Vindictus – Anteprima Mabinogi: Heroes

Mabinogi: Heroes, in lavorazione da più di tre anni, è uno dei primi esponenti di un nuovo genere di Mmorpg emergente e sicuramente è quello più atteso. Insieme a Continent of the Ninth e Dragon Nest è infatti uno dei primi Mmorpg totalmente action in uscita in Corea, senza scordare Blade and Soul che tuttavia è ancora in altomare e arriverà molto più avanti.

 

Ricordiamo che il gioco è  uno spin-off di Mabinogi, sempre edito da Nexon e DevCat, ma con meccaniche di gioco completamente differenti; mantenendo invariata soltanto  l’ambientazione fantasy-celtica e alcuni NPC che risulteranno familiari  ai giocatori di Mabinogi, come il fabbro Fargus per esempio.

Il gioco permetterà di realizzare dei personaggi dall’aspetto davvero ben curato e raffinato, con una grafica accattivante mossa dal Source engine e la fisica del Havoc che daranno vita a sessioni di gioco dove potremo: rompere, sollevare, lanciare e calciare qualsiasi oggetto. La libertà d’azione parte proprio da qui poichè potremo decidere di utilizzare le varie componenti degli ambienti di gioco nel modo che preferiamo.

Pronti all’azione.

All’inizio della nostra avventura ci troveremo in un avamposto dove potremo sistemare i nostri equipaggiamenti e abilità, dopo di che si potrà accedere al menù delle missioni rigorosamente istanziate dove dovremo cooperare con gli altri giocatori. Il tutto funziona in modo molto simile a Dungeon and Dragons Online o Guild Wars.

Le missioni saranno semplici da completare ma presenteranno numerosi obiettivi secondari che renderanno il tutto più complesso. Completare tali obiettivi sarà infatti importante perchè spesso, per ottenere nuove missioni, dovremo aver concluso i vari obiettivi delle precedenti; come per esempio non usare un determinato tipo di attacco, oppure finire il livello entro un certo limite di tempo etc…

Boss e Sfide.

Il livello di sfida che offre Mabinogi: Hereos sembra davvero soddisfacente, anche se la maggior parte dei mostri che affronteremo durante le missioni risulteranno più una noia che una sfida. Nonostante questo, i Boss di fine livello saranno davvero duri: questi, come in molti titoli action, seguiranno determinati script che varieranno man mano che abbasseremo la vita del boss. Sarà fondamentale quindi partire sin da subito col piede giusto, studiare i movimenti del nemico e soprattutto cooperare coi membri del party: un solo passo falso potrebbe compromettere seriamente la nostra missione e quella degli altri giocatori.

 

 

Come accennato prima potremo sollevare e lanciare qualunque cosa, mostri compresi, usandoli magari come scudi. Colpi particolarmente forti potranno distruggere la nostra armatura riducendoci letteralmente in mutande. I dungeon prevederanno la possibilità di premere interruttori, aprire porte, abbassare ponti, arrampicarsi etc…

Controlli e stili di combattimento.

I controlli saranno quelli classici da FPS con i tasti WASD per muoversi, barra spaziatrice per saltare, mouse per attaccare e parare. Le classi sono determinate dal tipo di arma e saranno anche gender lock: avremo quindi  un personaggio femminile che combatte con scudo e spada, con la capacità di parare gli attacchi nemici, mentre un personaggio  maschile, munito di  due spade, che potrà solo evitare di essere colpito. Sembrano essere disponibili anche stili di combattimento con arco e magie.

 

PvP e Crafting.

Infine non manca il PVP in stile arena e il crafting basato sul farm di materiali che dovremo portare al fabbro per farci costruire un’arma o un pezzo d’armatura. L’aspetto PvP non risulta comunque molto approfondito in quanto lo scopo del gioco è quello di cooperare assieme agli altri giocatori nel PvE anche se, viste le meccaniche di gioco, gli scontri in PvP potrebbero risultare particolarmente esaltanti.

Il lancio ufficiale in Corea del Sud è ormai imminente, il titolo si presenta bene e le prime impressioni sono state positive. Non si tratta di un Mmorpg puro quanto più di un Corpg, ma sicuramente saprà intrattenere molto i giocatori invogliandoli sfida dopo sfida. Noi della buona vecchia Europa non vediamo l’ora di poterci giocare sperando che, per portarlo in Occidente, la Nexon impieghi meno dei 5 anni che sono dovuti passare per il primo Mabinogi.
 

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