Back in Time – Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls

Ultra Dead Space Girls.

La settimana scorsa abbiamo parlato di Persona 4 Golden; oggi proseguiamo col gaming giapponese parlando di Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls, terzo spin-off della serie di Spike Chunsoft, che attualmente potete reperire su PlayStation Store con sconti dal 60 all’85%. Il gioco è uscito dapprima su PlayStation Vita, per poi approdare anche su PlayStation 4 e PC.

Cinque bambinetti, usciti dalla scuola elementare affiliata alla Hope’s Peak Academy (*wink wink*), stanno infatti controllando questo esercito indomabile per cancellare dall’esistenza tutti gli adulti di Towa City, una delle poche città rimaste in piedi dopo gli eventi di Trigger Happy Havoc. La loro missione è quella di creare un paradiso per soli bambini, uccidendo tutti gli adulti, a partire dai propri genitori.

Danganronpa Another Episode non scherza: l’omicidio, il sangue e i drammi sono dietro ogni angolo, mascherati magari da una direzione artistica che tinge di viola il sangue e di colori accesi i corpi delle vittime. Komaru, di poco “catalogabile” tra i troppo cresciutelli, si troverà suo malgrado coinvolta nelle vicende di Ultra Despair Girls, cercando di scappare dall’isola di Towa e scoprire cosa sia quello strano braccialetto che porta al braccio. Qui Spike Chunsoft si cita praticamente da sola (Zero Escape), ve lo dico già. Ad aiutarla, due elementi fondamentali: un megafono spara raggi multicolore e una strana ragazza che dice di chiamarsi Toko Fukawa, dalla doppia personalità e facente parte di un’organizzazione segreta chiamata Future Foundation.

Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls

La storia di Danganronpa Another Episode: Ultra Despair è intrigante e intensa, ricca di momenti drammatici e di altri più leggeri, in classico stile nipponico. Mi ha davvero sorpreso la crudeltà di alcune sequenze, non certo per tutti. L’esperienza del team di sviluppo nelle Visual Novel poi si fa vedere chiaramente, donando a quello che è, a conti fatti, una sorta di TPS, una trama molto complessa e lunghi dialoghi. Forse troppo; specialmente nei primi due capitoli il gioco tende a lasciarci molto tempo tra una breve sessione di gameplay e un’altra, annoiando forse i più “adrenalinici” di voi. Personalmente ho molto apprezzato questo mix.

Ultra Despair Girls infatti è – alla radice – uno sparatutto, nel quale Komaru sfrutta i poteri di diverso tipo (potenziabili) del suo megafono/pistola per mettere fuori uso tutta una serie di Monokuma e altri robottoni, inclusa una manciata di boss. L’arma impropria della ragazza si completa di nuove abilità col tempo, riuscendo ad aggiungere variazioni alla formula fino al termine del gioco, o quasi. Questi Blight Bullets poi saranno i protagonisti di frequenti sezioni puzzle, nelle quali sarete chiamati a risolvere piccole stanze ricche di nemici combinando elementi dell’ambiente e skill acquisite nel tempo per liberarsi di tutti i Monokuma in un colpo solo. Non mancheranno anche intelligenti indovinelli basati sull’ambiente.

Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls

Normalmente, tuttavia, la produzione Spike Chunsoft si risolverà in livelli parecchio lineari nei quali sbarazzarsi di tutti gli orsi cattivoni, aiutati anche dai poteri di Toko, in grado di trasformarsi in un “demone” armato di forbici e imbattibile nel corpo a corpo, trovare alcuni collectibles e proseguire nella storia a furia di dialoghi. Peccato che non ci sia nessun sistema di scelte classico delle visual novel, poteva essere un’occasione notevole per fare qualcosa di molto diverso.

Non che Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls risulti banale anche nei comparti tecnici. La musica è davvero strana, con brani cantati nelle primissime ore e melodie più dark mano a mano che ci si immerge nel “casino”. Senza contare poi l’art style: sebbene la grafica “normale” di gioco sia un bel 3D con ottimi modelli dei personaggi e texture degli ambienti dalla qualità altalenante, nelle cutscene gli sviluppatori si sono scatenati. Io ho contato scene realizzate con: il motore grafico del gioco, computer grafica, animazione classica e un altro mix di computer grafica e animazione 3D, dallo stile totalmente differente dalle precedenti. E il bello è che si presentano spesso in rapida successione tra di loro! In momenti molto concitati vi potrebbe capitare di passare da uno stile grafico a un altro nel giro di pochi secondi per più volte, in maniera sì visivamente soddisfacente ma anche confusionaria, vi devo confessare.

Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls


Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls mi ha davvero conquistato, a ogni modo. Tutto mi aspettavo tranne che di giocare una versione di Dead Space in minigonna con elementi da romanzo interattivo, basata su orsi killer comandati da bambini demoniaci. Gli amanti della cultura giapponese dovrebbero dargli una chance, anche in virtù di un ottimo doppiaggio e di una solida sceneggiatura. Seppur un po’ pazza, lo ammetto.

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