto un annuncio inaspettato: prima dell’uscita di questa nuova IP sarà infatti pubblicata un’esperienza immersiva da mobile dedicata al mondo di New Himuka. Parliamo di un’applicazione mobile chiamata Scarlet Nexus Immersive AR Experience. A quanto pare si tratta di un gioco in realtà aumentata che dovrebbe permetterci di iniziare il nostro scontro con gli Estranei prima ancora dell’arrivo del gioco principale. Anche nel caso di questa applicazione, però, non è stata ancora confermata una data di uscita; nel trailer viene infatti unicamente riportato un generico “coming soon”.

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Scarlet Nexus è dunque un titolo su cui lo sviluppatore nipponico ha intenzione di puntare molto, sia per la semplice promozione di un’applicazione mobile relativa al mondo di gioco, sia favorendone la pubblicazione sulla prossima generazione con una risoluzione e fluidità non ancora confermata da molti giochi next-gen, ma anche da un punto di vista narrativo per creare un’esperienza profonda e ricca di particolari. Questo prima ancora di menzionare lo stile unico del mondo di gioco, dei personaggi e dei nemici o il gameplay estremamente promettente (e che probabilmente nasconde ancora qualche dettaglio, come la funzione dei punti esperienza guadagnati in combattimento). 

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