Sniper Elite III – Sniper Elite III

Qualche giorno fa ci siamo recati presso gli studi di Halifax per mettere mano sui primi due livelli di Sniper Elite 3, il nuovo capitolo della saga firmata Rebellion in uscita il 27 giugno su PC, PS3, Xbox 360, PS4 e Xbox One, che ci riporterà nei panni di un cecchino professionista.

Il periodo storico è quello tra il 1940 e il 1943, quando si combattè la Campagna del Nordafrica, da un lato italiani e tedeschi e dall’altro gli Alleati, quando le parti erano ancora invertite.
L’esercito italiano, che d’altronde rappresenterà il nostro avversario, era guidato da Rodolfo Graziani, che nel 1940 diede inizio allo scontro armato: invadendo l’Egitto, chiamò subito all’ordine Archibald Wavell, a capo delle forze britanniche, che sbaragliò l’assalto degli uomini di Benito Mussolini. Immediata più la richiesta di soccorso del Duce verso Adolf Hitler, che nel 1941, nel marzo, arrivò in Nordafrica nella persona di Erwin Rommel, il Wustenfuchs, la volpe del deserto, uno dei più imponenti generali tedeschi durante la Seconda Guerra. La campagna, come è noto, si interruppe nel maggio del 1943, due anni dopo, quando l’esercito italiano, nel mentre passato nelle mani di Hans-Jurgen von Arnim, si arrese nella coalizione con la Germania per manifesta inferiorità nei confronti degli Alleati. Nel mentre del biennio si svilupparono alcune delle battaglie più note, tra cui quella di El Alamein, che vide un primo scontro nel 1942 e un secondo nell’autunno dello stesso anno, con protagonista Bernard Montgomery, un altro nome passato agli onori della storia per le sue gesta. Su questo scenario si sviluppa la storia del nostro Karl Fairburne, uomo degli Alleati che ci costringerà ad abbattere la colazione italo-tedesca.

La scelta di ambientare il gioco in quel particolare momento storico, ci riferisce Christian Payton, Head of Art di Rebellion, è dettata dal poter offrire al giocatore una nuova visione della seconda guerra mondiale che spesso, in un contesto videoludico, viene sempre riproposto nelle sue battaglie più famose come quello dello sbarco in Normandia, tralasciando altri aspetti comunque pregnanti della vicenda.

Per chi non conoscesse la serie di Sniper Elite, si tratta di un gioco in terza persona basato fortemente sullo stealth e sulle uccisioni a distanza tramite un fucile da cecchino. Il gioco è suddiviso in livelli, ciascuno con diversi obiettivi che variano spesso dal recuperare documenti e informazioni da luoghi specifici, eliminare determinati uomini, sabotare specifici armamenti e così via. All’inizio di ogni livello potrete selezionare un set di equipaggiamento tra i quattro disponibili, che prevedono tre tipi di arma da fuoco e sette slot suddivisi tra diversivi (come falò o pietre per attirare i nemici) ed esplosivi (tipo granate o mine).

Al fine di conseguire ciascun obiettivo è importante tenere sempre in considerazione i quattro principi su cui si basa Sniper Elite: osservare, pianificare, eliminare e adattarsi. Dal momento che le mappe di gioco sono ora tre volte più grandi rispetto a quelle viste nel secondo capitolo, è essenziale sin da subito cominciare a studiare il territorio e il posizionamento dei nemici tramite il binocolo, tramite il quale potremo inoltre “taggare” fino a sette nemici per poter seguire i loro movimenti oltre che ottenere alcune informazioni come il loro carattere, le loro armi, il loro stato di allerta. Una volta fatto questo è essenziale pianificare il modus operandi e qui le possibilità sono abbastanza variegate: sarà possibile creare diversivi, imboscate o semplicemente appostarsi ed eliminare i nemici a distanza, facendo attenzione però ai nemici che,  se attirati dal rumore degli spari, verranno a cercarvi. È molto importante quindi tenersi sempre in movimento dopo ogni azione che si compie, così da far perdere le proprie tracce e non farsi scoprire.

Ovviamente, le fasi di cecchinaggio sono il principale focus del gioco, motivo per cui a differenza delle altre armi da fuoco, vantano una meccanica tutta loro che si basa sul battito cardiaco e la respirazione, entrambe controllabili per un breve periodo tramite la pressione di un tasto in modo da ottenere un livello di concentrazione tale da aumentare lo zoom per effettuare dei perfetti colpi alla testa o al cuore, che verranno enfatizzati dalle cosidette “killing cam”, ovvero una telecamera che in slowmotion seguirà il proiettile sparato mentre trapassa il corpo dei malcapitati, attraverso una visuale a raggi X che ci permette di vedere, in maniera maniacale, ossa e muscoli che vengono spappolati in tempo reale. La stessa cosa può avvenire con i veicoli che, se colpiti ai punti giusti, possono esplodere in un solo colpo.

Per gli amanti del multiplayer, il gioco vanta di ben 3 modalità cooperative e 5 modalità competitive fino a 12 giocatori. Le cooperative si dividono in campagna principale, osservazione e sopravvivenza. La più interessante, nonchè l’unica che abbiamo potuto testare, si è rivelata essere quella di osservazione in cui due persone affronteranno missioni specifiche in cui uno svolgerà il ruolo del cecchino, mentre l’altro quello dell’agente, l’unico dotato di binocolo e che dovrà targettare i nemici da eliminare per proseguire nella sua avanzata verso i vari obiettivi.

Tecnicamente il titolo si difende piuttosto bene: la versione da noi provata era su PS4 e vantava di una risoluzione a 1080p (confermata anche su Xbox One) e un frame rate stabile, ma deficitava un pò in termini di IA e di animazioni, che probabilmente (ci auguriamo) verranno sistemate prima del rilascio ufficiale.

L’impatto con Sniper Elite 3 si è rivelato piuttosto positivo, gli amanti della serie non potranno che essere ansiosi di mettere la mani su questo nuovo capitolo visto che i miglioramenti rispetto al secondo sono tangibili fin dai primi momenti di gioco, e non ci riferiamo solo alla componente tecnica, ma anche alle tante introduzioni lato gameplay e contenutistico. Un plauso al team di Rebellion va fatto soprattutto per la scelta di ambientare il gioco non solo in un periodo storico come quello della campagna africana, ma anche per offrire paesaggi e ambientazioni totalmente differenti da quelle viste in altri titoli ambientati nella seconda guerra mondiale. Non ci resta che aspettare la versione definitiva per elargire un giudizio definitivo sul gioco.

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