The DioField Chronicle – Provato

C'era una volta un regno in guerra.

The DioField Chronicle è la nuova fatica di Square Enix, in questa sede intenta a sperimentare e ibridare il genere tattico e quello RTS/CRPG, confezionando una proposta decisamente interessante. Abbiamo avuto il privilegio di passare qualche ora in compagnia della demo di DioField e non vediamo l’ora di parlarvene.

C’era una volta un’isola lontana sconquassata da una brutale guerra. L’avanzata del brutale Impero era a malapena tenuta a bada dalla fievole ma strenua Alleanza, mentre una terza fazione era neutrale nel conflitto. Nei panni di una sparuta ma tenace banda di mercenari saremo chiamati a sventare intrighi e mettere la parola fine alle atrocità belliche. Se questa premessa narrativa non vi suono nuova, avete ragione.

Stiamo parlando di un canovaccio abusato, che ha tuttavia partorito innumerevoli e memorabili storie del mondo videoludico, soprattutto se introdotte da un voice over che incornicia una mappa irta di stendardi e manovre belliche. Se questa premessa non vi porta lesti alla mente Final Fantasy Tactics o Tactics Ogre: Let Us Cling Together, correte a recuperarli. The DioField Chronicle mette tra sé e i tattici a caselle una buona distanza, coniando un nuovo genere tutto suo.

The Diofield Chronicle - Provato

The DioField Chronicle si presenta a noi come un RTTB (Real Time Tactical Battle), che altresì non è che un sistema di combattimento a pausa tattica, che ricorda i CRPG (Classic Role Play Game) come Baldur’s gate. Superato un breve filmato introduttivo saremo subito proiettati nel gameplay loop, forgiato da battaglie suddivise a scenari con obiettivi da raggiungere al fine di completare la missione. Comanderemo in battaglia un gruppo di eroi divisi per classe e ben distinti, al fine di prevalere sulle forze nemiche nella battaglia in corso.

Selezionando un eroe potremo dare in tempo reale un ordine di movimento o di attacco, aiutandoci con la pausa tattica per dare un senso alla nostra strategia al fine di accerchiare il nemico e prevalere nello scontro, dunque procedere lungo la mappa del relativo scenario. L’identità dei singoli personaggi ha un peso rilevante, tra tank di prima linea, arcieri, assassini furtivi e maghi. Padroneggiare le specialità dei nostri eroi grazie a un giusto posizionamento e l’utilizzo intelligente delle abilità, risulterà ben presto la chiave di volta in ogni scontro.

The Diofield Chronicle - Provato

Superata la prima missione saremo catapultati nell’hub di gioco, scenario a esplorazione libera in terza persona dove affrontare i molteplici dialoghi con i comprimari dell’avventura, comprare nuovi equipaggiamenti e spendere le diverse categorie di punti abilità (AP e SP) al fine di potenziare passivamente le nostre truppe e apprendere nuovi perk. L’equipaggiamento è invece legato alle abilità attive, potenti strumenti che a costo dei classici MP da dosare durante le battaglie, si riveleranno semplicemente cruciali nell’economia delle battaglie.

La nostra prova è avvenuta su PlayStation 5 e sebbene l’iniziale impatto sia stato decisamente user friendly, con l’ammassarsi progressivo di personaggi su schermo, di abilità ad area da schivare e continui riposizionamenti necessari a prevalere, l’utilizzo del Pad è risultato scomodo, macchinoso e frustrante. The DioField Chronicle è chiaramente inteso per essere giocato grazie all’utilizzo di un mouse e sebbene il team di sviluppo abbia tentato di snellire l’esperienza il più possibile, il risultato è purtroppo avvilente.

The Diofield Chronicle - Provato

Laddove basterebbe la pressione di space bar per mettere in pausa la battaglia e un paio di comodi click per riposizionare le unità, pad alla mano l’esperienza risulta vittima di farraginose lungaggini che purtroppo spezzano il rito dell’azione. Il tempo di spostamento del cursore tramite mouse è veloce, la navigazione del cursore su schermo è necessariamente più lenta. Così come la selezione di un personaggio (sposto il mouse e clicco) si traduce in pressione di pausa e dorsali che ci obbligano a scorrere la lista dei personaggi attivi. Non vediamo l’ora di poter provare la versione PC e godere di battaglie tattiche dal giusto ritmo.

Per quanto concerne abilità e personalizzazione non abbiate paura di dovervi confrontare con un sistema complicato o dispersivo, i vari skill tree sono decisamente modesti ma ben ben congeniati e in grado di accompagnarci in maniera snella nell’evoluzione della nostra squadra, al prezzo di mancare la tanto agognata personalizzazione che ammicca agli appassionati di nicchia. Una nota dolente è infine rivolta ai modelli 3D dei personaggi, che vittime di una animazione dozzinale risultato legnosi e poco credibili, soprattutto durante gli intermezzi narrativi che dovrebbero incarnare l’enfasi massima degli snodi di trama.

The Diofiled Chronicle - Provato


The DioField Chronicle si propone tramite questa prima demo come un titolo sperimentale sicuramente interessante, che ammicca agli amanti del genere tattico e del mood medioevale, proponendo un’esperienza poco verticale e approcciabile a cuor leggero. Il pacing delle battaglie è martoriato dalle lungaggini dovute all’utilizzo del pad, ma siamo sicuri che mouse e tastiera alla mano risulti più snello e fruibile. Le magagne tecniche relative ad animazioni e modelli si possono tranquillamente soprassedere se alla lunga il gameplay e la trama risulteranno solidi e ben congegnati. Non vediamo l’ora di tornare sull’isola di DioField, stavolta su PC.

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